Italia Viva di Avellino contro il Pd: sono isolati perché sleali

il Coordinamento provinciale del partito di Matteo Renzi accusa i Democratici di aver «calpestato gli accordi», con esplicito riferimento all'elezione del presidente all'Ato dei Rifiuti

Italia Viva di Avellino replica al Pd, che martedì ha annunciato la crisi dell’alleanza di Centrosinistra in provincia. Attraverso una nota, il Coordinamento provinciale di Italia Viva di Avellino contesta la lealtà de Democratici, con esplicito riferimento all’Ato dei Rifiuti, dove si è consumata la rottura in occasione della elezione del nuovo presidente. I dirigenti del Pd «sono stati collaborativi solo quando non avevano i numeri per occupare le presidenze degli enti, poi sono stati sempre sleali», afferma Iv. «Riflettano sulla condizione di isolamento nella quale si ritrovano». Di seguito il testo.


IL PD HA SEMPRE CALPESTATO GLI ACCORDI CON GLI ALLEATI, ANCHE PER L’ATO

Nota del Coordinamento provinciale di Italia Viva di Avellino

Vincenzo Alaia e Beniamino Palmieri, Italia Viva

Sono i fatti, e non le opinioni, a dire come e quanto il Partito democratico negli ultimi mesi abbia assunto posizioni e decisioni ignorando i partiti del centrosinistra o calpestando sistematicamente gli accordi assunti ai vari livelli per la governance degli enti. Il PD irpino si è mostrato aperto al confronto con la coalizione solo quando non aveva i numeri necessari per scegliere in autonomia le presidenze degli enti, come nel caso dell’ASI, dell’Alto Calore e del Gal Irpinia Sannio. Per tutti gli altri enti, in maniera del tutto sleale, è venuto meno agli accordi assunti: così è stato per la Provincia, per le Comunità Montane, per l’Area Pilota e per i Piani di zona. Ovunque si siano rinnovati i vertici, il PD si è sistematicamente fatto beffa degli alleati, senza mai consultarli e, in molti casi, disattendendo gli impegni assunti.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

Lo stesso è avvenuto anche all’ATO, dove l’accordo assunto la sera prima della presentazione della lista unica è stato disatteso, estromettendo la componente ‘Noi di Centro’ per inserire un’altra estranea all’intesa. Tutto senza che ci sia stata una preventiva consultazione degli alleati. Vale la pena evidenziare che l’attuale governance dell’Ente d’ambito rifiuti potrà operare agevolmente, se non altro perché, come da statuto, in caso di parità il voto del Presidente prevale. Circostanza ben diversa dalla condizione nella quale si trova l’Amministrazione provinciale dove il Presidente pro tempore è in netta minoranza, tanto da guardarsi bene dal convocare il Consiglio, che non si riunisce ormai da mesi. Alla luce della condizione nella quale versa la coalizione di centrosinistra, il PD irpino dovrebbe riflettere bene sul sostanziale isolamento nel quale si è venuto a trovare in ragione di una protervia che non ha nulla a che fare con la democrazia né con un sano e proficuo spirito di coalizione. Farebbero bene a via Tagliamento se si astenessero dal propinarci improbabili lezioncine di lealtà. Se non altro perché – concludono – i fatti, e non le opinioni, la dicono lunga sulla natura traballante dei pulpiti dai quali predicano linearità e rispetto degli alleati.


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