«L’industria può far ripartire l’Irpinia», Sirignano (Asi): sindaci e parti sociali uniti per il Lavoro

IL PRESIDENTE DELL'ASI ILLUSTRA IL PROTOCOLLO D'INTESA TRA IL CONSORZIO ASI, REGIONE E 40 AMMINISTRAZIONI COMUNALI. Appello alla responsabilità degli amministratori, dei sindacati e dell'Unione degli Industriali a fare squadra per fronteggiare una delle crisi economiche più drammatiche degli ultimi anni per il Mezzogiorno

Il Presidente del Consorzio Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano, e l'Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Antonio Marchiello, durante la riunione ad Avellino sulla Zona Economica Speciale

«L’industria può far ripartire l’Irpinia». Il Presidente del Consorzio Asi, Vincenzo Sirignano presenta il Protocollo d’Intesa che aggancia 40 Comuni ai benefici della Zona Economica Speciale, come presupposto «ad una nuova stagione di concertazione istituzionale per il Lavoro in provincia di Avellino». Sindaci, Confindustria e Sindacato, che saranno convocati a breve in una prima riunione, potranno collaborare con il Consorzio Asi e il Governo della Campania a quello che si preannuncia come il “progetto pilota dell’Industria” su base provinciale nel contesto regionale. «La Zona Economica Speciale collegata all’alta capacità ferroviaria e alla Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda offrono l’occasione per rendere utili i Pip, i Piani di Insediamento Produttivo, costruiti con i fondi della 219, molti dei quali risultano in totale stato di abbandono». In vista della firma ufficiale del protocollo d’intesa che sarà siglata a Venticano il 5 settembre prossimo, dunque, Sirignano tende la mano alle sigle sindacali e a Confindustria, per dare impulso ad un capitolo nuovo dello sviluppo industriale e produttivo sul territorio.

Presidente Sirignano, cos’è il «Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo»? 

“Si tratta di un metodo innovativo messo in campo dall’Asi di Avellino, che punta alla condivisione istituzionale, sia regionale che dei Comuni per pianificare dal basso l’incremento dell’economia locale. Senza una piena e larga condivisione di tutti gli attori non è possibile far ripartire l’Irpinia”.

Peppino Di Iorio, componente del Direttivo Asi Avellino

Come è nata l’idea di un protocollo d’intesa condiviso fra Regione, Asi e Comuni?

“Io e Di Iorio siamo partiti dalla riflessione sulle aree Pip della provincia, la gran parte delle quali non sono state utilizzate, almeno non a pieno regime. Di qui, i nostri continui viaggi a Napoli, per esprimere la volontà di rimettere tutto in piedi, e ad illustrare il nostro progetto. Abbiamo risposto ad un dovere istituzionale: quello di tentare di risolvere le questioni, e di scartare la strada della rassegnazione. Ad aprile è stato inoltrato ai Comuni la prima bozza di protocollo, poi ci sono state diverse riunioni e incontri. Si tratta di un percorso amministrativo molto complesso, che ha intrecciato anche il parere dell’avvocatura regionale”.

Container per il trasporto e lo stoccaggio delle merci in transito via mare o attraverso le rotte ferroviarie

L’Asi di Avellino ha calato la sfida sulla Zona Economica Speciale nella realtà dinamica dell’Irpinia, puntando in particolare sull’alta capacità ferroviaria, come si legge nel Documento. Perché.

“Gli investitori scelgono dove realizzare attività produttive dove ci sono servizi e condizioni vantaggiose. Il nostro protocollo infatti non prevede la modifica dei perimetri delle aree Zes, ma offre all’intera Irpinia una opportunità di agganciarsi ai benefici che avranno queste aree. Per costruire la competitività economica della Campania interna abbiamo deciso di puntare sulle grandi infrastrutture, come l’alta capacità ferroviaria e la SSV Lioni Grottaminarda, che rappresentano lo strumento per collegare il territorio a porti e retroporti, quindi allo sviluppo economico. Ma non possiamo competere se non attraverso un patto di solidarietà istituzionale e territoriale che renda utilizzabili queste risorse determinando tutte le condizioni per rendere appetibile investire da noi. Per questo il nostro documento infatti ambisce a diventare un esempio da emulare per tutto il territorio regionale. Far ripartire l’Irpinia, offrendo un modello di concertazione anche per le altre province”.

Gianluca Festa in Consiglio comunale durante la relazione programmatica

Quale sarà il ruolo dei Sindaci?

“I sindaci sono stati tutti concordi, fin dall’inizio, sul fatto che i Comuni possono aprire le porte agli investimenti agendo in maniera coordinata. Il protocollo impegna tutti: ogni Comune ha la sua area Pip, costruita con fondi pubblici, ma una piccolissima percentuale di queste è realmente utilizzata. Il 5 settembre ci sarà la firma ufficiale a Venticano: 40 sindaci, fra cui quelli di Avellino, Solofra, Atripalda, Ariano ed altri, sottoscriveranno insieme a me e al presidente della giunta regionale il protocollo d’intesa con cui diverranno protagonisti di una governance per lo sviluppo e il lavoro”.

Per le Zone Economiche Speciali in Campania si parla di un’apertura ufficiale fissata al 25 settembre. Lei cosa ne pensa?

“L’Asi di Avellino è nella cabina di regia regionale delle Zes, e non abbiamo ancora avuto comunicazioni ufficiali. Le procedure delle Zone Economiche Speciali sono tutte da scrivere, ma il protocollo d’intesa definisce gli scenari e anticipa possibili strategie. Finalmente si dimostra il senso di responsabilità dei sindaci, che possono fare corpo unico”.

Dai Comuni all’Asi 700 ettari per nuove fabbriche In Irpinia. Protocollo Regione Campania-Asi. Nella foto il tavolo regionale della Zona Economica Speciale
Il Presidente dell’Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano

In qualità di presidente del Consorzio, Lei sarà anche a capo del Coordinamento degli Amministratori previsto dallo statuto. L’Asi diventa la cabina di regia provinciale?

“L’Asi di Avellino avrà un ruolo di grande responsabilità in questa partita, ma siamo forti del fatto che la Regione ha manifestato interesse a diventare partner del protocollo d’intesa. I nostri uffici hanno lavorato strenuamente per inserire le aree del Calaggio, Pianodardine, e Valle Ufita nel decreto regionale; abbiamo condiviso le nostre ragioni, e portato a casa dei risultati. Ora è il momento di fare squadra e affrontare un momento di grave difficoltà per il nostro territorio: concentriamoci sulle aree Pip abbandonate. Faccio appello alla responsabilità dei sindaci, ma anche ai sindacati e a Confindustria con cui ci confronteremo in ogni circostanza”.

Quali sono le sue aspettative su questa scommessa?

“Sono abituato a registrare i fatti. Credo che l’Asi abbia fatto il passo giusto, ora attendiamo di monitorare i processi. Certo, posso confermare che l’Asi sta facendo anche tanto altro, attività che annuncerò io stesso a Venticano il 5 settembre prossimo, per evidenziare l’impegno della Regione e del Consorzio”.


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