Il Presidente del Consorzio Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano, e l'Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Antonio Marchiello, durante la riunione ad Avellino sulla Zona Economica Speciale. Al tavolo il Sindaco di Flumeri Angelo Lanza, componente del Cda Asi

Nella Zes irpina entrano l’Alta Irpinia e i Pip di Frigento, Nusco e Venticano. L’intesa in corso di ratifica tra i Comuni e il Consorzio Asi, che guida in provincia di Avellino i processi di programmazione della Zona Economica Speciale, di fatto rilancia la sfida industriale internazionale sulla logistica come principale arma contro lo spopolamento. Accanto a Pianodardine (Avellino e i Comuni della fascia urbana intorno al capoluogo), a Valle Ufita (A partire da Grottaminarda, Ariano Irpino e Flumeri) e al Calaggio (Il polo che gravita su Lacedonia) si aggiungono le due aree industriali di Calitri e quella ampia tra Sant’Angelo dei Lombardi, Lioni e Nusco.

Uno dei ponti già realizzati e collaudati lungo la SSV LIoni Grottaminartda. Lo scatto si riferisce ad un viadotto completato nel territorio di Grottaminarda

La Zes si potenzia sull’asse Lioni-Grottaminarda,.se si considera che entrano nel perimetro anche i Pip di Frigento, Sturno e Venticano, con un allargamento significativo dell’area di Valle Ufita, in particolare a Frigento, dove il locale Pip, di fatto costituisce un unicum con i suti produttivi di Grottaminarda e Flumeri. In base ai protocolli in corso di ratifica, i Comuni direttamente coinvolti nella strategia di sviluppo regionale sulla industria e la logistica sono i seguenti; Avellino, Manocalzati, Montefredane, Atripalda, Prata Principato Ultra, Pratola Serra, Grottolella, Lacedonia, Venticano, Lioni, Nusco, Sant’Angelo dei Lombardi, Calitri, Flumeri, Frigento, Sturno, Grottaminarda, Melito Irpino, Bonito, Gesualdo e Villamaina.

La segnaletica all’ingresso dell’area industriale di Nusco a Contrada Fiorentine
Alcune delle aziende che insistono nell’area industriale di Nusco Lioni Sant’Angelo dei Lombardi

