Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli

Le imprese appaltatrici hanno fermato i cantieri della Lioni Grottaminarda. “Non c’è più la stazione appaltante”, hanno affermato, nel corso di una riunione tenuta nel pomeriggio. La Regione è pronta a guidare il completamento, ma il Governo tace, nonostante le insistenti richieste di confronto. La situazione non ha precedenti in Italia. Una infrastruttura fin qui costata 360 milioni di euro è stata messa alla deriva.

La Regione Campania ha ufficialmente chiesto una proroga della struttura commissariale “fino a fine lavori” della Lioni- Grottaminarda con una nota firmata dal Governatore Vincenzo De Luca, ma non sono pervenute risposte. Il presidente della Commissione regionale Viabilità e Lavori Pubblici Luca Cascone conferma il pressing di queste ore al Governo e al Ministero delle Infrastrutture, sollecitando la conferma della stazione appaltante, oppure in alternativa, “Una norma che consenta il trasferimento della titolarità dell’opera alla Regione mantenendo inalterate le condizioni contrattuali già sottoscritte dall’ingegnere D’Ambrosio” come ha spiegato l’Onorevole Cascone a Nuova Irpinia.

Grottaminarda – Da sinistra Luigi Famiglietti (parlamentare scorsa legislatura), il Commissario ad Acta Filippo D’Ambrosio, il sindaco di Villamaina Stefania Di Cicilia, Luca Cascone (IV Commissione regionale Trasporti), Angelo Cobino, sindaco di Grottaminarda e il consigliere regionale Francesco Todisco.

“Personalmente sono impegnato da diverse settimane in uno scambio epistolare con il Ministero per sottolineare che la Regione Campania è disponibile a subentrare nella titolarità, ma è necessaria una norma che consenta di mantenere inalterate le procedure contrattuali già avviate da D’Ambrosio: diversamente spetterebbe alla Regione dover aprire un nuovo bando di gara e azzerare l’appalto in corso” continua.

La Regione Campania è pronta ad un’azione politica e amministrativa e la prossima settimana farà sentire la sua voce a Roma. “Al Ministero non si sono resi conto che il blocco dell’opera causerà la perdita di diversi posti di lavoro. Noi chiederemo il ripristino della struttura, oppure detteremo le condizioni per mettere in campo il Piano B”.

Luca Cascone, Presidente della Quarta Commissione regionale ai Trasporti accanto al Governatore Vincenzo De Luca in occasione della conferenza stampa sugli investimenti della Campania nel sistema di trasporto pubblico regionale

Rispetto al distinguo sui cantieri della Pavoncelli Bis e la Lioni Grotta, per cui soltanto il primo ha ottenuto la proroga del commissariamento, Cascone esclude che possa trattarsi “di un caso politico”, etichettando le scelte come “mera non conoscenza delle questioni da parte di chi governa”. Sulla Lioni- Grotta sono state addirittura sollevate questioni di presunto inquinamento, ma è bene sottolineare che siamo oltre la Tav: qui le imprese lavorano, sono stati aperti cantieri, e l’opera è necessaria ai fini della crescita e dello sviluppo di questa parte del territorio provinciale” conclude.

Il cartello del primo appalto relativo alla Strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda nel 2015

IMPRESE PRONTE A DIFENDERE I CONTRATTI FIRMATI DALLO STATO. La sospensione dell’Unità di Missione intanto, ha scatenato la reazione delle imprese locali, che hanno lavorato in sub appalto alla Concessionaria dell’opera. Ieri mattina circa dieci imprenditori e fornitori si sono riuniti a Grottaminarda per chiedere lo sblocco dei pagamenti e l’intervento di Confindustria, per ottenere il trasferimento dei pagamenti e onorare gli stipendi agli operai che prestano lavoro. “Senza la stazione appaltante non abbiamo più un interlocutore a cui appellarci per chiedere il saldo delle fatture. I nostri dipendenti sono senza stipendio e siamo stati costretti a licenziare in assenza di garanzie per il futuro” denunciano. E la prossima settimana saranno ricevuti dall’Associazione Costruttori e dal presidente Di Giacomo presso la sede di Confindustria.

Cerimonia del taglio del nastro del cantiere della Lioni Grotta e del primo lotto Villamaina- Frigento. De Luca con gli operai dell’impresa

Gli imprenditori locali denunciano che la chiusura dell’ufficio del Commissario ad Acta Filippo D’Ambrosio, e il mancato avvicendamento delle funzioni di “cabina di regia” da parte del Ministero delle Infrastrutture sia teso esclusivamente a “paralizzare l’opera”. “Tant’è che la struttura commissariale della Pavoncelli bis- altra opera pubblica strategica nazionale- è stata prorogata dal Governo” sottolineano.

La battuta d’arresto decretata dal Governo giallo verde sul tracciato deputato al collegamento dei due versanti Tirreno e Adriatico e a costruire una cerniera fra le autostrade Salerno Reggio Calabria e Napoli- Bari incide ovviamente anche sulla impresa committente, il Consorzio Infrav, che con Condotte e Italiana Costruzioni aveva ottenuto l’appalto dal commissario D’Ambrosio.

La sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma

La riunione di ieri a Grottaminarda è servita a stabilire una linea comune da adottare alla luce del clima di grande incertezza che avvolge il futuro del cantiere. “Confindustria Avellino deve fare pressione sul Governo per chiedere l’avvicendamento della struttura, e chiediamo un intervento diretto anche della Prefettura di Avellino. Il consorzio deve onorare i pagamenti, e tutte le autorità politiche e istituzionali devono impedire che si blocchi l’opera”.

L’opera- secondo gli addetti ai lavori- è al 30 per cento dell’importo contrattuale. I lavori risultano eseguiti per un importo di 80milioni di euro. Il timore di dilatare i tempi di ripresa dei lavori è alle stelle, così come le imprese temono di perdere il sub appalto: l’ipotesi (fondata) che la Regione Campania e quindi la Commissione regionale presieduta da Luca Cascone possa subentrare all’Unità di Missione di Filippo D’Ambrosio crea il timore che si proceda ad un azzeramento della gara d’appalto, con la perdita del cantiere da parte del Consorzio Infrav. 

“Esiste la possibilità che l’opera venga stralciata, anche se esistono già i bilanciamenti normativi di terra e scavi. Il Consorzio Infrav e Infrasud oggi gestiscono i finanziamenti di Stato e Regione e la programmazione di 60 milioni di euro annui” spiegano.

A questo bisogna aggiungere che manca l’appostamento dell’ultima tranches di fondi per completare la realizzazione dell’opera. Lo stato di avanzamento dei lavori prevede il completamento del tratto Sant’Angelo- Villamaina e Frigento- Gesualdo al confine con Grottaminarda. Riflettori puntati su Roma dunque. Non resta che attendere il responso del Governo alle istanze del Governatore De Luca.

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