Il Presidente dell'Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano

Vincenzo Sirignano incassa il pieno sostegno dei sindaci sul suo operato al vertice del consorzio Asi. Il consiglio generale riunito questa mattina a Pianodardine ha approvato il conto consuntivo e la relazione di accompagnamento del presidente all’unanimità, tributando anche un plauso carico di significato al termine della votazione. Una dimostrazione di stima e considerazione al di là della appartenenza politica tributata dai soci in considerazione dei risultati raccolti dal Consorzio Asi in un 2018 per molti versi storico nella storia ultra-cinquantennale di questa associazione che, nella passata legislatura regionale l’amministrazione Caldoro avrebbe voluto sciogliere.

L’ingresso ai vecchi uffici avellinesi del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale di Avellino, l’Asi

Nel sì ai conti c’è un’adesione politico- industriale anche alla prospettiva che il consorzio ha indicato con i provvedimenti assunti nel 2018. Sono due in particolare i punti su cui Vincenzo Sirignano esce da trionfatore al termine di un anno difficilissimo. Il primo riguarda il salvataggio dell’ente di gestione della deputazione, attraverso un concordato per il Cgs che ha consentito di salvaguardare con i servizi alle imprese nelle 12 aree industriali dell’Irpinia (più uno) a i 72 posti di lavoro. Il secondo, riguarda il ruolo che il presidente Sirignano ha assunto all’interno della cabina di regia istituita per la Zona Economica Speciale della Campania, una opportunità straordinaria di rilancio delle aree industriali in tutta la regione, che con il nuovo anno vivrà la sua fase cruciale.

Sul piano squisitamente contabile, la perdita di 323mila euro accertata non ha tratto in inganno i sindaci. Le scelte operate per risanare il consorzio, dalla riorganizzazione e gestione del patrimonio immobiliare, culminato nel trasferimento della sede a Pianodardine, la lunga trattativa per il salvataggio del settore depurativo mantenendo intatta la capacità di erogazione dei servizi, una revisione approfondita della spesa, hanno consentito in pochi anni all’Asi di riassorbire gran parte delle esposizioni e di rilanciarsi come uno strumento utile, con la Zes forse addirittura indispensabile, per aprire una pagina nuova nella storia produttiva nella provincia di Avellino.

Gianluca Festa durante la conferenza stampa accanto al professor Giulio Baffi

Presente ai lavori il nuovo sindaco di Avellino Gianluca Festa, che ha portato il saluto del capoluogo a Sirignano e al direttivo, confermando l’intenzione di riportare l’ente capoluogo nel consorzio Asi già quest’anno. Tra gli obiettivi di questo rientro, la riprogrammazione dell’area di Pianodardine sia dal punto di vista produttivo, con la parziale riconversione commerciale e terziaria già annunciata, sia dal punto di vista ambientale. Come è noto Pianodardine, perimetro industriale che unisce Avellino ai comuni di Atripalda, Manocalzati, Pratola Serra, Prata, Grottolella e Montefredane, è da anni al centro di una battaglia contro quello che viene considerato eccessivo inquinamento del sito.

Da tempo l’Asi lavora alla definizione di regole da introdurre nell’utilizzo di queste aree a salvaguardia dell’ecosistema e della salute umana. Sul piano politico, si registra una convergenza delle principali famiglie politiche, dal centro destra al centro sinistra. Ai lavori ha fatto il suo esordio anche il sindaco di Ariano Enrico Franza, impegnato nei preparativi per la nomina della sua giunta in vista della riunione consiliare inaugurale fissata per il 3 luglio. Il ruolo che l’amministrazione comunale di Avellino avrà nell’Asi e nelle altre utilities pubbliche, dall’Alto Calore all’Ato Rifiuti si vedranno presto. Il risultato maturato da Vincenzo Sirignano oggi non dipende dalla città di Avellino e rappresenta il miglior viatico ad un 2020 che sarà l’anno della verità per l’industria irpina. Come massimo rappresentante locale al tavolo regionale sulla Zes, l’Asi giocherà la partita decisiva sulla piattaforma logistica nell’Ufita e nell’ultima formulazione, concordata dai sindaci del comprensorio, sorgerà a ridosso della costruenda stazione ferroviaria dell’Alta Capacità fra Grottaminarda e Ariano.

Il cartello all’ingresso dell’area industriale di Pianodardine ad Avellino

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