In Irpinia la Cina produrrà energia verde per l’Italia. Di Iorio: contatti anche con Ikea e Amazon

UN ANNO FA IL PATTO DI VENTICANO TRA CONSORZIO, REGIONE CAMPANIA E 40 COMUNI PER AUMENTARE LE SUPERFICI INDUSTRIALI: ORA LE OFFERTE. Il delegato regionale nel consorzio di Avellino fa il punto sui primi risultati dell'Agenzia per lo Sviluppo e chiede a Scudieri e Gruppioni di coinvolgere la Fca di Pratola Serra nei progetti per l'automotive di Lioni e Nusco. E da oggi le ex Amiderie Italgrani sul mercato

In Irpinia la Cina produrrà energia verde per l’Italia, mentre il Consorzio Asi ha stabilito contatti anche con Ikea e Amazon. L’intesa industriale siglata un anno fa a Venticano tra Asi, Regione Campania e 40 Comuni pprta i primi risultati, spiega Peppino Di Iorio, componente del Direttivo consortile. “Abbiamo spazio per investimenti internazionali, mentre collocheremo nelle prossime settimane uno stabilimento storico”. Con la pubblicazione di questa mattina del bando di assegnazione delle ex Amiderie Italgrani, il Consorzio Asi di Avellino chiude la lunga fase di ricollocazione sul mercato dei capannoni dismessi nelle aree di sua competenza. Ad un anno esatto dalla firma del “protocollo d’intesa di Venticano”, il Consorzio Asi è pronto a guidare “la grande trasformazione” industriale delle aree interne, operando come Agenzia per lo Sviluppo, osserva Di Iorio. Non solo servizi per l’industria, “ma siamo in grado di promuovere la valorizzazione delle piattaforme favorendo investimenti internazionali”.

Peppino Di Iorio, componente del Direttivo Asi Avellino

ENERGIA, ARRIVANO I CINESI. ALLE PORTE IKEA E AMAZON, MENTRE PARTE LA NEWCO SAI A NUSCO. Per l’industria irpina è un momento di svolta. Ci sono offerte, manifestazioni di interesse, proposte. L’Asi si pone come player del territorio. Oggi infatti il Consorzio chiede ai 40 comuni coinvolti di candidare un’area continua alle aree industriali, da offrire ad una azienda pronta a sbarcare dall’oriente. In Irpinia la Cina produrrà energia verde per contribuire al fabbisogno nazionale italiano. Nelle settimane precedenti, il pool del Consorzio guidato da Peppino Di Iorio, delegato regionale Asi, ha accompagnato a visitare le piattaforme produttive imprenditori in rappresentanza di Amazon e Ikea, mentre è imminente la presentazione della New.Co. Sai nell’area industriale di Nusco. “Il futuro dell’Asi di Avellino è l’agenzia di sviluppo di attrazione e sostegno agli investimenti, non manutenzione di quello che c’è” annuncia Peppino Di Iorio.

Il Governatore Vincenzo De Luca, l’Assessore Regione Antonio Marchiello e il Presidente dell’Asi Avellino Vincenzo Sirignano a Venticano per firmare il Protocollo di intesa per lo Sviluppo con Regione Campania e Consorzio Asi

DI IORIO: IL NUOVO CONSORZIO ASI MOTORE PER FAR PARTIRE LA ZONA ECONOMICA SPECIALE. Il cambiamento graduale del consorzio di Via Campo di Fiume è iniziato infatti già il 4 settembre di un anno fa, quando i vertici Asi hanno predisposto l’impalcatura politica per dare gambe alla nuova politica industriale: “E’ stato riscoperto il valore delle Asi e delle aree industriali gestite e, la prossima legislatura avrà l’onere di procedere alla riforma di questi enti” spiega il delegato regionale. “In secondo luogo è stato acclarato che il 77% delle aree Zes campane ricadono in territori gestiti dall’Asi – in Irpinia è il 100%- e chi pensa di intervenire, dovrà farlo obbligatoriamente sul consorzio, per cui la riforma e gli incentivi sulle aree industriali cammineranno di pari passo in provincia di Avellino. Lavorare ad una riforma radicale e in tempi brevi del consorzio dovrà essere l’obiettivo principale non solo della programmazione regionale, ma anche dell’intero Mezzogiorno: i tempi richiedono una agenzia di sviluppo a disposizione del territorio, con risorse finanziarie autonome e capacità di spesa e programmazione, da gestire di concerto con l’assessorato alle attività produttive” continua.

