Dpcm in vigore dal 6 marzo: stretta sulla scuola e stop mobilità tra regioni fino al 27. Le regole

PASQUA AL CINEMA E A TEATRO NELLE REGIONI IN FASCIA GIALLA. Da sabato scattano le disposizioni contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri Draghi per il contenimento dell'epidemia. Per ristoranti e bar asporto senza limiti, ma chiudono i parrucchieri e centri estetici nella zona rossa. Istituito un tavolo di confronto permanente presso il Ministero della salute con regioni e enti locali. Ecco le limitazioni e le scadenze

Il Consiglio dei Ministri riunito dal Presidente Mario Draghi

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm in vigore dal 6 marzo. Tra le novità, la stretta sulla scuola in tutte le fasce di rischio epidemiologico e la conferma fino al 27 marzo del divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione per motivi di lavoro, salute o necessità. Si esclude per ora il periodo di Pasqua. Di seguito una sintesi delle principali novità e delle misure confermate nel nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM del 2 marzo 2021 in vigore dal 6 marzo), che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19.

ZONE BIANCHE SENZA MISURE RESTRITTIVE, MA RESTANO MASCHERINE E DIVIETO DI ASSEMBRAMENTO. Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi). Si istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle regioni interessate, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto superiore di sanità, per monitorare gli effetti dell’allentamento delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente ulteriori.

SCUOLA IN PRESENZA, STOP IN ZONA ROSSA. FACOLTÀ A GOVERNATORI E SINDACI DI SOSPENDERLA. Dal 6 marzo, si prevede nelle zone rosse la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle Zone arancioni e gialle i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.

MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI RIAPRONO NELLE ZONE GIALLE. LE MODALITÀ. NO PALESTRE E PISCINE. Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala. Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici.

ATTIVITÀ COMMERCIALI, NESSUN LIMITE ALL’ASPORTO IN TUTTE LE FASCE. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto.

SERVIZI ALLA PERSONA (PARRUCCHIERI E CENTRI ESTETICI) CHIUSI IN ZONA ROSSA. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO. Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”. A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.

TAVOLO DI CONFRONTO CON LE REGIONI. È istituito un tavolo di confronto presso il Ministero della salute, con componenti in rappresentanza dell’Istituto superiore di sanità, delle regioni e delle province autonome, del Ministro per gli affari regionali e le autonomie e del Comitato tecnico-scientifico, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, in considerazione anche delle nuove varianti.


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