Iapicca: “Con burocrazia zero si sbloccherà la Zes in Irpinia e in Campania”. Ecco i primi 48 milioni dalla Regione

Il presidente di Piccola Industria Avellino illustra il lavoro in corso della cabina di regia a Napoli, dove Asi e Confindustria, fra gli altri, stanno accelerando sulla definizione dei meccanismi che incontreranno gli investitori a scegliere le aree industriali presenti sul territorio regionale. Il taglio delle procedure è la priorità assoluta: le multinazionali e i player internazionali avranno una corsia preferenziale logistica e retroportuale

Massimo Iapicca è presidente di Piccola Industria Avellino da poche settimane, ma la sua esperienza alla guida di Confindustria Giovani e in qualità di imprenditore impegnato in provincia di Avellino gli hanno consentito di entrare fin da subito nel dibattito regionale sulle Zes- Zone Economiche Speciali e sull’opportunità riservata all’Irpinia. Alle tre aree industriali collegate ai caselli autostradali e quindi alle infrastrutture primarie, nella strategia regionale sono state incluse anche le aree del cratere, come Calitri e Nusco, già rientranti nel perimetro delle aree di crisi non complesse decretate dal Mise; e le aree Pip dei comuni geograficamente attigui alla pianificazione strategica generale. Piccola Industria Avellino, fra gli altri, è chiamata a ridisegnare un nuovo corso dell’industrializzazione in provincia di Avellino e a collaborare alla costruzione di quella piattaforma logistica del Mediterraneo che dirotta la bussola verso l’oriente e i mercati emergenti.

Dottor Iapicca, in qualità di presidente di Piccola Industria Avellino come considera le Zes?

“Le Zes rappresentano per l’Irpinia e per la Campania una grande opportunità. E’ stato avviato un lavoro importantissimo per trasformare questo territorio e le aree aree interessate dalla misura in zone retroportuali. In questa partita c’è stato un grande impegno non solo di Piccola Industria ma soprattutto di Confindustria Avellino e del presidente Pino Bruno, molto presente in Regione Campania”.

La classificazione di Zone Economiche Speciali abbraccia fette importanti di territorio, e riammaglia sia le aree più depresse che quelle avvantaggiate dalla prossimità del casello autostradale. 

“Le tre aree di Pianodardine, Valle Ufita e Lacedonia, congiuntamente alle altre aree inserite nella bozza di protocollo d’intesa fra Regione, Asi e Comuni, avranno la giusta considerazione sul mercato, in quanto le Zes rappresentano una grande opportunità per gli incentivi e gli sgravi fiscali, anche se in realtà non basta a far decollare lo sviluppo”.

Cosa manca?

“E’ necessario un piano a ‘burocrazia zero’, e su questo c’è un impegno congiunto fra Piccola Industria e Confindustria Avellino impegnate in un pressing nei confronti degli enti locali e della politica per creare le condizioni per semplificare il processo di insediamento”.

Massimo Iapicca e Andrea Giorgio, rispettivamente presidente ed ex presidente di Piccola Industria di Confindustria Avellino

Lei teme che la burocrazia possa frenare gli entusiasmi degli imprenditori ad investire?

“Se la macchina burocratica continua ad essere lenta e farraginosa allora le agevolazioni e gli sgravi fiscali non serviranno a nulla, e si registreranno grandi difficoltà da parte degli imprenditori. La Regione Campania ha investito circa 50 milioni di euro in questa operazione e per noi rappresenta una opportunità senza precedenti, per questo il nostro obiettivo principale è spingere su una burocrazia più snella”.

Lei prevede una massiccia adesione da parte degli imprenditori?

“Le Zes sono una grande opportunità ma che si affievoliscono per chi arriva da fuori, sia nel caso in cui dovrà delocalizzare l’impresa, sia che dovrà crearne una da zero, se non si consente di attivare tutte le procedure e gli iter burocratici in poco tempo. L’appetibilità dei siti è alta, per questo nella cabina di regia regionale ci stiamo battendo sulla semplificazione delle procedure e delle autorizzazioni paesaggistiche, ambientali, archeologiche ed altre”.

