Centrosinistra in frantumi ad Avellino. Il Pd contro gli alleati

IL PARTITO DEMOCRATICO IRPINO: «CALPESTATI GLI ACCORDI ALL'ATO RIFIUTI, IN CRISI RAPPORTI DI COALIZIONE». Con una nota la Federazione provinciale dei Democratici annuncia lo strappo a pochi giorni dalla elezione dei nuovi organismi dirigenti. è la reazione alla elezione del Sindaco di Mercogliano nell'Ente d'Ambito

Una una sola settimana dalla elezioni degli organismi dirigenti nel Pd irpino il Centrosinistra è in frantumi ad Avellino. Decisiva la spaccatura consumata nel Consiglio dell’Ato Rifiuti Avellino, dove ieri è stato eletto il Sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio (pareggiando i voti del Sindaco di Summonte per il vantaggio anagrafico stabilito dal regolamento).

Maurizio Petracca e Nello Pizza

«Quanto accaduto in sede di elezione del Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino rappresenta un punto di non ritorno nei rapporti di coalizione che come Partito Democratico abbiamo ostinatamente provato a tenere in piedi», si legge in una nota diffusa dalla Federazione provinciale del Partito Democratico di Avellino. Con questa posizione, il Pd irpino chiude la porta al segretario provinciale irpino di Noi di Centro, Ciro Aquino, che con una lettera al segretario provinciale Nello Pizza aveva chiesto la convocazione del tavolo di coalizione in vista delle prossime elezioni amministrative. Di seguito la nota con cui a pochi mesi dalla vittoria alla Provincia di Avellino con Rizieri Buonopane il Partito Democratico irpino dichiara il Centrosinistra in frantumi ad Avellino e torna nell’isolamento dove era stato nei precedenti 14 anni.


CALPESTATI GLI ACCORDI, IN CRISI RAPPORTI DI COALIZIONE: INTERLOCUTORI INAFFIDABILI

Nota della Federazione provinciale del Partito Democratico di Avellino

Nello Pizza

Quanto accaduto in sede di elezione del Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino rappresenta un punto di non ritorno nei rapporti di coalizione che come Partito Democratico abbiamo ostinatamente provato a tenere in piedi. Quanto accaduto è gravissimo dal punto di vista istituzionale ancor prima che politico, inaccettabile sotto il profilo delle relazioni tra partiti che si definiscono alleati e che dovrebbero essere improntate a lealtà e trasparenza. E’ utile a questo punto sottolineare come la nostra consistenza numerica ci avrebbe dato la possibilità di presentare una lista autonoma e quindi di eleggere con la stessa autonomia il presidente. Non lo abbiamo fatto proprio in ossequio ad una logica di coalizione. All’Ato Rifiuti così come all’Ente Idrico Distretto Calore Irpino era stato siglato un accordo che ha rappresentato l’unico presupposto politico per la presentazione in entrambi i casi di liste unitarie.

Enza Ambrosone

Se all’Ente Idrico il Pd ha rispettato in pieno l’intesa – conferma ne è stata la presentazione di una candidatura unica al vertice – all’Ato Rifiuti abbiamo dovuto registrare il mancato rispetto dell’accordo così come testimoniato dalla formalizzazione di più candidature alla presidenza. E così la politica ha lasciato il posto ai sotterfugi, ai giochetti di potere, alle ripicche, alla sete di vendetta. Rispetto a questa vicenda il Partito Democratico non può che esprimere parole di condanna. Questo episodio sancisce una divaricazione profonda nei rapporti con quelle forze politiche che, ancora una volta, hanno dimostrato la loro assoluta inaffidabilità, inaffidabilità non nuova ma che oggi diventa intollerabile. E’ nostro dovere adesso assumere una posizione che sia di tutela di un ente strategico per il nostro territorio provinciale a cui è affidata la programmazione e l’organizzazione di un servizio di primaria importanza per il quale non sono consentite fragilità amministrative o, peggio ancora, zone d’ombra.


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