Ariano Irpino, in Consiglio il bilancio ‘ponte’ prima del voto

Tra martedì e mercoledì sul Tricolle l'Amministrazione comunale approva gli strumenti di pianificazione finanziaria annuale e pluriennale che segnano l'ultimo atto della consiliatura. Per il Sindaco uscente, in corsa per un secondo mandato consecutivo, l'opportunità di illustrare alla città le prospettive che i grandi investimenti pubblici in corso nel comprensorio aprono per il Tricolle

Domenico Gambacorta

Ad Ariano Irpino va in Consiglio l’ultimo atto della amministrazione guidata da Domenico Gambacorta prima delle elezioni ormai imminenti.

Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Della Croce ha convocato il consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 22 aprile alle ore 17 in prima Convocazione e per martedì 23 aprile alle ore 18, in seconda, presso la sala Consiliare ‘Giovanni Grasso’ di Palazzo di Città, per discutere e approvare il “Documento Unico di Programmazione (DUP) 2019/2021” e il “Bilancio di Previsione 2019/2021” con relazioni affidate rispettivamente all’Assessore Filomena Gambacorta. Sui provvedimenti relazionerà l’Assessore Filomena Gambacorta.

Per il Sindaco uscente, Domenico Gambacorta, sarà l’occasione per tracciare un bilancio dell’operato svolto e per presentare la programmazione che con questo documento lascia come base per la nuova amministrazione, che uscirà dal voto popolare nelle prossime settimane.

Si tratta di un passaggio importante nella vita di ogni ente locale, in questo caso maggiormente significativo sul piano politico considerando che Domenico Gambacorta si è candidato per un secondo mandato consecutivo, in caso di elezione il terzo nella sua vicenda amministrativa personale.

Nelle pieghe delle cifre di questi atti di programmazione si può leggere la visione di insieme che ha caratterizza e, nel caso di conferma alle urne il 26 maggio, caratterizzerà il percorso della città di Ariano Irpino.

Collocata al centro di un comprensorio interessato da grandi investimenti infrastrutturali di dimensione nazionale ed europea, dalla costruzione della città vasta e diffusa nell’Ufita, alla attivazione della Zona Economica Speciale nel bacino industriale intercomunale condiviso con Grottaminarda, Flumeri e Frigento, tra gli altri, alla stazione ferroviaria di alta capacità, destinata a riconfigurare il rapporto tra questo territorio, il Mezzogiorno e il Paese.

Probabilmente questo con questo bilancio si chiude una fase storica della città, che nei prossimi mesi si ritroverà inevitabilmente a dover rispondere a problemi di contesto, che la trasformazione comprensoriale in atto imporrà ad un centro destinato a crescere. Servizi, casa, nuove infrastrutture di raccordo a livello cittadino e provinciale, sono solo alcune delle domande a cui Ariano Irpino dovrà dare soluzione, leggendo i processi di sviluppo che gli investimenti pubblici e la Zes produrranno su questo territorio al centro fra le province di Avellino, Benevento e Foggia.


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