Extravergine gratis in cambio di olio esausto, a Vallesaccarda l’agricoltura di comunità

CACIOCAVALLO E MIELE IN CAMBIO DI ALLUMINIO. La sfida del sindaco Franco Archidiacono per la valorizzazione dei prodotti tipici locali e l'economia circolare

Il Sindaco di Vallesaccarda Franco Archidiacono

Extravergine gratis in cambio di olio esausto a Vallesaccarda. È la sfida sull’agricoltura di comunità lanciata dal Sindaco Franco Archidiacono, che punta a favorire il riciclaggio dei rifiuti sostenendo i prodotti tipici del territorio. Per ogni 5 litri di oli esausti resi, il Comune omaggia il cittadino con una bottiglia di olio locale da un 1 litro. E la formula si ripete: per ogni chilo di alluminio reso al centro di raccolta, le famiglie hanno diritto ad 1 kg di caciocavallo e un barattolo di miele rigorosamente locali. La strategia della “Agricoltura di Comunità” messa in campo dall’amministrazione di Vallesaccarda guidata da Franco Archidiacono mira a diversi obiettivi: la valorizzazione delle aziende agricole locali; la promozione dei prodotti tipici come asset del territorio; una raccolta differenziata innovativa, che alla salvaguardia ambientale aggiunge una più agevole manutenzione del depuratore comunale. Nel 2019 infatti, gli abitanti di Vallesaccarda hanno reso ben 500 litri di oli esausti, e il Comune ha distribuito 100 litri di olio extravergine gratis, acquistato dalle aziende del territorio.

LA SFIDA AGRICOLA PER UNA ECONOMIA CIRCOLARE. Extravergine gratis in cambio di olio esausto è l’emblema di un progetto per l’ambiente ormai consolidato. Risale al primo mandato amministrativo. Con una delibera di consiglio del 2014, il Comune ha sancito un indirizzo di “politica imprenditoriale” che incentiva l’economia circolare, basata sull’agricoltura sostenibile. “Le aziende agricole sono i destinatari di questo indirizzo, ma anche gli educatori al rispetto dell’ambiente” spiega il sindaco. “Noi amministratori abbiamo scelto di rinunciare alle indennità di carica e di devolverle all’acquisto di prodotti agroalimentari dalle aziende del territorio, per contribuire alla loro crescita, ma anche per valorizzare e promuovere le produzioni locali fra la cittadinanza. Fino ad oggi sono stati investiti 23mila euro nell’acquisto di prodotti tipici locali presso le aziende del territorio: acquistiamo l’olio da un’azienda di Zungoli, e da una di Venticano, e da poco tempo si è inserita nel nostro circuito un’azienda di un giovane di Vallesaccarda. Stefano Lo Russo ha avuto una idea lungimirante, che l’amministrazione sostiene, e ha messo sul mercato un prodotto etichettato col nome di “Iumara”. Mentre l’olio esausto viene raccolto da un’azienda privata che ha sottoscritto un contratto, e ha dotato i cittadini di contenitori e serbatoio comunale, si cerca un partner privato per la vendita dell’alluminio. Il percorso immaginato dalla misura “Agricoltura di Comunità” ha previsto anche la nascita di un laboratorio pubblico di trasformazione dei prodotti agroalimentari a servizio del territorio. Un sito di trasformazione che consente di ottenere le certificazioni dell’Asl, e che ad oggi è stato utilizzato da diverse aziende soprattutto nella fase sperimentale. “Il laboratorio è stato utilizzato per effettuare test e trasformazioni sull’olio e lo zafferano, sui legumi, e registriamo l’interesse da parte di nuove aziende che vorrebbero sperimentare la trasformazione di prodotti ortofrutticoli” continua Archidiacono. L’utilizzo dell’attrezzatura del laboratorio è a costo zero per chi volesse usufruirne, e nel caso di un utilizzo costante e duraturo nel tempo, il Comune si riserva di richiedere all’azienda la donazione di una percentuale dei prodotti trasformati alla mensa scolastica cittadina. Nel tempo il Comune ha avviato anche una politica di promozione dei prodotti tipici locali con l’associazione “I Mesali”, che ha consentito di amplificare ed esportare i marchi prodotti dal laboratorio vallesaccardese.

Extravergine gratis in cambio di olio esausto, a Vallesaccarda l’agricoltura di comunità

ALL’ORIZZONTE IL MARCHIO DE.CO. La messa a regime del sito di trasformazione consentirà la definizione di un marchio De.Co. – Denominazione Comunale. Un progetto ambizioso a cui il Comune lavora da diversi anni di concerto con l’Istituto Alberghiero, con cui è stata prodotta una tabella nutrizionale di alcuni prodotti, come il panino vallesaccardese, estivo e invernale, i peperoni, la cicerchia. “Mancano imprenditori economici che possano sostenere concretamente questa iniziativa, e per il momento abbiamo soltanto pochi prodotti su cui scommettere: oltre al panino, al peperone ripieno e alla cicerchia, c’è anche la ‘ghiattela’, ovvero la zucca essiccata da mangiare in inverno insieme ai peperoni cruschi, e la cotoletta vallesaccardese. Contiamo di aggiungere nuovi alimenti e mettere a segno il nostro obiettivo. Intanto incoraggiamo i giovani ad aprire aziende nel settore dell’agricoltura sostenibile, che potrà essere l’unico e vero sviluppo del nostro territorio” conclude.

Olio extravergine di oliva

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