Vaccino italiano Takis in sperimentazione. C’è il Pascale di Napoli

Con la Rottapharm Biotech di Monza e l'Università di Milano-Bicocca in campo: l'Ospedale San Gerardo di Monza, l'Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma

Vaccino italiano Takis in sperimentazione, C’è anche l’Istituto Pascale di Napoli nella filiera che sperimenterà il vaccino italiano Takis. Da ieri è in corso la sperimentazione sull’uomo del vaccino italiano anti Covid-19 della Takis di Castel Romano e sviluppato in collaborazione con la Rottapharm Biotech di Monza. E proprio nell’Ospedale San Gerardo di Monza il primo volontario è stato vaccinato ieri. Sono 80 nell’ambito della fase 1.

Istituto dei tumori ‘Pascale’ di Napoli

Con la Rottapharm Biotech di Monza, gli altri centri italiani coinvolti nella sperimentazione clinica delle fasi I e II, in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, sono l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli e l’Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. I tre centri clinici partecipano attivamente alle attività relative allo studio, ma ciascuno con specifiche responsabilità riguardo ai tre aspetti principali della sperimentazione. Quello della Takis è il secondo vaccino italiano tesrato sull’uomo dopo quello della ReiThera.

IL VACCINO TAKIS. Il vaccino viene somministrato con una iniezione per elettroporazione. La molecola di Dna entra attraverso il muscolo, provvedendo alla sintesi della proteina spike del coronavirus, cioè l’antigene che stimola il sistema immunitario a immunizzare l’organismo


IL COMUNICATO Takis Biotech sulla sperimentazione del vaccino anti Covid-19


L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, IRCCS “Lazzaro Spallanzani” (INMI)

DAL 24 AGOSTO IN SPERIMENTAZIONE IL “GRAD-COV2” DELLA REITHERA DI ROMA. L’Agenzia del farmaco ha autorizzato in precedenza la sperimentazione di fase I del GRAd-CoV2, in corso dal 24 agosto. È basato su un vettore adenovirale, come il vaccino sviluppato dall’Università di Oxford, il ChAdOx1 di AstraZeneca. Si tratta, cioé, di un virus simile a quello che si vuole sconfiggere, ma non aggressivo. Introdotto nell’organismo recepisce informazioni genetiche ritenute decisive per fare scattare la risposta immunitaria dell’organismo. Prodotto dalla italiana ReiThera, è nella fase di sperimentazione dedicata ad accertare la sicurezza. Se supererà l’esame, il vaccino potrà essere distribuito alla popolazione nella prossima primavera. La sperimentazione attuale del GRAd-CoV2 presso l’Istituto Spallanzani di Roma coinvolge 90 volontari selezionati per ricevere il vaccino realizzato dalla ReiThera srl con fondi propri.


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