La Pavoncelli bis passa al Provveditorato Opere Pubbliche. Si sblocca il cantiere

NUOVA GESTIONE A CAPOSELE. Il Ministero alle Infrastrutture colma il vuoto lasciato dalla mancata conferma della struttura commissariale nel giugno scorso. Sul tappeto i dossier aperti, a cominciare dalla centrale idroelettrica. Attesa per un'intesa sui prelievi idrici dall'Irpinia fra Campania e Puglia

Il Provveditore alle Opere Pubbliche di Napoli, Giuseppe D’Addato

La Pavoncelli bis passa al Provveditorato delle Opere Pubbliche, che assume la gestione dei cantieri. La stazione appaltante della Pavoncelli bis sarà affidata al dirigente del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche di Campania, Molise, Puglia e Basilicata Giuseppe D’Addato, che avrà il compito di approvare il collaudo e assegnare la gestione della nuova galleria idrica di valico, comprensiva di una centrale idroelettrica. Il complesso di opere realizzate a Caposele dovrà essere affidato successivamente in gestione alle Regioni Puglia (interessata a ricevere l’acqua irpina del Calore, dell’Ofanto e del Sele) e Campania (con l’Ente Idrico e i Comuni di riferimento competente sulle sorgenti e il controllo degli idroprelievi). Come per la Strada a Scorrimento Veloce Lioni- Grottaminarda, si è trovata una soluzione dopo la mancata conferma del commissario di Governo, Roberto Sabatelli, cessato dalle funzioni nel giugno 2019, ma mai rilevato, in mancanza di un accordo tra Mit e le Regioni. A seguito della chiusura della struttura commissariale straordinaria guidata da Roberto Sabatelli, la galleria di valico Pavoncelli bis deputata al trasferimento idrico dall’Irpinia alla Puglia è rimasta congelata.

GALLERIA REALIZZATA PER IL 90%. Realizzato per il 90 per cento, il progetto attende il completamento strutturale, la chiusura di eventuali contenziosi e la rendicontazione finale, prima di poter procedere alla consegna definitiva all’Acquedotto Pugliese Spa. Il Ministero delle Infrastrutture, guidato da Paola De Micheli, su appresta a decretare il trasferimento dell’opera a giorni. Il Provveditorato guidato dall’ingegner D’Addato avrà il compito di portare il collegamento idrico in esercizio.

Crisi idrica in Irpinia, la Campania con l’Assessore Fulvio Bonavitacola intende ridefinire i termini dell’intesa con la Puglia

PUGLIA E CAMPANIA DEVONO TROVARE L’INTESA SULLE SORGENTI.  La galleria di valico però non potrà entrare in funzione senza la stipula dell’accordo di trasferimento idrico fra Regione Puglia e Regione Campania, raggiungibile solo con in accordo con il Ministero dell’Ambiente. Da mesi i Comuni collegati alle sorgenti irpine sono alla finestra in attesa della trattativa. Vanno ristabilite e regolamentate le quote di acqua da trasferire in Puglia e il controllo delle infrastrutture, come il potabilizzatore di Conza della Campania. Ma gli enti locali irpini vogliono anche altre garanzie per quanti riguarda i ristori finanziari e la sicurezza sotto il profilo ecologico e idrogeologico.

Le acque del Sele scorrono verso la Puglia dalle sorgenti Sanità di Caposele

IL DOSSIER SULLA CENTRALE IDROELETTRICA. Il Comune di Caposele, in particolare, si dice impegnato nella elaborazione di un documento che sarà consegnato all’assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola. Il completamento del cantiere della Pavoncelli bis è atteso non solo dalla Puglia, in forte pressing per l’utilizzo della seconda galleria di valico e l’ottimizzazione dei trasferimenti, ma anche dal Comune di Caposele stesso, che già in occasione dell’incontro al Ministero per le Infrastrutture con il vice Ministro Giancarlo Cancelleri ha evidenziato la necessità di regolamentare l’utilizzo della centrale idroelettrica. Comune e Regione Campania hanno già espresso la volontà di entrare in un auspicato Consiglio d’Amministrazione per la gestione dell’impianto. La priorità manifestata dall’amministrazione comunale di Lorenzo Melillo è quella di ottenere garanzie sul risarcimento del danno provocato dal cantiere, che gli uffici tecnici comunali hanno quantificato in 3 milioni di euro. Tutti i dossier aperti sono rimasti sospesi nel 2019 per il vuoto gestionale determinatosi.  La Pavoncelli bis passa al Provveditorato Opere Pubbliche per chiudere il cantiere a otto anni dalla pubblicazione della gara di appalto.


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