Dai Comuni all'Asi 700 ettari per nuove fabbriche In Irpinia. Protocollo Regione Campania-Asi. Nella foto il tavolo regionale della Zona Economica Speciale

Dai Comuni all’Asi 700 ettari per nuove fabbriche In Irpinia. Ecco il Protocollo (pilota) per la  Campania, che la Regione sperimenterà in provincia di Avellino. Pubblicato sul Burc ieri la delibera di giunta regionale numero 389 del 6 agosto 2019 che estende la Zona Economica Speciale a suoli, capannoni, infrastrutture proprietà di 40 Comuni in Irpinia, consentendo al Consorzio Asi di disporne, per favorire investimenti produttivi in quei siti. Si tratta di una soluzione sperimentale in attuazione soltanto in provincia di Avellino nel contesto della Campania. Il 5 settembre a Venticano il protocollo sarà firmato e dal 6 settembre 2019 al 5 settembre 2020 sarà operativo, salvo verifiche dopo i primi quattro mesi sulla reale apertura di nuove fabbriche in Irpinia, nel senso di investimenti effettivamente annunciati.

IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LO SVILUPPO. Il documento predisposto dalla Direzione Generale per lo Sviluppo Economico e le Attività Produttive è classificato “Protocollo di Intesa per lo Sviluppo” tra Regione Campania, Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Avellino e 40 Comuni della Provincia di Avellino. Un documento particolarmente atteso in Irpinia e dagli uffici del Consorzio di Pianodardine, che da oggi potranno ufficializzare l’esito di un percorso finalizzato a realizzare interventi utili al rafforzamento delle Zone Economiche Speciali, e costruire una competitività del sistema economico dei Comuni interessati. Come ampiamente annunciato da Nuova Irpinia, il protocollo d’intesa ha coinvolto inizialmente 21 amministrazioni comunali, poi aumentate con il tempo. Sono territori contigui alle aree industriali già indicate nel perimetro dell’area di crisi non complessa. Da oggi godono dello status indiretto di Zona Economica Speciale (accanto alle Zes della provincia di Avellino: Pianodardine, Valle Ufita e Calaggio). L’operazione permette un recupero dei Piani di Insediamento Produttivo, che attendono da anni una opportunità di investimenti e rilancio dell’economia locale. Con un solo colpo, Asi e Comuni, di concerto con l’assessorato alle attività produttive della Regione Campania, fanno ripartire la sfida industriale nell’entroterra campano.


IL PROTOCOLLO D’INTESA PER LO SVILUPPO | Regione Campania – Consorzio Asi Avellino – Comuni irpini | Scarica il documento pdf


IL RUOLO DEI COMUNI PER LE NUOVE FABBRICHE IN IRPINIA. Stando alle disposizioni indicate dal protocollo, i Comuni sono chiamati ad un ruolo di rinnovato protagonismo nella stesura delle politiche industriali, non solo attraverso la sburocratizzazione e l’accelerazione dell’iter imprenditoriale, ma anche attraverso l’affiancamento alle start up di giovani, e la messa a disposizione dei suoli edificabili nelle aree infrastrutturate. Infatti, il Protocollo d’intesa che sarà ufficialmente siglato a Venticano il 5 settembre prossimo alla presenza del Governatore Vincenzo De Luca, l’assessore alle Attività Produttive Antonio Marchiello, gli amministratori delle aree interessate e il presidente dell’Asi di Avellino Vincenzo Sirignano, fra gli altri, consente di mettere a sistema tutte le politiche e gli interventi ad oggi attuati nel territorio di riferimento, innescando significative complementarità operative, progettuali, economiche e di know-how per l’adozione e la realizzazione di interventi utili al rafforzamento della competitività del sistema economico dei Comuni proponenti. Il protocollo d’intesa è finalizzato a costruire una reciproca collaborazione fra i Comuni ed il coordinamento delle strategie di intervento e delle attività nel campo dell’attrazione investimenti, al fine di rendere più efficace ed efficiente l’azione delle istituzioni regionali e locali, applicando di fatto quella mutualità e solidarietà richiesta per la costruzione della Città dell’Alta Irpinia.

Il Sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza

ZES E SVILUPPO INDUSTRIALE, NASCE LA CONFERENZA DEI SINDACI. Con la pubblicazione del protocollo, che è stata preceduta dalla firma degli amministratori e dalla condivisione formale della Regione, l’Asi di Avellino dovrà avviare l’iter previsto dal documento, con l’insediamento e la nomina della Conferenza dei Rappresentanti delle Amministrazioni, composto dal Presidente dell’Asi che presiede l’assise, dai rappresentanti dei comuni e da un rappresentante regionale. Alla finestra anche le sigle sindacali e le associazioni imprenditoriali, che attendono formale convocazione per partecipare attivamente al maxi processo di pianificazione dello sviluppo dal basso.

