La stazione di Avellino riaprirà a settembre. Cascone: rilancio ferroviario irpino prioritario

Il presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania risponde alla Associazione "In Loco Motivi" e garantisce il ripristino delle corse in concomitanza con la ripresa scolastica. Sì ad un tavolo per la programmazione del trasporto su ferro nel capoluogo irpino

Luca Cascone, Presidente della Quarta Commissione regionale ai Trasporti accanto al Governatore Vincenzo De Luca in occasione della conferenza stampa sugli investimenti della Campania nel sistema di trasporto pubblico regionale

La stazione di Avellino riaprirà a settembre. Per ora resta chiusa e le corse sospese, ma soltanto fino a dopo l’estate, ovvero “in concomitanza con la riapertura delle scuole e dell’università”, ha chiarito Luca Cascone, presidente della Commissione regionale Viabilità e Trasporti interpellato sulla questione. “Alla luce dei pochi biglietti venduti e dei numeri bassi già registrati dalla tratta, è stato immaginato di optare per il servizio sostitutivo dei bus che copriranno la domanda per tutto il periodo estivo” puntualizza. Così, in attesa di un puntuale aggiornamento da parte di Trenitalia e Acamir, il tavolo di programmazione annunciato dall’associazione “In Loco Motivi” con Pietro Mitrione e Valentina Corvigno potrà entrare nel merito della programmazione. Cascone rassicura sulle prospettive ferroviarie della città e della provincia di Avellino, che l’emergenza sanitaria di questi mesi non comprometterà, spiega. Anche se resta il rammarico per la chiusura prolungata del terminal proprio nel periodo estivo. Queste settimane serviranno per richiamare l’attenzione di tutti gli addetti ai lavori e delle istituzioni a calendarizzare degli impegni concreti, che potranno consentire finalmente una luce in fondo al buio. Il timore esternato dall’associazione che la stazione di Avellino possa non riuscire ad arrivare puntuale all’appuntamento con l’alta velocità, deve essere condivisa da tutti gli attori, in special modo da quanti hanno annunciato misure shock che poi invece sono state abbandonate nel corso di breve tempo.

La stazione ferroviaria di Avellino attende l’elettrificazione della linea per Salerno e Benevento sognando l’alta velocità

LO STOP ESTIVO PER LA FERROVIA AVELLINESE. In controtendenza con quanto indicato nelle linee programmatiche dal Governo centrale e dalle politiche della sostenibilità ambientale dei trasporti, il capoluogo irpino stenta ad essere incluso dai collegamenti regionali e nazionali, a dimostrazione che molto resta da fare prima della elettrificazione. Per questa stagione estiva 2020 si rinvia l’attesa sfida con il turismo internazionale. Ma in questa fase complessa per la mobilità e il turismo alle prese con il contenimento del coronavirus, il calo fisiologico della domanda per le tratte avellinesi impedisce la riapertura. “Il 13 giugno le corse di prova sono state sospese, si riporta nell’ambiente FS locale, a causa di problemi tecnici tra Benevento e Avellino, su una tratta non dismessa, non chiusa, ma, come molte, solo sospesa a causa emergenza sanitaria” avevano rilevato in una nota i rappresentanti dell’associazione.

Modestino Ferraro, RFI, durante la giornata di studi sui 140 anni della stazione ferroviaria di Avellino il 30 settembre 2019

SÌ AL TAVOLO DI PROGRAMMAZIONE. Il presidente Cascone esclude che la chiusura della stazione di Avellino e la sospensione delle corse sia una “questione politica”, confermando l’interesse della Regione Campania per un rilancio ferroviario della città di Avellino. Per questo l’esponente della amministrazione regionale accoglie favorevolmente l’idea di un tavolo per la programmazione di uno sviluppo ferroviario del trasporto pubblico nel capoluogo irpino, oggi essenzialmente su gomma tanto per i passeggeri che per le merci. Compito del tavolo di programmazione dovrà anche essere quello di stimolare una domanda dal basso e costruire una prospettiva alternativa al trasporto su gomma, rilevandone la convenienza e quindi il miglioramento della qualità della vita. L’emergenza sanitaria dei mesi precedenti ha colpito pesantemente la mobilità, e il settore del trasporto pubblico locale, ma Avellino non può farsi trovare impreparata all’appuntamento con l’alta capacità di Valle Ufita.

Lavori in corso sulla linea Avellino Salerno della Rfi (repertorio)

AVELLINO NELL’ALTA VELOCITÀ ATTRAVERSO CODOLA, L’IMPEGNO REGIONALE AGLI ATTI DELLA NUOVA AGENDA. Se la stazione di Avellino riaprirà a settembre, questo non sarà sufficiente a garantire una prospettivaal trasporto su ferro in Bassa Irpinia. La sfida resta l’akta velocità. Con Grottaminarda e la Valle Ufita anche Avellino entrerà nell’Alta velocità. Dopo quello di Rfi, che si è espressa sulla fattibilità del raccordo via Codola nello scorso ottobre 2019, dal febbraio scorso c’è anche il sì della Regione Campania, che addirittura intende finanziare la bretella con i propri fondi europei. Lo ha affermato ad Ariano Irpino il Delegato ai Trasporti, Luca Cascone, intervenendo poco prima del lockdown ad un convegno con i sindaci ufitani sull’alta capacità. Pochi mesi dopo il progetto di fattibilità di Rete Ferroviaria Italiana, Palazzo Santa Lucia ha inserito il raccordo di Codola tra le proprie opere strategiche con i fondi della nuova agenda, in attesa del progetto cantierabile, senza attendere l’impegno dello Stato, che invece ha reso possibile la elettrificazione della linea Benevento Avellino Salerno, di cui il raccordo con Codola rappresenta una estensione.


LEGGI ANCHE:

Stazione di Avellino, Inlocomotivi: sogno a data da destinarsi

Stazione Hirpinia in cantiere: a luglio apre la sede operativa

Raccordo A16-Stazione Hirpinia a Grottaminarda: tangenziale per unire autostrada e ferrovia

Ospedale Landolfi di Solofra, si sbloccano i fondi per appalti e lavori. Il cronoprogramma 2020

I positivi al coronavirus in Irpinia in calo. In Campania zero nuovi casi e 16 guariti. Le tabelle

 

ARTICOLI CORRELATI