La SSV Lioni Grottaminarda passerà a giorni alla Regione Campania, che nei prossimi giorni dovrà riorganizzare la stazione appaltante.
Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle norme contenute nel decreto Sblocca Cantieri, a Napoli si potrà agire subito per preparare le condizioni necessarie per richiamare le imprese sui cantieri. A cento giorni dalla scadenza non prorogata della struttura commissariale presieduta da Filippo D’Ambrosio, va fronteggiata una complessa mole di adempimenti burocratici che hanno conseguenze dirette sulle ditte e il personale, ormai di fatto congedato, ma in credito con emolumenti e oneri previdenziali. Sono almeno sette i milioni di euro non ancora liquidati per il lavoro prodotto a cavallo della scadenza del primo gennaio.
La Regione Campania sarebbe comunque pronta a farsi carico di questa onerosa transizione. Da settimane la questione è stata seguita dal Presidente della Commissione Trasporti, Luca Cascone, quindi informalmente dagli uffici regionali, in collegamento con quelli del Mio, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il dossier SSV Lioni Grottaminarda sarebbe staro approfondito, anche alla luce delle informazioni assunte presso le imprese, che attendono con particolare ansia che la transizione abbia inizio.
Solo in settimana saranno più chiari i passaggi che attendono materialmente la riattivazione dei lavori nei vari teatri dell’avanzamento. Parallelamente, l’amministrazione regionale dovrà rendere disponibili i 70 milioni di euro necessari a sbloccare anche l’ultimo appalto non ancora bandito, a completamento dell’intera opera.
E quest’ultima circostanza è forse la sola nota positiva di questa per molti versi paradossale vicenda. A fronte dei ritardi che si sono accumulati nell’avanzamento dei lotti già in esecuzione, si potrà anticipare di mesi quello conclusivo, permettendo quella accelerazione sufficiente a riassorbire nel cronoprogramma generale i mesi persi per il vuoto di responsabilità ai vertici della stazione appaltante.
COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE TRA GOVERNI NAZIONALE E REGIONALE. La formula della delega alla Regione Campania, sollecitata con forza dal Governatore Vincenzo De Luca, consentirà al Ministero un controllo rigoroso dell’andamento dei cantieri attraverso la Regione Campania, ma senza l’onere di ripensare una stazione appaltante che oggi richiederebbe molti mesi per poter essere riorganizzata.La Campania, dal canto suo, già impegnata per circa due terzi sul piano finanziario, possiede gli strumenti conoscitivi per sbloccare i cantieri, valutando un raffidamento del timone allo stesso ex commissario Filippo D’Ambrosio, attraverso il quale potrebbe riallestire l’intera struttura commissariale. La soluzione trovata risponde alle esigenze di entrambe le parti. Nel caso del Mit, l’obiettivo del Ministro Danilo Toninelli era evitare di proseguire con il commissariamento, in luogo di un passaggio delle competenze allo Stato, in questo caso attraverso le articolazioni regionali. Per la Campania si tratta di poter assumere il controllo dei tempi e delle modalità operative di gestione richieste espressamente in forza degli ingenti investimenti già profusi, circa due terzi dell’intero progetto. L’opera impegna risorse per complessivi 430 milioni di euro, circa 200 dei quali spesi e 70 in arrivo con uno stanziamento ad hoc.
IL SINDACATO E LE IMPRESE ATTENDONO DI ESSERE RICEVUTI A NAPOLI. Con la ufficializzazione del passaggio alla Regione Campania dei pieni poteri sui cantieri della SSV Lioni Grottaminarda, il sindacato, le imprese appaltatrici, subappaltatrici e i fornitori, quindi le organizzazioni sindacali in rappresentanza dei lavoratori, attendono di essere tempestivamente convocati per condividere la tabella di marcia.
LA LIONI GROTTAMINARDA SI È FERMATA ALLE PORTE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI. Le imprese avevano iniziato le procedure di sospensione dei lavori quando alle porte di Sant’Angelo dei Lombardi l’area già recintata del cantiere annunciava l’avanzamento dei lavori nel tratto cruciale, quello dell’approdo nel cuore dell’Alta Irpinia, a pochi chilometri da Lioni e dall’innesto sulla viabilità di raccordo per Contursi. Qui avrebbe dovuto aprirsi all’inizio di quest’anno il nuovo cantiere, che invece resta soltanto perimetrato dalle reti protettive.
LA CONNESSIONE TRA L’AREA INDUSTRIALE DELL’EX CRATERE (OGGI NEL PROGETTO PILOTA CON 25 COMUNI AGGREGATI) E L’ALTA CAPACITÀ APOLI BARI A GROTTAMINARDA: IN GIOCO LA STAZIONE LOGISTICA. Per Avellino e la sua provincia la Lioni Grottaminarda rappresenta un fattore fondamentale di sviluppo anche per i benefici che potrà portare al territorio indirettamente. Il collegamento da Lioni, cuore del sistema di otto aree industriali realizzate nell’ex Cratere dopo il 1981, l’arteria consente un corridoio fondamentale per portare alla futura piattaforma logistica connessa alla stazione ferroviaria sulla linea dell’Alta capacità Napoli-Bari merci e materie prime o semilavorate e viceversa. Anche se apertamente non viene discussa la questione, le parole pronunciate da Costantino Boffa, Consigliere per le opere extraferroviarie collegate all’Alta capacità in Campania sono chiarissime.
«C’è una grande opportunità per le aree interne. La linea ad Alta capacità Napoli-Bari, che è parte integrante del Corridoio europeo Ten-T Scandinavo-Mediterraneo, che collega Helsinki a Malta, passando per il Centro Europa e lungo la dorsale ferroviaria italiana Alta Velocità/Alta-Capacità Torino – Salerno, con la stazione prevista in Valle Ufita consente alle aziende e agli insediamenti industriali del territorio di agganciarsi ad una rete di scambi commerciali e di comunicazione internazionale di grandi proporzioni, in una zona in cui gravitano due aree Zes -Zone economiche speciali irpine (Valle Ufita e più distante il Calaggio) ed una sannita», ha premesso in una intervista a Nuova Irpinia.
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