D’Amelio: al Comune di Avellino candidato autorevole e centrosinistra unito

La presidente del consiglio regionale auspica l'apertura di una nuova stagione nel Pd, nella quale si lascino alle spalle scontri e divisioni.

La Presidente del Consiglio Regionale Rosetta D'Amelio

«A Roma, come ad Avellino bisogna porre fine alla stagione degli scontri e delle divisioni interne al Pd. Il candidato sindaco del capoluogo dovrà essere autorevole e capace di parlare alla città». Ad affermarlo è la presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio.

Con la convenzione nazionale si chiude la prima fase del percorso congressuale. Qual è la sua valutazione?

«L’assemblea è stata positiva. I tre candidati alla segreteria che andranno alle primarie (Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, Roberto Giachetti), pur con approcci differenti, hanno assunto l’impegno per una gestione unitaria del partito e si sono posti l’obiettivo di un maggior radicamento sui territori. Nonostante il calo generale degli iscritti il Pd resta una forza politica con un presenza reale e significativa nella società». (Leggi l’articolo)

La Convenzione dei Democratici a Roma, presso l’Hotel Ergife

Che cosa si aspetta per le primarie del 3 marzo?

«Nonostante la fase difficile che il Pd sta attraversando ed il momento di grande incertezza che vive il Paese, penso che possano essere un’importante occasione di partecipazione democratica. Le contraddizioni ed i limiti del governo Cinque Stelle-Lega sono ormai sotto gli occhi di tutti ed anche una parte dei sostenitori di queste forze politiche se ne stanno accorgendo. C’è, quindi, la possibilità di rilanciare un partito ed una coalizione che guardino al futuro. Spero perciò che siano delle primarie libere, nelle quali al di là delle differenze si lavori in maniera congiunta al progetto politico».

Come dovrà essere il nuovo Pd?

«Un partito che chiuda definitivamente la stagione degli scontri interni e dei tatticismi e che sappia trasformare le differenze in una risorsa. Le idee sono tutte rispettabili. Il Pd deve però ritrovare le ragioni della sua nascita, con una linea chiara. Un partito di sinistra, una forza europea, che si ponga come priorità l’impegno per i più deboli. Il Paese è fermo. Siamo all’anno zero. Bisogna riattivare gli investimenti e riconquistare la credibilità internazionale».

La sede del Coordinamento provinciale PD ad Avellino, in via Tagliamento

In Irpinia si riuscirà ad avviare un percorso unitario e lasciarsi alle spalle le divisioni?

«Siamo parte di una comunità più ampia e non possiamo che essere anche noi dentro questo processo. Spesso con orgoglio ho sostenuto che la nostra provincia è stata apripista in tante situazioni, in verità sia positive che negative. Credo che con uno sforzo possiamo diventare, anche in questo caso, esempio di dialogo e confronto sulle idee. Va recuperato il rapporto con il territorio, valorizzate le energie di cui disponiamo e creato un raccordo con le rappresentanze istituzionali».

Da dove dovrà ripartire l’azione di governo del territorio?

«La Regione ha messo in campo, in questi anni, politiche per lo sviluppo del territorio, restituendo centralità agli enti locali. Nella Sanità sono stati compiuti importanti passi in avanti. Con il Piano per il lavoro si sono aperte prospettive per migliaia di giovani. Non può quindi che essere un riferimento per il Pd, soprattutto in questo passaggio delicato per il partito».

La bandiera del Comune di Avellino accanto a quelle italiana ed europea

In primavera ci sarà un test elettorale importante, a cominciare dalle amministrative del capoluogo. Quale dovrebbe essere il profilo del candidato sindaco di Avellino?  

«Deve saper rappresentare al meglio la proposta amministrativa ed avere un legame con la città. Una persona competente, non necessariamente del Pd, ma che sia in sintonia con il nostro percorso e cha raccolga la fiducia dell’intera coalizione. L’orizzonte politico è il centrosinistra, aperto ai contributi della società civile. E’ necessario però dare segnali tangibili di rinnovamento nelle candidature della lista Pd e delle altre a noi collegate».


LEGGI ANCHE:

Se il Pd resta prigioniero delle polemiche sulle tessere

Pd, Zingaretti parla già da segretario: unità, non compromessi. Messaggio al Governatore De Luca

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI