Invitalia

Su Zes Valle Ufita e Alta capacità diviene operativo l’accordo tra i Sindaci del comprensorio e Invitalia per un piano di sviluppo che favorisca investimenti produttivi nell’area. Fabbriche, commercio e servizi sono l’obiettivo del programma. Passi in avanti sull’accordo commerciale fra le rappresentanze dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita, Invitalia e assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania per la re-industrializzazione della Valle Ufita, un’area che alla luce dell’ambizioso protocollo illustrato dall’Asi di Avellino sulle Aree Zes, si avvarrà anche delle agevolazioni previste per le aree Pip indicate.

Luigi Famiglietti, già deputato ed ex Sindaco di Frigento

La scorsa settimana un incontro presso la Regione Campania ha sancito il percorso. “E’ stata concordata già una prima fase del censimento delle aree industriali che dovranno ospitare gli investimenti in Valle Ufita, in particolare mettendo agli atti  l’elenco dei capannoni e dei siti oggi dismessi. Un lavoro che richiederà l’impegno congiunto da parte di tutti i partner del protocollo e che avrà il coordinamento di Luigi Famiglietti”, ha spiegato Stefania Di Cicilia. La presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita e sindaco di Villamaina annuncia che sarà aperto uno sportello per gli investimenti nella zona.

Stefania Di Sicilia, Sindaco di Villamaina dal 2012, attualmente al secondo mandato. È presidente dell’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita

A più di un anno dalla stipula del protocollo siglato a Napoli (15 febbraio 2018) i comuni aderenti al tavolo tra cui Bonito, Flumeri, Frigento, Gesualdo, Grottaminarda, Melito Irpino, Sturno e Villamaina, con il supporto di Invitalia e della Regione, stanno preparando un piano programmatico per innescare un processo di sviluppo collegato alle infrastrutture in cantiere: la stazione dell’alta capacità ferroviaria Hirpinia e il completamento della strada a scorrimento veloce Lioni- Grottaminarda. L’idea è insediare un distretto industriale e servizi soprattutto, ma anche valorizzare risorse economiche territoriali esistenti. I sindaci, guidati dall’ex deputato del Partito Democratico Luigi Famiglietti, sono alle prese con la stesura di un Piano economico per la Valle Ufita e per l’Irpinia in generale, che mira allo sviluppo e alla crescita delle economie locali, e all’apertura di varchi commerciali internazionali.

I SINDACI PUNTANO A SFRUTTARE IL POLO ATTRATTORE DELLA ZONA ECONOMICA SPECIALE, LA ZES VALLE UFITA. “Il protocollo siglato con l’Unione dei Comuni prevede una promozione delle attività industriali e produttive che si aggancia al riconoscimento di Zona Economica Speciale anche di diverse aree Pip: vogliamo incentivare investimenti importanti nell’area e paralleli alla crescita incrementale attesa con la Stazione Hirpinia” continua Di Cicilia. “La costruzione dell’Alta Capacità ci impone una organizzazione parallela che ci consenta di farci trovare preparati con servizi e attività produttive, per sostenere il grande processo di ri- abitabilità delle aree interne”.

I firmatari del Protocollo per la re industrializzare Valle Ufita, siglato nel febbraio 2018 dall’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita, da Invitalia e dalla Regione Campania, con l’adesione di Confindustria Avellino

Avviati i lavori preliminari, tutti i partner del protocollo sono chiamati a fare la propria parte. “Abbiamo il supporto della Regione Campania e stiamo lavorando bene, anche se siamo consapevoli che c’è tanto da fare. Il risultato atteso però ci fa ben sperare e lavoriamo nell’ottica di rendere un servizio alle nostre comunità. Il cantiere dei lavori è aperto, e contiamo di aggiornare il tavolo entro la fine di luglio, o a settembre. Avremo modo inoltre, di illustrare tutto lo studio redatto”.

CONFRONTO CON LE IMPRESE. I sindaci ufitani si apprestano anche al confronto con gli imprenditori che già operano nelle aree industriali, per concertare con loro le coordinate degli interventi da realizzare, e ottimizzare la programmazione sui siti. Resta il nodo del congelamento della Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda, che dopo i proclami del Governo centrale sulla consegna della titolarità alla Regione Campania, resta ferma al palo. “La Lioni- Grotta è un’arteria importante per noi, che si lega a doppio filo con l’alta capacità, e su cui insistono ampie prospettive” sottolinea. “La battuta d’arresto che ha subito l’opera non ci rende affatto felici e sta comportando disagi aggiuntivi: la bretella che sfocia sulle terme di Villamaina è occupata dal cantiere, che sta creando non poche difficoltà agli operatori del complesso. Abbiamo fatto presente la gravità delle condizioni che siamo costretti a sopportare, ma non abbiamo un interlocutore. Questa vicenda è davvero deludente”.

Alla luce delle tante criticità emerse in questi mesi, la presidente dell’Unione dei Comuni quantifica un aggravio di costi derivanti dal danno prodotto dal congelamento di lavori e del cantiere. Dalla crisi degli imprenditori che avanzano crediti per svariati milioni di euro, all’impossibilità di aprire gli ammortizzatori sociali per i lavoratori, costretti a casa senza una ragione ufficiale; dai crediti accumulati da parte dei fornitori, e fino al deterioramento dei materiali a terra, e ai disagi provocati dai cantieri aperti.

Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri e della Presidenza
Uno dei ponti già realizzati e collaudati lungo la SSV LIoni Grottaminartda. Lo scatto si riferisce ad un viadotto completato nel territorio di Grottaminarda

“L’opera aveva il pieno e totale supporto dei comuni, delle imprese e della Regione Campania. Si stava lavorando correttamente e rispettando i tempi. Non so fino a che punto i cittadini siano consapevoli del danno complessivo che è stato prodotto. Noi continuiamo a lavorare con uno spirito propositivo e a fare del nostro meglio” conclude.


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