Lioni Grottaminarda, cala il sipario sui cantieri. Ultime 24 ore, poi si smobilita

Domani la concessionaria Infra Sud prenderà atto che non c'è più una stazione appaltante per governare un'opera complessa, in gran parte realizzata. Spesi quasi la metà dei 430 milioni complessivi, con 160 stanziati ma non impiegati e solo 70 da ottenere per il completamento. Messo in libertà il personale toccherà ai sub appaltatori decidere. Alcuni hanno già avviato azioni legali

Cala il sipario sul Raccordo dei due mari, come potrebbe essere definita la “Strada a Scorrimento Veloce Lioni – Grottaminarda”.

A oltre un mese e mezzo dalla estromissione del Commissario ministeriale e della struttura che lo supportava, oggi nei cantieri si svolgeranno le ultime procedure tecniche. Da domani il Consorzio Infra Sud comunicherà alle ditte impegnate che non c’è più una stazione appaltante. Il resto, come hanno spiegato a Nuova Irpinia gli imprenditori impegnati nella costruzione dell’opera da 430 milioni di euro, di cui la metà già spesi, 160 disponibili e impegnati, 70 da ottenere per il completamento, lo decideranno i subappaltatori. Con 7 milioni da incassare già maturati, ci sono stipendi e forniture da pagare. Se non faranno causa al Ministero, le subiranno da operai e fornitori.

Quella di oggi tra Lioni e Grottaminarda è la giornata più amara. Ci sono tante ragioni per cui un cantiere può arenarsi. Ma quanto sta avvenendo in provincia di Avellino è incomprensibile, dicono più o meno tutti. E sui cantieri si ascolta una battuta: “Facciamola una valutazione costi benefici, a cominciare dalla struttura commissariale. A che serve perdere un anno a preparare nuovi funzionari, solo per sostituire una squadra ministeriale già preparata e operativa sul campo…? Cui prodest?”.

ARRIVA INFRA.SUD, IL RACCORDO DEI DUE MARI SI FERMA A 6 CHILOMETRI DAL TRAGUARDO. Il Consorzio Infrasud, appaltatore della Lioni- Grottaminarda, prende atto della chiusura della stazione appaltante e dell’Unità di Missione del commissario ad acta Filippo D’Ambrosio e predispone gli atti alla sospensione ufficiale dei lavori. I vertici del Consorzio saranno domani, martedì, a Grottaminarda per procedere alla firma della documentazione e, presumibilmente, per incontrare gli imprenditori delle 12 aziende impegnate nel sub-appalto che attendono da dicembre il pagamento delle fatture.

LO SCENARIO. Sono ore concitate infatti per gli imprenditori campani che hanno maturato crediti per svariati milioni di euro, sovraesponendoli nei confronti delle banche e mettendo a repentaglio le aziende stesse. “Se non arriverà il trasferimento del pagamento siamo pronti alle azioni legali”, avvertono gli imprenditori all’indomani del vertice politico di Frigento.

AZIONI LEGALI PRONTE. Non appena Infrasud determinerà lo stop ai lavori, scatteranno le azioni legali. Si aprirà la vertenza nei confronti del Governo e del Ministero per le Infrastrutture: invece di spendere i soldi per completare la strada, si costringe il Governo a spendere soldi per risarcire le imprese, spiegano i rappresentanti delle imprese, amareggiati per quello che sta avvenendo. Le imprese locali non possono escludere in questo momento che siano gli operai stessi ad intraprendere azioni legali nei confronti del committente. Al momento non è prevedibile quello che si scatenerà. Quello che appare certo è il polverone che le imprese alzeranno a livello nazionale. “Non sarà la Tav Lione-Torino, ma qui c’è gente che invece di costruirne una nuova, ci finirà in mezzo ad una strada…”.

IL CASO CONDOTTE. Intanto tra le aziende coinvolte, una vive una situazione complessa che va oltre le vicende del cantiere irpino. “Condotte” è in amministrazione straordinaria e Italiana Costruzione stenta a pronunciarsi sulla vicenda. La sospensione dei lavori quindi resta l’unica strada per frenare le perdite in termini di costi, e per congelare i pagamenti ai fornitori e alle imprese locali. “Il nostro personale ci ha dato l’aut aut: se entro la prossima settimana non avranno i pagamenti delle spettanze arretrate ci sarà un’azione legale”, spiega Salvatore Castellano, titolare della Castellano Costruzioni. “Sono saltati tutti i margini di dialogo, e i Consorzi Infrav che rappresentano l’opera, non considerano l’enorme problema che si è aperto sul territorio. Tutte le nostre fatture sono ormai scadute da dicembre, e attendiamo il termine annunciato della prossima settimana”.

PRIMO CONTENZIOSO APERTO. Ha già intrapreso un’azione legale il referente della Areco Srl di Caserta, Dante Salzillo, azienda impegnata nella costruzione di opere in cemento armato presente sul cantiere dal 2015: “Stiamo attivando le procedure con i nostri legali, ma sono certo che anche il Consorzio avvierà un’azione nei confronti della committenza” ha annunciato. “I lavori sono al 60%, e gli investimenti hanno raggiunto ormai più della metà prevista: non è immaginabile che l’ingranaggio si ferma perchè materialmente non c’è chi apre la cassa e paga. Martedì sarò costretto a predisporre licenziamenti di massa, ovvero tutti e 18 i dipendenti in forza al cantiere” denuncia. Areco nell’ambito del sub appalto ottenuto prevedeva l’assunzione di 60 unità per la costruzione della galleria a Gesualdo, “ma il Governo ha bloccato tutto e ho dovuto rivedere i piani di incremento del personale. Mentre le imprese faranno fronte comune nella vertenza, io non potrò pagare gli stipendi, nè la cassa integrazione ai miei operai: andrò in concordato e porterò i libri in tribunale”, continua Salzillo. Le piccole imprese non hanno i requisiti per accedere agli ammortizzatori sociali, in quanto la società stessa non è in condizioni di insolvenza. “Oltre alla solidità delle imprese, che mi pare oltremodo compromessa, bisogna considerare che ad oggi il territorio è martoriato, con materiali a terra che non possono essere utilizzati, altri che non arrivano in cantiere, pile di materiali esposti al deterioramento, scavi di 8 metri, gallerie aperte e nessuna sicurezza dei cantieri. Parliamo di un danno al territorio da 20 milioni di euro”, aggiunge. L’imprenditore attacca la gestione della vicenda da parte del Governo e del Ministero per le Infrastrutture: “Non è immaginabile eliminare il Commissario ad Acta, che ha un costo irrisorio rispetto a quella dell’opera complessiva – parliamo di un cantiere da 430milioni di euro. Fino alla data del 31 dicembre abbiamo lavorato senza alcuna difficoltà e in grande armonia, grazie ad una cabina di coordinamento efficace che garantiva il pagamento e la celerità dei lavori. Sono stati prodotti stati di avanzamento e fatture, e oggi siamo ai decreti ingiuntivi”.

SIBILIA E MARAIA RASSICURANO: L’OPERA PROSEGUIRÀ. LA NOMINA: RIDARE I POTERI AL COMMISSARIO. Il Sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia, così come il deputato Generoso Maraia, rappresentanze pentastellate al Governo, hanno garantito la prosecuzione dei lavori, con la titolarità dell’opera in capo al Ministero. Ma il referente della Areco Srl di Caserta, Dante Salzillo, replica: “La Lioni- Grottaminarda è un’opera strategica nazionale, che gode del regime di straordinarietà, ovvero è esente da Iva. Chi parla non conosce il cantiere, nè le sue problematiche. A questo punto il Governo si preoccupasse di nominare entro oggi chi apre la cassa e paga: risolverebbe tutti i problemi e confermerebbe l’opera. La mole del cantiere aperto intanto, produce costi esorbitanti anche quando è fermo”.


La SSV Lioni Grottaminarda oggi

Un viadotto completato lungo la SSV Lioni Grottaminarda
Uno dei cantieri della SSV Lioni Grottaminarda
Cantiere allestito lungo il tracciato della Lioni Grottaminarda
La SSV Lioni Grottaminarda in costruzione.
Un viadotto della SSV Lioni Grottaminarda in avanzato stato di realizzazione
SSV Lioni Grottaminarda, sezione della strada in fase di realizzazione

Dossier “SSV Lioni-Grottaminarda”

di Elisa Forte
Opera del Ministero dello Sviluppo Economico, del Ministero delle Infrastrutture e della Regione Campania, affidata al commissario ad Acta ex art. 86 L. 289/02

Il cartello del primo appalto relativo alla Strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda nel 2015
IL COLLEGAMENTO

Strada Lioni Grottaminarda (dallo svincolo di Contursi sulla A3 allo svincolo di Grottaminarda A16 Napoli-Bari). La strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda costituisce il completamento del collegamento tra l’A16 Napoli-Bari e l’A3 Salerno-Reggio Calabria, in buona parte già realizzato nel tratto Contursi-Lioni-S.Angelo dei Lombardi e rientra nel più ampio itinerario che da Contursi Terme, lungo l’autostrada A3, raggiunge Lioni con la SS 691, nota come “Fondo Valle Sele”, e prosegue fino a Grottaminarda lungo l’autostrada A16. L’opera è di competenza del Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso il Commissario ad acta ex art. 86 della legge 27.12.2002, n. 289 al quale sono state demandate le attività di completamento degli interventi infrastrutturali di cui all’art. 32 della legge n. 219/1981 nelle aree della Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. Il progetto esecutivo completo della ”Strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda” è stato approvato con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico – Commissario ad acta ex art.86 L. n. 289/2002 in data 28/7/2010, per l’importo complessivo di 430 milioni di euro. L’opera, attesa da circa quarant’anni, non era che un titolo senza progetto, fino al 2007, quando fu definito il primo progetto preliminare. Fu la Giunta presieduta da Antonio Bassolino, sotto la responsabilità degli assessori dell’epoca, Enzo De Luca ai Lavori Pubblici e Ennio Cascetta ai Trasporti, a sbloccarla.

OBIETTIVI DELL'OPERA

L’infrastruttura viaria Lioni Grottaminarda costituisce il completamento del collegamento, già in parte realizzato, tra la A16 Napoli – Bari e la A3 Salerno – Reggio Calabria e fa parte dell’itinerario più ampio Agropoli – Contursi – Grottaminarda – Termoli, che parte da Contursi Terme raggiungendo Lioni con la SS 691, nota anche come strada a scorrimento veloce Fondo Valle del Sele, prosegue fino a Grottaminarda (Strada a S.V. Lioni-Grottaminarda) e tramite la variante alla SS90, può svilupparsi fino a collegare il basso Tirreno con l’Adriatico fino a Termoli. Pertanto il completamento dell’itinerario Contursi (A3) – Grottaminarda (A16) attraverso la realizzazione dei 20 km d’asse della Lioni – Grottaminarda, consentirà di connettere tutte le aree industriali della zona tra di loro e con le principali direttrici autostradali A16 e A3 verso il nord e verso i porti di Napoli, Salerno, Bari e Gioia Tauro e gli scali ferroviari ed intermodali.
Il collegamento Lioni (S. Angelo dei Lombardi) con Grottaminarda in provincia di Avellino, assolvendo alla funzione di completare l’asse Contursi – Grottaminarda previsto nello schema viario a livello territoriale interregionale ed in buona parte già realizzato (tratto Contursi –Lioni – S. Angelo dei Lombardi), punta a realizzare il collegamento tra le autostrade A16 (Napoli – Canosa) ed A3 (Salerno – Reggio Calabria). Prospettive di prosecuzione dell’itinerario verso sud-ovest fino ad Agropoli e verso nordest fino a Termoli (quindi sull’A14).

RACCORDO CON l'A30-A16 CE-BA

È inoltre in previsione la Stazione Comprensoriale “Ariano 2” ovvero l’unica fermata in Irpinia della tratta Caserta -Bari con annesso interporto per scalo merci (località Fiumarelle) Pertanto il completamento dell’itinerario Contursi (A3) – Grottaminarda (A16) attraverso la realizzazione dei 20 km d’asse della Lioni – Grottaminarda, consentirà di connettere tutte le aree industriali della zona tra di loro e con le principali direttrici autostradali A16 e A3 verso il nord e verso i porti di Napoli ,Salerno, Bari e Gioia Tauro e gli scali ferroviari ed intermodali. In larga scala, l’intervento in esame costituisce la possibilità di realizzare un sistema infrastrutturale maggiormente interconnesso e gerarchizzato, attraverso il quale potenziare uno schema di collegamenti a “rete” auspicato dal Piano Generale dei Trasporti; consentirà, infatti, di inserire le aree interne dell’Irpinia negli itinerari nazionali di comunicazione e nel sistema logistico nazionale, anche grazie al collegamento dell’arteria con la stazione Irpinia della futura linea ferroviaria ad alta capacità Napoli – Bari e con il terminal bus dell’Air a Grottaminarda. Infine rappresenterà una importante via di fuga ovvero di rapido soccorso in caso di calamità ed una certezza in termini di sicurezza e di tempi di percorribilità.

VANTAGGI PREVISTI DALL'OPERA

Favorire lo sviluppo degli insediamenti produttivi presenti nell’area attraverso il collegamento tra di loro e con le direttrici autostradali ed i principali porti del sud Italia
• Conferire maggiore accessibilità ai comuni ed alle attività locali: 14 comuni serviti (per complessivi 50.000 abitanti), 3 Sistemi locali del lavoro, 3700 spostamenti generati e 3800 spostamenti attratti
• Migliorare l’accessibilità con la valle Ufita
• Ridurre le distanze e i tempi di percorrenza:
• Incrementare l’accessibilità per il territorio interno della provincia di Avellino
• Adeguare i livelli di sicurezza
• Integrare con una ulteriore tratta il previsto corridoio Tirreno – Adriatico

ASSE DI SCORRIMENTO OLTRE LE VALLI
Viadotto sul Fredane

Nei primi 6.5 km del tracciato (individuati dall’Ufficio Commissariale come 2° Lotto – Infrasud), ricadono cinque viadotti, sul fiume Fredane e nei valloni compresi tra il sistema collinare e il bacino del Fredane stesso, mentre nella restante parte del tracciato (1° Lotto – Infrav), ricadono dieci viadotti, localizzati nelle aree di maggiore qualità ambientale, nei valloni compresi tra il sistema collinare e i due bacini del Fredane e dell’Ufita.
Gli interventi di inserimento ambientale sono, pertanto, destinati da una parte, ad assicurare una effettiva mitigazione degli impatti visuali e paesaggistici con impianti di raccordo degli elementi della struttura (pile, spalle) con le formazioni vegetali presenti ai margini; dall’altra, ad eliminare i segni del cantiere sviluppatosi nelle aree sottoviadotto.

La simulazione di uno dei viadotti previsti
Lavori in concessione,quadro

Il progetto esecutivo dell’opera, articolato in 1° Lotto (competenza Infrav) e 2° Lotto in continuità (competenza Infrasud) è stato approvato dal Commissario ad Acta ex articolo 2 legge 289/02 con apposito decreto n° 709 del 28/7/2010.
Tale decreto riassume il precedente iter amministrativo a partire dall’originario affidamento in concessione ai Consorzi INFRASUD ed INFRAV in virtù della art. 32 della legge 219/81 e dell’art. 86 della L. 289/02. Il suddetto decreto di approvazione all’articolo 1 recita quanto segue: E’ approvato il progetto esecutivo per la realizzazione della ”strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda per il collegamento dell’autostrada A3 SA-RC (Svincolo di Contursi) con l’autostrada A16 NA-BA (Svincolo di Grottaminarda)” redatto dal Consorzio INFRASUD per il tratto dalla progressiva 0+450 alla progressiva 6+500 e dal Consorzio INFR.AV per il tratto dalla progressiva 6+500 alla progressiva 19+980 per l’importo complessivo di €430.000.000,00 articolato come segue:

I FONDI PER IL COMPLETAMENTO

L’infrastruttura permetterà di creare un collegamento veloce tra l’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria (Svincolo Contursi) e l’Autostrada A16 (Svincolo Grottaminarda). Sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania è stato pubblicato il decreto dirigenziale della Struttura di Missione con l’accordo da sottoscrivere tra Regione Campania e il commissario di Governo per la realizzazione dell’opera, Filippo D’Ambrosio, in seguito all’intesa siglata tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Palazzo Santa Lucia.
In questo modo la Regione ha dato seguito alla delibera Cipe per la quota di finanziamento assegnata per la realizzazione dell’arteria stradale. Lo schema di convenzione pubblicato dalla Struttura di Missione definisce “la regolamentazione dei reciproci obblighi e impegni finanziari nella fase di attuazione dell’intervento” tra la Regione Campania e il commissario di Governo.
Il valore complessivo del finanziamento per l’opera sarà di 65 milioni di euro che per essere erogato dovrà rispettare precise modalità, come riportato nella delibera: ” Le risorse assegnate in via definitiva all’intervento saranno erogate in relazione all’avanzamento dello stesso sulla base dei costi effettivamente sostenuti, al netto degli eventuali ribassi di gara, applicando la quota percentuale di cofinanziamento, ove prevista, con le seguenti modalità: anticipazione pari al 10% dell’importo assegnato all’intervento in parola a seguito dell’approvazione e sottoscrizione della presente Convenzione da parte del Soggetto Attuatore e della Regione; ogni qualvolta il Soggetto Attuatore avrà conseguito spese effettivamente sostenute comprovante un avanzamento pari al 5% dell’importo assegnato sarà possibile inoltrare al Referente del Procedimento della Regione la richiesta di liquidazione accompagnata dalle fatture quietanzate come risultante dai dati inseriti e validati nel Sistema Unitario di Monitoraggio e nel rispetto delle procedure previste nella circolare del Ministero per laCoesione Territoriale e il Mezzogiorno n.1/2017″. La delibera poi continua: “I pagamenti intermedi verranno effettuati, per quote non inferiori al 5% dell’importo assegnato, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute (commisurate in costo realizzato) dal Soggetto Attuatore sulla base dell’avanzamento dei lavori, sino al 85% dell’importo assegnato come risultante dai dati inseriti e validati nel Sistema Unitario di Monitoraggio. Il saldo del finanziamento, pari al 5%, è erogato ad avvenuta approvazione del collaudo finale e a seguito della rendicontazione finale e complessiva delle spese”.


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