Continui.

“Il dibattito è aperto anche su procedimenti di sperimentazione relativi ad altri settori con contemplati finora nella rosa delle opportunità commerciali come i trasporti e le costruzioni navali”.

L’industria 4.0 è il fondamento della produzione e della logistica nella nuova fase storica dell’economia contemporanea

A questo si aggiunge anche l’attesa di un investimento regionale sulle infrastrutture digitali, che in Irpinia risultano ancora carenti.

“Su questo aspetto c’è un accordo fra Infratel e Mise per la dotazione della banda ultra larga nelle Zes. Sono stati effettuati diversi lavori di recente a tale proposito, ma ci sono ancora diverse aree industriali che lamentano la mancata copertura e cablaggio”.

Anche l’Asi di Avellino e i Comuni coinvolti nella bozza di protocollo d’intesa per l’espansione del provvedimento regionale sono chiamati a fare la loro parte sullo snellimento della burocrazia.

“Piccola Industria ha un ottimo rapporto con l’Asi e con il presidente Sirignano e mantiene una interlocuzione attiva in quanto c’è una intesa concreta fra tutti gli attori coinvolti in questa sfida. Burocrazia zero è l’obiettivo di tutti, ognuno attraverso il suo ruolo persegue lo stesso scopo per portare a casa il risultato finale”.

Il Presidente del Consorzio Asi di Avellino, Vincenzo Sirignano, e l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Antonio Marchiello, durante la riunione ad Avellino sulla Zona Economica Speciale

Prima di allestire la vetrina e aprire lo sportello dedicato agli imprenditori, gli addetti ai lavori dovranno pianificare nel dettaglio la strategia di reindustrializzazione.

“Il mercato è altamente competitivo e non aspetta i tempi elefantiaci della burocrazia e dei permessi: se si hanno gli incentivi e le agevolazioni ma un imprenditore deve attendere anni per una autorizzazione, non avrà convenienza a immaginare di investire qui. Ci sono anche aziende importanti del territorio che si sono fatte avanti, ma questo non deve precludere la possibilità di essere attrattivi perchè le aree non sono sature, e chi investe deve avere la possibilità di andare in produzione a stretto regime”.

Gli uffici della Regione Campania ad Avellino

“ZES”, IRAP E RICERCA: STANZIATI FONDI PER 48 MILIONI. La Giunta regionale della Campania, “per garantire la piena realizzazione degli obiettivi di sviluppo del sistema  economico regionale, ha programmato lo stanziamento di circa 38 milioni di euro”, si legge nella nota diffusa da Palazzo Santa Lucia. In particolare, sono state previste le seguenti ulteriori risorse: “Euro 1.600.000  per integrare l’intervento strategico “ Attrazione degli Investimenti e Zona Economica Speciale”; euro 32.000.000 per una misura volta all’alleggerimento del carico fiscale IRAP  con particolare riguardo  per le  imprese che investono nelle aree della “ZES Campania”; euro 4.000.000 circa per finanziare  progetti di ricerca, sviluppo e innovazione di rilevanza strategica per il  rilancio del sistema produttivo della Campania”, si legge nel comunicato..
“La Giunta, a ulteriore  sostegno del settore aerospaziale ha previsto, nell’ambito del Programma Multiregionale di sostegno al Piano Space Economy,  l’incremento di 10 milioni di euro  per la partecipazione della Regione Campania al programma strategico volto a sostenere la realizzazione del sistema satellitare per telecomunicazioni istituzionali”. In particolare, “saranno finanziati con una dotazione di 5 milioni di euro ciascuno,  i programmi “Mirror Copernicus” e “I-CIOS” per i quali si provvederà alla stipula di appositi protocolli d’intesa. Le risorse assegnate potranno anche essere integrate  in considerazione della valenza strategica dei programmi”.

Container per il trasporto e lo stoccaggio delle merci in transito via mare o attraverso le rotte ferroviarie

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