Gianluca Festa, Sindaco di Avellino

RICONOSCIUTA DALLA REGIONE LA FUNZIONE STRATEGICA DELL’IRPINIA PER LO SVILUPPO DELL’INTERA CAMPANIA. Nella delibera di giunta regionale licenziata il 6 agosto scorso, si cita espressamente che “le aree industriali dell’area interessata godono di una posizione strategica rispetto sia ai principali terminal e hub logistici del Tirreno e dell’Adriatico, sia ai principali sistemi di trasporto ed interconnessione tra i due mari, nonchè di una particolare condizione, di tipo funzionale, derivante dalla concentrazione nel tempo delle politiche di localizzazione di importanti complessi produttivi, in particolare negli agglomerati gestiti dal Consorzio ASI, ed un tessuto consistente di piccole imprese di vari settori produttivi”. Complessivamente, l’area destinata alle attività produttive e di servizio, di oltre 700 ettari, si configura come un polo delle aree interne che, a differenza dei poli principali collocati a ridosso dei grandi terminal marittimi, presenta una complessità di funzioni e una complementarietà di sistema che lo caratterizzano in maniera specifica rispetto a quella rete di polarità logistiche e produttive di diverso livello invocate dal Piano Territoriale Regionale.

Un treno Freccia Rossa in corsa
Il Sindaco di Atripalda, Geppino Spagnuolo

NUOVE FABBRICHE IN IRPINIA, CUORE DEL MEZZOGIORNO ATTRAVERSARTO DALLA FERROVIA EUROPEA. Anche i Comuni che non rientrano nel perimetro della Zes Campania, in quanto limitrofi, potranno comunque avvantaggiarsi sinergicamente del relativo percorso attuativo, vedendo garantita, attraverso la semplificazione dei procedimenti amministrativi in corso, l’accelerazione dei progetti di investimento nelle aree industriali e l’assistenza degli investitori. L’obiettivo principale è veder aprire nuove fabbriche in Irpinia, combinando i benefici della Zes con altri strumenti: dal “Patto per lo Sviluppo della Regione Campania” del 2016 (che annovera tra gli altri interventi strategici finalizzati all’attrazione degli Investimenti), alla realizzazione della Zona Economica Speciale (ZES) Campania. La delibera cita anche l’adesione della Regione Campania alla Snai- Strategia Nazionale per le Aree Interne- prevedendo investimenti territoriali integrati nell’ambito dello Sviluppo Urbano e sottolinea i massicci investimenti in infrastrutture, come il “Contratto istituzionale di sviluppo per la realizzazione della Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto” (in riferimento al “Raddoppio in variante Apice-Orsara” che riguarda l’area dei Comuni della provincia di Avellino), con il collegato programma di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla direttrice ferroviaria.

SEDE INVITALIA

VALGONO GLI ACCORDI SIGLATI PER NUOVE INFRASTRUTTURE, COME QUELLO COMUNI, INVITALIA E REGIONE CAMPANIA IN VALLE UFITA. A tale proposito, “la Regione Campania in considerazione del ruolo strategico che assume l’area in parola nell’ambito delle politiche di sviluppo industriale della Regione Campania ha approvato lo schema di Protocollo di Intesa tra Regione Campania, Invitalia e Unione dei Comuni Terre dell’Ufita, sottoscritto il 14 febbraio 2018, nell’intento di rafforzare la competitività delle aree industriali coinvolte tramite un’azione concertata, finalizzata allo sviluppo di condizioni favorevoli al miglioramento delle capacità di attrarre investimenti nazionali e internazionali, mediante un programma di rilancio del sistema economico industriale”. Non solo. Con la legge regionale 2 agosto 2018, n. 26 la Regione Campania, nell’ottica di favorire il riequilibrio territoriale, ha ribadito la centralità delle aree interne, prevedendo, nell’ambito delle politiche regionali, la realizzazione di interventi volti a favorire il rinnovamento delle condizioni di vitalità e sostenibilità socioeconomica di tali aree che presentano un forte rischio di spopolamento, anche attraverso il riconoscimento di specifiche premialità nelle agevolazioni alle imprese che si impegnino a promuovere la salvaguardia e/o l’incremento occupazionale.


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