ITER IN CORSO DI PERFEZIONAMENTO. L’Asi di Avellino ha inoltrato una bozza di protocollo d’intesa fra “Regione, Asi Avellino e Comuni per il lavoro e lo sviluppo” ad un ventaglio di comuni ritenuti geograficamente contigui alle aree che ricadono nel perimetro regionale delle Zes- Zone ad Economia Speciale, per estendere le condizioni favorevoli in termini economici, finanziari e amministrativi anche alle aree dei Piani Insediamenti Produttivi. Il documento, che peraltro ha già ottenuto il parere favorevole del Governatore campano Vincenzo De Luca come da firma in calce, è stato inoltrato dalla struttura guidata da Vincenzo Sirignano ai comuni di Avellino, Manocalzati, Montefredane, Atripalda, Prata Principato Ultra, Pratola Serra, Grottolella, Lacedonia, Venticano, Lioni, Nusco, Sant’Angelo dei Lombardi, Calitri, Flumeri, Frigento, Sturno, Grottaminarda, Melito Irpino, Bonito, Gesualdo e Villamaina. La cabina di regia di Via Capozzi informa che alle aree ricomprese nella Zes Campania della provincia di Avellino- Calaggio, Ufita e Pianodardine- è necessario allargare le agevolazioni e procedure anche in misura parziale, ai Piani di Insediamento Produttivo dei Comuni di Venticano, Frigento e Sturno e alle aree industriali di Calitri, e Lioni- Nusco e Sant’Angelo dei Lombardi, così da comporre un asse di sviluppo complessivo e dinamico. Il piano di sviluppo strategico regionale infatti, prevede protocolli e accordi con gli Enti Locali, attraverso cui stabilire le modalità di partecipazione dei Comuni alle attività della Zes, e stabilire forme di collaborazione fra gli Enti con risorse proprie e strutture afferenti ai singoli Suap, definendo tutti i procedimenti da sottoporre ad un iter accelerato e semplificato, che aggiungono ulteriori sgravi o agevolazioni all’interno della Zes.Il protocollo d’intesa è teso a snellire e ad accelerare le procedure di insediamento dei nuovi investimenti, individuandone anche le modalità gestionali, modello territoriale e di sinergia tra gli Enti, che se positivo, potrebbe essere replicato anche altrove. La durata della Zes non può essere inferiore a sette anni, e non superiore a 14 anni, prorogabile fino ad un massimo di sette anni..La durata del protocollo d’intesa invece, fra Regione Campania, Asi Avellino e ciascun Comune interessato è di 24 mesi, e prevede che mentre i Comuni ricadenti nelle aree industriali e aree Pip individuate dichiarano la disponibilità ad assicurare l’iter accelerato e semplificato di tutte le procedure di propria competenza, l’Asi si impegnerà a costituire lo Sportello Unico – Suap- per le imprese che intendono investire ed accedere agli agglomerati industriali di Calaggio, Pianodardine e Valle Ufita, in collegamento con il Surap e la struttura di missione. Non solo. Per assicurare la piena collaborazione fra  gli Enti Locali e il Consorzio Asi si annuncia l’istituzione di un comitato di coordinamento istituito da un rappresentante dell’Asi e uno di ciascun Comune interessato. Le parti firmatarie del protocollo, entro 30 giorni si impegnano a sottoscrivere un regolamento comune che disciplina la collaborazione fra gli uffici, e la predisposizione di piani per il sostegno alla valorizzazione del capitale umano e la diffusione della smart education, sostegno all’economia circolare, supporto all’innovazione, creazione delle condizioni ottimali per lo sviluppo di start up. Le parti possono dare inizio alle attività, il giorno seguente alla sottoscrizione del protocollo.

Dubai e gli Emirati Arabi Uniti tra i possibili protagonisti come investitori nella Zona Economica Speciale nel Mezzogiorno d’Italia

EMIRATI INTERLOCUTORE STRATEGICO. Dagli Emirati Arabi Uniti è arrivato un segnale di interesse nelle Zone Economiche Speciali attivate nel Mezzogiorno, la prima delle quali in Campania, con un ampio spazio riservato alle Aree Interne dell’ironia e del Sannio. Si è conclusa positivamente la missione italiana, che ha visto impegnato il Governo italiano a Dubai, con il Vice Presidente del Consiglio e Ministro Luigi Di Maio e circa 170 tra imprese, organizzazioni di rappresentanza, banche e assicurazioni. L’obiettivo è implementare gli investimenti degli Emirati in Italia, focalizzandoliel Mezzogiorno. Già oggi, con riferimento ai dati relativi al 2018, l’interscambio fra Italia ed Emirati Arabi Uniti è stato pari a 6 miliardi di euro, di cui oltre 3,6 miliardi, cioè il 60%, attraverso trasporto marittimo. Le merci trasportate sono le macchine e gli elementi meccanici per circa il 30%, petrolio e gas per il 23 e, a seguire, metalli, prodotti chimici, automobilistici e aeronautici.

Container per il trasporto e lo stoccaggio delle merci in transito via mare o attraverso le rotte ferroviarie

ZES, L’ITALIA È IL MEZZOGIORNO ARRIVANO ALLA SFIDA DECISIVA DIECI ANNI DOPO. Sono già operative 4.500 zone economiche speciali mondo, a dieci anni dalla loro costituzione. Secondo le stime del centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm), collegato al gruppo Intesa Sanpaolo,  generano un incremento dell’export del 40%. Applicando il parametro al Mezzogiorno, si prevede un incremento di 18 miliardi di euro. Fondamentale saranno gli investimenti pubblici, che hanno per ogni euro di credito d’imposta genera due di capitali privati. La Zes può consentire al Mezzogiorno di acquisire centralità nel nuovo Mediterraneo attraversato dagli interscambi commerciali globali.


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