Intesa unitaria a rischio nel Pd irpino, Mele: mantenere gli impegni

L'allarme del componente della Commissione di Garanzia: «Segreteria precepita lontana, cresce il malcontento dopo solo due settimane dalla proclamazione degli organismi»

Pd

Dopo solo due settimane dalla fine del commissariamento, l’Intesa unitaria è a rischio nel Pd irpino. L’allarme arriva dall’ex assessore avellinese Teresa Mele, componente della Commissione provinciale di garanzia del Partito Democratico ed esponente in Irpinia di Area Democratica, sensibilità che ha sostenuto per mesi la necessità di superare il commissariamento della Federazione sostenendo la soluzione unitaria, come ricorda rilasciando alcune dichiarazioni. Alla prova dei (primi) fatti, Mele rileva che in via Tagliamento qualcosa non sta andando come auspicato. “Occorre ristabilire la rotta, oggi pericolosamente vicina alle secche, per salvaguardare una navigazione al momento incerta”, è il suo messaggio.

Teresa Mele

“Sono passati pochi giorni dalla formazione degli organismi dirigenti, peraltro ancora incompleti, ma si registra già un certo malcontento non solo per il metodo utilizzato dalla segreteria, ma anche per i risultati che stanno maturando”, spiega Teresa Mele, che si dice preoccupata per la tenuta del patto unitario siglato sotto l’egida del Nazareno. Le incertezze cui fa riferimento “provocano conseguenze evidenti anche gravi”. E indica un caso su tutti.

IL CASO DELL’ATO RIFIUTI. “Sul piano politico il Pd irpino ha messo clamorosamente in discussione all’Ato Rifiuti – nei fatti – il modello di Centrosinistra realizzato alla Provincia intorno alla figura di Rizieri Buonopane partendo da un programma di riforme”. Per Teresa Mele “va rivisto l’intero approccio di una segreteria oggi percepita lontana da alcuni settori della maggioranza, costruendo un consenso adeguato su una proposta forte, autorevole e credibile, certamente ambiziosa nelle prospettive di cambiamento”. Nel merito, “occorre costruire l’unità della coalizione sull’obiettivo più atteso dai cittadini in questi anni, quello di veder finalmente aperto il cantiere del ciclo integrato ambientale nell’ambito ottimale di Avellino. Per riuscirci il Pd deve mettere al centro un progetto chiaro su cui misurare il senso di responsabilità anche degli avversari”. Sul tema più generale, la riorganizzazione dei servizi pubblici locali, argomenta che “è un dovere trovare le più ampie convergenze sulle soluzioni, sia nelle istituzioni che all’interno del partito, a vantaggio dell’interesse esclusivo di famiglie e imprese”, mentre “In questa prima fase, il partito uscito dal commissariamento ha evidenziato una scarsa propensione al confronto interno”. Per l’ex assessore, quindi,  “prima di formulare una proposta fondamentale quale la costruzione del ciclo integrato dei rifiuti in Irpinia, un grande partito democratico e riformista come il nostro non può prescindere da un’ampia discussione con i sindaci, gli amministratori locali e con il suo gruppo dirigente, prima di portare la sintesi al tavolo della coalizione, perimetrata a Napoli nella maggioranza regionale e a Roma nel centrosinistra che sostiene il governo nazionale”.

“SUBITO IL NUOVO CORSO DEL PARTITO IN IRPINIA”. Confronto, inclusione e dialogo sono per Teresa Mele le parole chiave anche nella dialettica interna al partito, dove ritiene il nuovo corso unitario debba coinvolgere i territori. “All’atto della sua proclamazione, il segretario provinciale ha assunto l’impegno di favorire un processo di ricostruzione democratica del Pd irpino, valorizzando l’accordo unitario attraverso l’apertura di una nuova stagione di partecipazione della base, dei circoli, degli iscritti”, premette. “Purtroppo si deve constatare che l’esecutivo resta al momento solo in parte nominato, mentre il proposito di favorire la partecipazione è ancora soltanto una enunciazione, come dimostrano le modalità organizzative esibite con l’Assemblea Provinciale delle donne del Partito Democratico di Avellino…”.

APRIRE PORTE E FINESTRE. In definitiva, per Teresa Mele “vanno concretizzati gli impegni assunti dal segretario di fronte alla Direzione provinciale pochi giorni fa, quando ha giustamente riconosciuto che ‘il Pd ha l’assoluta necessità di aprirsi sul territorio’, cito le due parole, aggiungendo che questo non può prescindere dal ripristino di un equilibrato protagonismo degli organismi dirigenti, che vanno coinvolti nel governo del partito”. Quale componente della Commissione di garanzia, Mele conclude affermando che “questo passaggio non burocratico ma sostanziale è la premessa per uscire da un commissariamento che sembra proseguire nella sostanza. Per dirla con Aldo Moro, apriamo porte e finestre di via Tagliamento e dei circoli alla partecipazione popolare “.


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