Stefano Farina: «In campo per dire le verità scomode»

Il candidato al consiglio regionale nella lista di Centro Democratico spiega l'obiettivo della sua campagna elettorale: «I problemi si affrontano a partire dalla chiarezza assumendo responsabilità politiche e senza fare sconti». E avverte: la mia sfida per le Aree Interne continuerà anche dopo il voto

Si appresta a concludere una campagna elettorale condotta con l’obiettivo di testimoniare verità scomode ma con responsabilità politica Stefano Farina. Il candidato nella circoscrizione di Avellino al consiglio regionale nella lista del Centro Democratico rivendica il suo ruolo di ‘candidato scomodo’. Dopo la rottura con il Partito Democratico «la mia è una battaglia fatta sul territorio, tra la gente». E spiega: «Mi batto come ho sempre fatto per le aree interne, anche senza ricoprire alcuna carica politica o istituzionale, consapevole che anche questa tornata elettorale, sarò impegnato a dimostrare ad altri che impegnarsi per la propria comunità significa smettere di guardare dal balcone e scendere nell’agorà». Dichiarandosi “controcorrente”, sottolinea il suo obiettivo: «Ho detto con chiarezza quello che gli altri hanno ritenuto scomodo innanzitutto su tre temi. Il primo riguarda il lavoro e il tormentone dell’apertura delle industrie; il secondo riguarda la forestazione con nuove assunzioni e lavoro somministrato mentre gli operatori vivono nel precariato da 15 anni. Infine, ho fatto chiarezza sui rifiuti», puntualizza.

Stefano Farina

«RIFIUTI E ACQUA, DIRE LA VERITÀ». Secondo Farina «il tema del biodigestore a Chianche e del ciclo integrato dei rifiuti è stato strumentalizzato nella campagna elettorale. Da più parti è stata caldeggiata l’ipotesi di ampliare l’impianto di Teora e relegare all’Alta Irpinia la capacità di smaltimento della frazione organica», rilanciando «una ipotesi che non sta in piedi», ribatte il sindaco di Teora. «Le rappresentanze regionali sanno bene come stanno le cose ma hanno ignorato il protagonismo della Regione nella partita. E’ stata fatta ricadere la colpa su Valentino Tropeano all’Ato Rifiuti, ma nessuno ha citato il bando regionale per l’individuazione del sito, il progetto preliminare e quello esecutivo». Per Farina la verità è un’altra ed è semplice: «Se non si vogliono incenerire i rifiuti si devono riciclare, ma anche per riciclare ci vogliono gli impianti: serve responsabilità», tuona. Altro tema affrontato nel tour irpino dal candidato di Centro Democratico è stato quello dell’acqua. «La Regione deve chiedere con coraggio una compensazione per sanare il paradosso irpino. Le royalties devono servire a mettere in sicurezza le strade distrutte dal dissesto idrogeologico, e si devono ristrutturare le reti dell’Alto Calore Servizi che presentano una dispersione del 50% di acqua».

«IN CONSIGLIO REGIONALE CON CHIAREZZA E SENZA FARE SCONTI». Infine c’è l’analisi politica. «I consiglieri regionali avrebbero dovuto pensare meno a se stessi e più all’interesse territoriale, mettendo una bandierina sui temi di interesse diretto delle comunità locali: la deputazione regionale invece ha preferito seguire acriticamente la linea del comando, evitando l’apertura di battaglie territoriali». Si riferisce anche al metodo: «Le province non sono tutte uguali e presentano forti tratti distintivi che meritano differenti provvedimenti; penso ad esempio alla gestione del Covid, dove Napoli e Avellino hanno avuto lo stesso trattamento benché la densità abitativa sia incomparabilmente diversa». Stefano Farina ha ripetuto questi concetti incontrando gli elettori al Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, mentre si prepara ad affrontare la chiusura della sua campagna elettorale a Calabritto, Caposele, Lioni e, infine, a Teora.

TRA POCHE ORE IL VOTO. A poche ore dalla apertura dei seggi, il candidato di Centro Democratico traccia il suo bilancio. «In questi giorni penso di aver dimostrato che sbaglia chi pensa al mio impegno elettorale come alla pretesa di un posto da consigliere regionale. Si è trattato invece di lavorare per una prospettiva diversa, a proporre un impegno attivo a Napoli per rappresentare gli interessi di un territorio. La provincia di Avellino può ritagliarsi un’idea di sviluppo da portare avanti e le criticità di cui soffre – spopolamento e desertificazione – possono diventare un modo per dire al mondo che qui è possibile crescere in sicurezza», conclude.


LEGGI ANCHE:

Nei sotterranei dell’Abbazia del Goleto una villa romana. Via alle ricerche

Installata ad Altavilla la compostiera di comunità: produrrà compost

Positivi al coronavirus in Irpinia 5, ma piccoli focolai fanno risalire la Campania: +186 in 24 ore

 

 

ARTICOLI CORRELATI