Addetti della Lioni Grottaminarda

Si sono riunite questa mattina sul cantiere della Lioni- Grottaminarda le categorie sindacali impegnate nel comparto edile di Cgil, Cisl e Uil per incontrare i lavoratori delle aziende subappaltatrici dell’opera, che a causa della chiusura della stazione appaltante in capo al Commissario ad Acta Filippo D’Ambrosio, non riescono ad ottenere il trasferimento dei pagamenti da parte del Consorzio Infrasud. “Le imprese, circa 12 in tutto, e i fornitori irpini che lavorano al cantiere in subappalto vantano un credito da milioni di euro e sono tutte sull’orlo del fallimento” spiega Giovanni Lo Russo, esponente Filca Cisl.

Collaudo ponte Lioni – Grottaminarda (località Carpignano). Immagine pubblicata da Castellano Costruzioni SpA

Dodici imprese locali, fornitori di ferro e altri materiali edili, 200 operai in forza ai cantieri, ristoranti e b&b. Questa è la grande industria allestita dalla Lioni- Grotta in procinto di chiudere battenti. “Le imprese non possono più anticipare cassa, e devono pagare le mensilità pregresse agli operai, ma senza la stazione appaltante è tutto fermo e si rischia il collasso per centinaia di famiglie” continua.

Il Sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia intanto, dalla sua pagina social punta il dito contro l’ex commissario Filippo D’Ambrosio, dichiarando che il blocco del cantiere della Lioni- Grotta è addebitabile alla mancata consegna del plico da parte della struttura commissariale contenente una relazione dettagliata sullo stato dell’arte dei lavori. “Una volta pervenuta comincerà l’analisi costi/benefici affidata ai tecnici esperti del Mit” ha scritto Sibilia.

Il Commissario di Governo per la realizzazione dell’Asse a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, Filippo D’Ambrosio all’apertura dei cantieri nel settembre 2015

L’ex commissario D’Ambrosio, dal canto suo, più volte ha ribadito- proprio in una intervista a Nuova Irpinia la consegna del ‘plico’ in Parlamento e al Ministero competente, dichiarando di avere ottemperato a tutti gli obblighi contrattuali, con ampia diffusione della rendicontazione del lavoro svolto.

Nulla di fatto, dunque. Il territorio però insorge e annuncia la mobilitazione. Domani mattina alle 9.30 le sigle sindacali compatte hanno convocato un’assemblea presso i locali della Cisl di Grottaminarda per discutere con i segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil e i titolari delle imprese locali, la linea comune da adottare e le iniziative da intraprendere.

“Al termine dell’assemblea nella sede Cisl, ci sposteremo presso il Municipio di Grottaminarda per incontrare i sindaci interessati dal tracciato dell’opera, discutere con loro delle iniziative da intraprendere e compattare le fila in maniera univoca, per poi chiedere un incontro in Regione e presso il Ministero” continua Lo Russo.

“Se il metro di valutazione del Governo sulla efficacia delle opere pubbliche già in corso di realizzazione è l’analisi costi/benefici, allora produrremo il nostro rapporto e lo consegneremo a Roma. La Lioni- Grotta è realizzata al 50% e lo stato dell’arte non consente l’abbandono e la chiusura del cantiere. Nè per l’industria edile che ha generato, nè per l’opera stessa, che deve essere portata compimento per definire quel grande processo di crescita e sviluppo disegnato da tempo” conclude.


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