Brochure informativa sulla Zes Campania

I tre pilasti su cui si fondano le Zone Economiche Speciali -ovvero un sistema di incentivi, la semplificazione delle procedure e una politica industriale adeguata -richiamano l’esigenza di un ammodernamento dell’ente, oggi ingolfato in una struttura troppo vecchia. “Se non interviene una modifica radicale sul sistema, le Asi rischiano di diventare un tappo” prosegue Di Iorio. “Basti pensare che la Farnesina dispone di una struttura deputata alla valorizzazione del brand Italia e delle aree industriali del Sud. Noi ad Avellino abbiamo avuto due richieste interessanti: la prima riguarda 100 ettari di terreno per costruire un impianto ad energia verde a disposizione dell’approvvigionamento dell’intero Paese, ma non avendo individuato l’Asi questa disponibilità ha chiesto il supporto dei 40 comuni firmatari; e la seconda riguarda Amazon e Ikea: li abbiamo incontrati, hanno manifestato interesse e sapremo fra settembre e ottobre se il progetto industriale si concretizzerà. L’attrazione particolare sulle nostre aree è determinata dalla centralità geografica, baricentrica fra i due mari, ed è arrivato il momento di sfruttarla e valorizzarla se vogliamo dare una risposta a quanto ha scoperchiato il Covid: il nostro apparato industriale è debole e precario, non è autonomo dalle case madri che rischiano di mettere in ginocchio l’apparato produttivo e 30mila lavoratori che oggi sono sostentati dalla cassa integrazione”. Per Di Iorio mai come ora i nuovi equilibri economici globali, la competizione commerciale globale intorno al Mediterraneo, rilanciano il Mezzogiorno come piattaforma produttiva appetibile sulle ritrovate antiche rotte commerciali africane e orientali. “Vedo ancora troppa lentezza nei processi decisionali, anche se con la pandemia il modello industriale del Nord ha ormai dimostrato la necessità di riconvertire le aree e spostare le attività al Sud, per unire il Paese e spalmare l’industria. Questo Paese non può correre a due velocità e la risposta alla crisi è il Mezzogiorno. Colossi come Amazon e Ikea sono interessati a costruire una base logistica che guarda al Mediterraneo per esplorare nuovi mercati in nord Africa” annuncia.

Insegna dell’Asi davanti al cancello dello stabilimento di Contrada Fiorentine a Nusco

IN PUBBLICAZIONE DA OGGI IL BANDO PER RICOLLOCARE LE EX AMIDERIE. Con la pubblicazione di questa mattina del bando di assegnazione delle Ex Amiderie nell’area industriale di Nusco, l’Asi chiude la partita sulla ricollocazione dei capannoni. Di Iorio replica all’ex presidente di Confindustria, Sabino Basso, a proposito “della mancata assegnazione dell’ex calzaturificio di San Mango”‘. E spiega: “Il capannone in questione è stato assegnato due anni fa alla ditta Aaron, tramite un bando a cui Zuegg non ha partecipato perchè nel piano industriale dell’azienda agroalimentare è previsto un ampliamento di 100mila metri quadrati, ma in Valle Ufita”.

Lo stabilimento della Sirpress (Gruppo Sira – Bologna) nell’area industriale di Nusco (Avellino)

AUTOMOTIVE, IRPINIA PROTAGONISTA CON LA ‘NEWCO SAI’ GUIDATA DA SCHLOTE ITALIA, PENSANDO A FCA. Se in Irpinia la Cina produrrà energia verde, al centro del futuro industriale in provincia di Avellino c’è l’automotive. Peppino Di Iorio sarà a Sant’Angelo dei Lombardi alla presentazione della New.Co. Sai, che lancerà la sua sfida internazionale a Nusco con la Schlote Automotive Italia. Al Goleto saranno presenti imprenditori del calibro di Paolo Scudieri e Valerio Gruppioni. “In piena emergenza Covid l’Asi ha dato disponibilità a due aziende tedesche partner di Gruppioni, impegnate nella meccanica di precisione, che daranno lavoro a circa 170 persone”. Nel frattempo a Lioni è noto il disegno del Borgo 4.0 annunciato da Scudieri in Alta Irpinia. In questo scenario, Peppino Di Iorio avanza l’ipotesi di un coinvolgimento della Fca di Pratola Serra nel laboratorio tecnologico di Lioni. “Fiat ha incassato 6 miliardi dallo Stato e una parte sono destinati alla sperimentazione sull’elettrico, che ha bisogno di un certo tipo di batterie, colonnine, un supporto di attività che può investire la Fca. E’ arrivato il momento di osare” conclude.


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