Pd, De Caro apre all’unità. Primarie in Irpinia, Martina-Zingaretti vicini

L'ex candidato segretario ha ottenuto l'ultimo via libera a interrompere il contenzioso sull'ultimo congresso provinciale, contestato per presunte irregolarità nell'anagrafe degli iscritti. Enzo De Luca e Luigi Famiglietti avevano chiesto di chiudere la querelle già in autunno. Intanto, Nel conteggio finale delle liste vengono a mancare 250 voti. Per l'ex Ministro dell'Agricoltura un ridimensionamento netto delle preferenze

Anche il deputato Umberto Del Basso De Caro avrebbe dato il suo assenso al ritiro del ricorso contro il congresso Pd, che ha eletto segretario Giuseppe Di Guglielmo nella primavera dello scorso anno. A Michelangelo Ciarcia mancava l’ultimo via libera per chiudere la querelle. Gli altri due aderenti alla sua mozione, Enzo De Luca e Luigi Famiglietti, avevano dato parere favorevole da tempo, soprattutto il senatore, che già a Cortona nello scorso settembre aveva sostenuto nell’assemblea di Areadem accanto a Dario Franceschini e Paolo Gentiloni la necessità di avviare un percorso unitario in Irpinia come nel Paese.

Michelangelo Ciarcia

Alla fine il deputato sannita, fin qui il più strenuo oppositore dell’attuale gruppo dirigente provinciale, ha ceduto, accogliendo il monito lanciato da Enzo De Luca mercoledì pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa. Il capolista di Piazza Grande Irpinia (raggruppamento nato per volontà dello stesso Zingaretti, che lo tenne a battesimo nel corso della sua visita ad Avellino alla vigilia della campagna congressuale), aveva sfidato tutte le componenti dei Democratici irpini a farsi carico della responsabilità di ricondurre il partito nell’alveo della linea unitaria dettata dal nuovo segretario.

Parlando con i giornalisti, il senatore De Luca si era soffermato a lungo sulla necessità di abbandonare divisioni e contrapposizioni interne, per dedicare tutte le energie nella costruzione di una nuova coalizione, oggi resa possibile dalla piattaforma che Zingaretti ha portato all’esame degli elettori ai gazebo in tutta Italia. «Chi oggi milita in questo partito si trova a Roma come ad Avellino davanti ad un bivio che non lascia margini di trattativa: non c’è più spazio per le indecisioni, occorre restare per costruire la nuova prospettiva o lasciare il campo», aveva affermato.

Enzo De Luca

Gli effetti delle parole di De Luca sono arrivati a meno di ventiquattro ore. La disponibilità avanzata da Michelangelo Ciarcia nelle scorse settimane si è trasformata in realtà. Il suo legale ha avuto il mandato di bloccare un procedimento che ormai non avrebbe potuto più avere effetti pratici.

Questo atto chiude ufficialmente una stagione, che domenica scorsa si era definitivamente esaurita nei fatti, con l’esito delle primarie. Il ricorso un anno fa avallato da De Luca, Famiglietti e Del Basso De Caro nasceva da una posizione comune condivisa all’interno della solidarietà tra aderenti alla medesima mozione. Oggi le posizioni sono cambiate.

Nicola Zingaretti nella sede del suo comitato dopo aver saputo della sua vittoria

LE NUOVE COMPONENTI DEL PD IRPINO. Alle primarie De Caro ha sostenuto con Rosetta D’Amelio e Luigi Famiglietti (e Valentina Paris, oltre che con il Governatore Vincenzo De Luca) la candidatura di Maurizio Martina, mentre Enzo De Luca con Areadem si è fatto carico di supportare Nicola Zingaretti, dopo averne condiviso la scelta nell’incontro di Areadem a Palazzo Madama nell’ottobre scorso, quando fu proposta per la prima volta dalla coordinatrice della corrente, Marina Sereni. Nella Assemblea nazionale che il 17 marzo certificherà i rapporti di forza, De Luca sarà dalla parte del segretario nazionale, mentre tutti gli altri (esclusa Roberta Santaniello, che ha scelto Roberto Giachetti) si ritroveranno della componente espressione di Maurizio Martina, al di là del grado di collaborazione politica che Martina e Giachetti stabiliranno. Anche a livello locale, il nuovo tesseramento e l’esito delle primarie hanno di fatto azzerato sul piano delle alleanze quegli equilibri che solo per un breve periodo sono proseguiti dopo la elezione di segretario e direzione. I numeri ora dicono che Piazza Grande Irpinia è la componente di maggioranza relativa, davanti alle due liste pro Martina ispirate da Rosetta D’Amelio e Umberto Del Basso De Caro, con i giachettiani presenti significativamente sulla scena dei Democratici.

Il segretario del Pd, Maurizio Martina, al Viva Hotel in occasione della campagna elettorale per le amministrative di primavera

I NUMERI DEFINITIVI. L’annuncio di Michelangelo Ciarcia arriva peraltro nelle stesse ore in cui sono state definitivamente concluse le verifiche dei dati relativi alle primarie in provincia di Avellino. Secondo indiscrezioni, la distanza tra Nicola Zingaretti e Maurizio Martina in Irpinia si sarebbe nettamente accorciata, rispetto ai margini peraltro contenuti che i dati ufficiosi avevano riportato lunedì sera. A Martina vengono meno sostanzialmente 262 voti. La graduatoria finale vede l’ex Ministro dell’Agricoltura con 7.726 voti, contro i 7.276 di Nicola Zingaretti. Nel computo per lista, Piazza Grande Irpinia con capolista Enzo De Luca ha raccolto 4.978 voti, cui si aggiungono i 1.349 attribuiti direttamente a Zingaretti. Le due liste pro Martina, quella ispirata da Rosetta D’Amelio raccoglie 3.614 voti, quella di Umberto Del Basso De Caro 3.406, con 979 preferenze attribuite direttamente a Martina. Chiude la lista pro Giachetti di Roberta Santaniello con 1.830 preferenze. Viene fuori un dato politico che ridisegna gli equilibri all’interno del partito. La partecipazione al voto si attesta quindi su 17.130 votanti.

Giuseppe Di Guglielmo, segretario provinciale del Pd Avellino

TOCCA AL SEGRETARIO PROVINCIALE. Alla luce dei numeri venuti fuori dalle primarie, considerata la linea nazionale sancita dalle Primarie, al segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo non resta che prendere atto dei numeri. Ha due strade. Cogliere l’invito venuto dal leader di maggioranza relativa, Enzo De Luca, di aprire un tavolo di confronto per dare vita ad una gestione unitaria del partito, in vista di un congresso provinciale che non potrà comunque tardare; oppure esporsi al rischio di trovarsi contro non solo le componenti provinciali, ma i dirigenti regionali e nazionali. Benché ritirato il ricorso, resta la realtà di una direzione espressione di una minoranza degli iscritti, oggi resa ancora più marginale dalla dispersione generata dalle Primarie. Nelle prossime ore l’iniziativa politica, di concerto e in accordo con le sue componenti, dovrebbe portare Di Guglielmo alla convocazione degli organismi dirigenti, attraverso i passaggi preliminari che si renderanno necessari.


LEGGI ANCHE:

Pd: Ciarcia pronto a ritirare il ricorso contro il segretario Di Guglielmo. Presto il confronto con De Caro e De Luca

“Basta scontri nel Pd”, De Luca: candidatura unitaria ad Avellino

D’Amelio: al Comune di Avellino candidato autorevole e centrosinistra unito

Pd, Zingaretti batte il Governatore in Campania e dirigenti in Irpinia

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI