Piano Vaccinale anti nSARS-CoV2 dai Medici di famiglia per 242mila irpini

IL SEGRETARIO FIMG GENUA: OGNI MEDICO PUÒ VACCINARE 800 PERSONE (TRA I 18 E I 65 ANNI). BASTANO 4-8 SETTIMANE PER COMPLETARE IL PROGRAMMA IN IRPINIA. La Sezione di Avellino della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie ha elaborato un progetto di immunizzazione della popolazione. La relazione del segretario provinciale

Un Piano Vaccinale anti nSARS-CoV2 è stato elaborato dalla Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie della provincia di Avellino, con l’obiettivo di accelerare il programma di immunizzazione in Irpinia. La proposta della SIMG è illustrata di seguito in un documento diffuso dal dr. Saverio Genua, Medico di assistenza primaria e Segretario provinciale della SIMG – Sezione di Avellino. «I medici di assistenza primaria possono vaccinare 240mila irpini, tutti di età compresa tra i 18 e i 65 anni. Il progetto si propone di integrare l’attività dei centri vaccinali ASL territoriali e ospedalieri, ampliando l’offerta e semplificando le modalità di accesso per la popolazione interessata, con l’obiettivo di raggiungere più rapidamente i target previsti dal piano vaccinale nazionale». Con il Piano Vaccinale anti nSARS-CoV2, i medici di medicina generale sono pronti a fare la propria parte, quindi, garantendo una immunizzazione di massa. Di seguito viene spiegato come.


Piano Vaccinale anti nSRS-CoV2 della medicina di famiglia irpina. La proposta della SIMG

Documento del dr. Saverio Genua | Medico di assistenza primaria e Segretario provinciale della SIMG – Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure primarie Sezione Avellino

Sanità territoriale e medicina di famiglia

L’incremento dei casi connesso alla progressione della terza ondata pandemica da n-SARS-CoV2 in tutto il territorio Regionale, impone, oltre alle più stringenti misure di lockdown, la rapida adozione di un modello di vaccinazioni anti n-SARS-CoV2 più esteso ed efficace, che sia in grado, come dimostrato dai dati provenienti dal Regno Unito, di dare un sostanziale contributo al rallentamento della diffusione della pandemia virale. La Sezione di Avellino della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie ha elaborato un progetto vaccinale anti nSARSCoV2 che prevede il coinvolgimento dei medici di famiglia irpini.

IL PIANO VACCINALE ANTI NSARS-COV2 È RIVOLTO ALLA POPOLAZIONE COMPRESA TRA I 18 E I 65 ANNI. Il progetto si propone di integrare l’attività dei centri vaccinali ASL territoriali e ospedalieri, ampliando l’offerta e semplificando le modalità di accesso per la popolazione interessata, con l’obiettivo di raggiungere più rapidamente i target previsti dal piano vaccinale nazionale. L’organizzazione territoriale dovrà essere rivolta alla fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni senza apparenti patologie: in questa fascia rientrano le classi di popolazione per le quali è indicato l’uso del vaccino ASTRA-ZENECA che, per le sue caratteristiche di conservazione ed utilizzazione, è attualmente l’unico compatibile con il setting organizzativo della medicina di assistenza primaria. Questa differenziazione permetterà di mantenere ben distinti i target di popolazione che potranno essere vaccinati dai medici di assistenza primaria, rispetto a quelli che dovranno fare riferimento ai centri già costituiti presso Ospedali e punti vaccinali territoriali, evitando incertezze e sovrapposizioni. L’approvazione da parte delle autorità regolatorie di ulteriori tipologie di vaccini compatibili con l’utilizzazione territoriale, sarà oggetto di ulteriori implementazioni del documento. Le “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” pubblicate dal Ministero della Salute in data 8 febbraio 2021, riportano i dati forniti dall’ISTAT della popolazione residente di età compresa tra i 16 e i 65 anni; adattando questi dati alla realtà della Provincia di Avellino si può stimare in oltre 242.000 il numero di soggetti di età compresa tra i 18 e i 65 anni residenti, senza patologie, che potrebbero essere vaccinati dai medici di assistenza primaria. La vaccinazione dei soggetti che rientrano nelle categorie estremamente vulnerabili, di età superiore a 65 anni e che presentano un aumentato rischio clinico se infettate da nSARS-CoV2, nonché quella dei soggetti allergici, continuerà ad essere effettuata presso i centri vaccinali allestiti dalla ASL, seguendo il criterio di priorità predisposto dalle autorità sanitarie.

LA PARTECIPAZIONE DEL MEDICO DI ASSISTENZA PRIMARIA RIENTRA NELL’AMBITO DEL PROTOCOLLO STATO-REGIONI. La partecipazione del medico di assistenza primaria alla vaccinazione anti nSARS-CoV2 è obiettivo prioritario per la medicina territoriale ed è stata oggetto del protocollo d’intesa tra Governo, Regioni e Province Autonome e le Organizzazioni Sindacali della Medicina Generale, siglato in data 21 febbraio 2021 e dovrà avvenire garantendo la compatibilità con l’attività di studio ordinaria di ciascun medico di assistenza primaria, divenuta particolarmente impegnativa in questo periodo.

IL POTENZIALE VACCINALE DI CIASCUN MEDICO: IL MODELLO. La SIMG di Avellino ha elaborato un modello che permette di calcolare il potenziale vaccinale settimanale per ciascun medico, in rapporto alla organizzazione di studio, alla disponibilità di eventuali collaboratori, nonché alla fornitura settimanale dei vaccini, che viene sintetizzato nella tabella che segue:

SIMG – AV | Organizzazione vaccinazioni anti nSARS-CoV2 Medici di assistenza primaria – Provincia di Avellino

La tabella riassume il numero di vaccinazioni per settimana che il medico potrà assicurare, (con un massimo di sei sessioni vaccinali settimanali non superiori alle 6 ore ciascuna), garantendo nel contempo l’adeguata copertura dell’attività assistenziale ordinaria.

OBIETTIVO: VACCINARE 800 PERSONE (TRA I 18 E I 65 ANNI) PER OGNI MEDICO: SERVIRANNO 4-8 SETTIMANE PER COMPLETARE IL PROGRAMMA IN IRPINIA. Considerando una media di circa 800 soggetti da vaccinare per medico di assistenza primaria, con una appropriata fornitura di dosi di vaccino, in base alla potenzialità vaccinale di ciascun medico, si stima in un periodo variabile tra le 4 e le 8 settimane il tempo necessario per i medici di famiglia irpini, per somministrare la prima dose a tutta la popolazione bersaglio. Trattandosi di un progetto epocale per la sua complessità e per l’obiettivo ambizioso che si prefigge di raggiungere, sarà indispensabile il coinvolgimento di tutte le forze di cui dispongono le comunità locali, dalle Amministrazioni Comunali (per la individuazione tempestiva di idonee sedi dove effettuare la vaccinazione) alle Associazioni di Volontariato presenti sul territorio, a tutti i cittadini di buona volontà, che possano dare il loro contributo per portare a termine nel minor tempo possibile il piano vaccinale provinciale.


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