Medici di famiglia irpini contro il Covid sul territorio. Il protocollo

UN NUOVO MODELLO DI MEDICINA TERRITORIALE IN IRPINIA PER FRONTEGGIARE L'EMERGENZA SANITARIA OLTRE L'OSPEDALE. Collaborazione con Asl e Unità di crisi per i medici di continuità assistenziale che potranno condividere la cartella clinica del paziente: si rende operativo il nuovo modello di medicina territoriale. Presentato al Congresso della Società Italiana di Medicina Generale di Avellino il Vademecum

I medici di famiglia irpini sono ormai protagonisti nella rete di assistenza anti-Covid-19. Lo ha annunciato il dr. Saverio Genua, rappresentante della Società Italiana di Medicina Generale in provincia di Avellino, intervenendo nel congresso virtuale dedicato alle nuove prospettive della medicina territoriale in Irpinia. Ai lavori, a cui ha partecipato il Direttore Generale dell’Asl Maria Morgante, è stato presentato un vademecum, distribuito allo scopo di orientare l’impegno e l’attività dei medici di base. Alla base del Vedemecum c’è la concertazione attivata fra medici di base, servizi di emergenza territoriale, Usca e Azienda sanitaria che ha consentito di stipulare un protocollo d’intesa e implementare quei servizi in capo alla medicina territoriale finora scoperti. “All’inizio c’è stata una confusione enorme, poi è stato fatto quadrato con altre sigle, e grazie al protocollo d’intesa sono state concertate le risorse, ed è stato prodotto un metodo operativo efficace. E’ stata  elaborata una scheda per la gestione dei pazienti che potrà integrare la piattaforma regionale” ha spiegato il presidente Genua.

LA RETE DELLA MEDICINA TERRITORIALE CONTRO IL COVID. Le schede prodotte prevedono la possibilità di interagire e monitorare i pazienti a distanza, con l’inserimento di indicatori specifici, per la gestione a domicilio, con gli andamenti della situazione e la eventuale ospedalizzazione. “E’ stato preparato anche un prontuario di domande e risposte per rispondere ai pazienti, e grazie a questo metodo è stato costituito un sistema di condivisione con tutti i colleghi, superando la comunicazione diretta al Servizio di Epidemiologia e Prevenzione. Si è trattato di un lavoro importante, soprattutto ai fini dell’aggiornamento, anche se si tratta di un work in progress, con la possibilità di nuovi aggiornamenti. Abbiamo tentato di fare fronte comune per creare convergenze e condivisioni, che ci consentisse di gestire l’emergenza sanitaria nel migliore dei modi possibili in Irpinia”.

Il Direttore Generale dell’Asl Avellino, Maria Morgante

Il lavoro prodotto è stato condiviso con l’azienda sanitaria. A 9 mesi dalla gestione dell’emergenza sanitaria, la Asl di Avellino ha confermato il consolidamento di un dialogo fra medici di base e azienda sanitaria. E’ stato creato un canale di comunicazione costante, con videoconferenze del venerdì pomeriggio aperte a tutti gli addetti ai lavori. “Lavoriamo nella stessa direzione: il Covid ci ha dimostrato la necessità di migliorare l’attività sul territorio e di incrementare il piano territoriale dell’assistenza” ha commentato la manager dell’Asl Maria Morgante. “L’intervento sul territorio ci ha consentito di risolvere molte problematiche che diversamente non avremmo potuto risolvere. Questa esperienza ci deve servire per una migliore gestione del piano territoriale, intervenire sulle mancanze che abbiamo potuto evidenziare. Ritengo che possiamo ritenerci soddisfatti per come abbiamo fronteggiato l’emergenza. Grazie alla forte sinergia con i medici di base: è vero che a marzo ci sono state grandi difficoltà perchè eravamo tutti impreparati, ma il maggiore dialogo e la collaborazione con i medici di famiglia irpini ha consentito la gestione delle criticità. Ora cambiamo la medicina territoriale”.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

Il congresso dei medici di famiglia irpini ha evidenziato che 255 medici sono morti in Italia a causa del Coronavirus, mostrando senso di solidarietà e sacrificio. Un bollettino che tende ad aggiornarsi, come ha sottolineato anche Francesco Sellitto, rieletto alla guida del Consiglio dell’ordine dei medici della provincia di Avellino, dove pure si sono registrati dei decessi fra la classe medica. Le unità speciali di continuità assistenziale sono stati un importante intervento per isolare medico al rischio di contatto ed esposizione immotivata al virus. La medicina generale intanto registra un incremento dell’anzianità nella classe medica. Il numero di medici prossimi al pensionamento determinerà problemi importanti, soprattutto in provincia di Avellino.


LEGGI ANCHE:

Positivi al coronavirus in Irpinia 39 (1.383 in 16 giorni). Al Moscati 3 morti in 24 ore. In Campania: 1.340 casi

Si assumono medici e infermieri per le vaccinazioni anti-Covid-19

In Campania 10 nuovi ospedali, De Luca: priorità la salute

 

ARTICOLI CORRELATI