L’Oasis di Vallesaccarda nella Top 50 Restaurant d’Italia

IL NOTO RISTORANTE IRPINO CONQUISTA L'OTTAVO POSTO "CONTINUITA' NEL TEMPO". E' stata presentata a Roma la guida on line che ha selezionato le eccellenze della cucina e dell'accoglienza su tutto il territorio nazionale

L'Oasis di Vallesaccarda nella Top 50 Restaurant d'Italia

L’Oasis di Vallesaccarda nella Top 50 Restaurant d’Italia. Si è svolta nella cornice del Teatro Eliseo di Roma, la presentazione della guida on line “50 Top Italy” che raccoglie i 50 Top Restaurant d’Italia, con premiazione della classifica e dei primi 10 classificati di tre categorie. La cerimonia finale di premiazione del 2 dicembre scorso “I Migliori Ristoranti d’Italia 2020”, ha premiato i top restaurant suddivisi per quattro fasce di prezzo: low Cost, Trattoria/Osteria, ristorazione fino a 120 euro e oltre 120 euro. L’Oasis di Vallesaccarda si è classificata ottava nella categoria italiana “fino a 120 euro”, e incassa il riconoscimento di “costanza nel tempo in Italia”, esaltando il carattere tradizionale del ristorante, che mira a coniugare luogo, tradizione e prodotti tipici. Un riconoscimento che inorgoglisce non solo la famiglia capitanata dalla chef Michelina Fischetti che conduce l’attività nel cuore di Vallesaccarda, ma costruisce importanti prospettive di crescita dell’intera Baronia, impegnata in una intensiva politica di sviluppo turistico.

La cerimonia di presentazione della guida al teatro Eliseo di Roma

La presenza dell’Oasis di Vallesaccarda nella prestigiosa guida italiana conferisce al ristorante della Baronia un titolo equivalente a quello di tempio del gusto e della gastronomia riconosciuto a livello internazionale. La scalata della classifica italiana all’ottava posizione blinda il locale della famiglia Fischetti a nuova rotta del turismo e diventa business core del comprensorio, complementare ai siti di interesse culturale e architettonico della Campania. Non solo. L’ingresso del sito nella guida carica il ristorante stesso del peso di costruire la cifra del luogo in cui opera, di determinare gli indirizzi politici e indicare la rotta per l’incremento delle economie ad esso collegate. Oasis e Vallesacarda rappresentano ormai un binomio imprescindibile che oggi più che mai ha il compito di guidare il nuovo corso e invertire la rotta dello spopolamento. La visita la scorsa estate degli attori di Hollywood, come di altri celebrati attori e cantanti del jet set italiano, che non mancano di celebrare l’esperienza del gusto offerta dal ristorante, per la qualità della cucina tipica e per l’accoglienza riservata agli ospiti, ha di fatto già costruito intorno all’Oasis un alone di misticità.

Gli indirizzi recensiti in totale da 50 Top Restaurant d’Italia sono i migliori duecento selezionati da Nord a Sud della penisola. Una giuria composta da 130 ispettori ha votato le performance culinarie nel pieno rispetto dell’anonimato, dell’autonomia e pagando il conto, ribaltando il metodo di giudizio tradizionale, con grande rilievo dato al servizio e all’accoglienza, elementi fondamentali di una ristorazione attenta alla propria clientela. La guida on line di 50 Top Italy è consultabile gratuitamente, ed è dedicata al meglio della ristorazione italiana. Nasce da un progetto firmato in occasione dello storico congresso di cucina d’autore in scena dal 2008 a Paestum, ed è curata dai suoi ideatori: Barbara Guerra e Albert Sapere, insieme al giornalista Luciano Pignataro. Oltre alla presentazione della classifica, sono stati diversi i premi speciali che sono stati conferiti nel corso della serata, così come hanno ritirato il premio anche i primi tre classificati del “I migliori ristoranti italiani nel mondo 2019”, ovvero una sezione internazionale della guida curata da Guido Barendson, che ha premiato il ristorante Passerini a Parigi, Don Alfonso 1890 a Toronto in Canada, e Heinz Beck Restaurant a Tokyo in Giappone.

Ritira la pergamena la chef Michelina Fischetti

LA SCHEDA DELL’OASIS PUBBLICATA DALLA GUIDA NELLA SEZIONE “PREMIO SPECIALE”. Tre generazioni operose, esempio di sinergia di intenti e saperi, che attraverso un racconto autentico presentano un territorio fortemente legato alla civiltà contadina, angolo “di confine” in grado di unire luoghi ed epoche solo apparentemente lontane.
Sedere alla tavola della famiglia Fischetti, forza motrice dal 1988 del ristorante Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda, è come partecipare al pranzo domenicale di casa propria, fatto di parole e gesti che appartengono ad un lessico familiare e confortevole. In “sala da pranzo”, dove trovano posto credenze in arte povera, anthurium freschi ad adornare la tavola e merletti a filet usciti dal baule della nonna, l’ambiente è curato in ogni dettaglio. La stessa sollecitudine regna in cucina, dove l’attenzione da vezzosa diviene concreta, come i piatti proposti. Entrando nello specifico della proposta culinaria, oltre alla scelta à la carte, il menù propone percorsi degustazione incentrati sul “pranzo all’antica” o sui primi della casa, portate che fanno macinare chilometri ai clienti abituali, campani e non. In tavola, il benvenuto è affidato ai pani di propria produzione e ad un roché di melanzana violetta servita con brunoise di pomodoro ad accelerarne il gusto; poi un classico della proposta dei Fischetti in una declinazione diversa dal solito: carpaccio di vitellone servito con stracciata di mucca, nocciole avellane e pomodoro crudo, gusto e volume ben bilanciato. A seguire un piatto di conforto, considerando anche i primi freddi autunnali: zuppa di stagione con castagne del prete, funghi misti, fagioli quarantini e fave di cacao. Pietanza taumaturgica e ben equilibrata con un gusto leggermente affumicato regalato dalla castagna. Tra i primi il risotto, portata della quale i Fischetti propongono la loro personale versione ogni anno. Stavolta un risotto carnaroli gran riserva, rapa rossa, blu di bufala dell’azienda Aurora e lampone disidratato. Cottura e tecnica ben espresse. Goloso omaggio della cucina, un piatto richiestissimo dalla clientela: raviolo di ricotta, salsa di noci ed aglio bruciato. Avvolgente e cremoso! La portata principale, infine, unica voce del menù a superare la soglia dei 20 euro (25, per l’esattezza): un filetto di vitello accompagnato da sedano rapa, cavolo rosso e sferificazione di aceto tradizionale di Modena. Succulente e discretamente bilanciato.


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