Città del Vino, Acone: dialogo col Comune di Avellino per un brand dell’Irpinia

"SFIDA SUL MARKETING A BENEFICIO DI 400 AZIENDE". L'ambasciatore dell'Associazione rilancia il laboratorio della formazione vitivinicola a Montefalcione nell'ambito dell'area Vasta: investire su formazione, promozione e comunicazione

L’associazione Città del Vino presieduta da Teobaldo Acone intende dialogare con i Comuni dell’Area vasta di Avellino su investimenti e formazione a partire dal capoluogo. Per questo ha risposto alla manifestazione d’interesse dell’assessorato all’urbanistica del Comune di Avellino in merito alla partecipazione attiva nell’aggiornamento del Puc. Obiettivo dell’ambasciatore irpino, rendere operativo il protocollo d’intesa siglato con l’allora sindaco Paolo Foti, per connotare l’aggregazione di Comuni con un unico brand vitivinicolo territoriale.

Teobaldo Acone, ambasciatore della Città del Vino

Prima di coinvolgere aziende, produttori ed enti locali dell’area vasta, Acone si è dedicato alla costruzione di un laboratorio a Montefalcione. Un esperimento nel cuore del Greco di Tufo, che ha interessato l’Università del Molise, il Comune e un numero ristretto di cantine del posto. “Vorremmo portare avanti la promozione del Greco, con incontri dedicati. Il progetto in tre mosse- formazione, promozione e comunicazione- è stato presentato a Chianche e sottoposto ad otto comuni dell’areale, ma fino ad oggi non c’è stato riscontro” spiega l’ambasciatore di Città del Vino. “Con la pandemia le aziende stanno rilevando la necessità di investire su altri canali per la promozione e valorizzazione, a partire dal territorio. Ma sarebbe importante costruire un brand irpino che possa contenere e rappresentare il turismo delle tradizioni, archeologico, religioso, dei borghi, dei castelli, del vino, il turismo ambientale e quello del treno. Per questa ragione l’area vasta è uno strumento importante” continua. Acone ribadisce la necessità di aprire un dialogo a maglie strette fra tutti gli stakeholder, e guarda alla manifestazione d’interesse aperta dal Comune di Avellino come una nuova opportunità per fare rete. “Ho già avviato contatti con la Responsabile Unica del Procedimento Giuseppina Cerchia e ci sarà una riunione da remoto a breve per aprire la discussione”. Per l’associazione resta prioritario un investimento sulla formazione che deve riguardare tanto il pubblico quanto i privati. La stessa Provincia di Avellino lavora su questo fronte, e alla formazione di giovani che vogliono ambire a diventare ambasciatori del territorio. “L’Irpinia è vocata all’agricoltura: le 400 aziende vitivinicole censite negli ultimi anni ci dicono che bisogna supportare questa attività” ribatte Acone. “Le istituzioni e i Comuni devono investire sull’area vasta e aprirsi al dialogo. La nostra associazione intende dare seguito al protocollo d’intesa siglato con Paolo Foti; vogliamo inaugurare i corsi di formazione, coinvolgere le cantine e rendere partecipi sia l’istituto Agrario che l’università enologica di Avellino” conclude.


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