Rotondi offre una nuova Dc al Premier Conte

Il 18 gennaio a Roma si riuniranno i popolari italiani nell'anniversario dello scioglimento della Democrazia Cristiana avvenuto nello stesso giorno del 1994. Sarà l'occasione per riproporre in chiave attuale il progetto di riunificare in un soggetto unitario le sensibilità politiche del cattolicesimo democratico

Il Premier Giuseppe Conte al Teatro Carlo Gesualdo per l'apertura delle celebrazioni di Fiorentino Sullo

Gianfranco Rotondi offre una nuova Dc al Premier Conte, partendo dalla conferma del rapporto privilegiato con Forza Italia. Non esclude un appoggio in futuro al governo, ma chiarisce che non è all’ordine del giorno. Oggi al centro della sua azione c’è ricreare uno spazio da protagonisti agli eredi della tradizione cattolico democratica nella politica italiana. Con il ritorno al proporzionale, ha spiegato in una intervista pubblicata da affaritaliani.it, non c’è più la questione pregiudiziale dello schieramento. “Il Centrodestra è ormai una formula astratta che appartiene a sistemi elettorali datati, dal Mattarellum al Porcellum passando per il Rosatellum”, ha spiegato ad Affaritaliani.it Rotondi. “In Parlamento la riforma elettorale in discussione vede prevalere nettamente non le coalizioni ma il linguaggio del proporzionale. E quindi non ha senso dire esco o entro dal Centrodestra, ognuno resta dentro i confini della propria cultura”, si legge nell’intervista. La sfida al Centro del nuovo sistema politico italiano sarà il tema della adunata in programma. Il 18 gennaio a Roma si riuniranno nella Capitale i popolari italiani nell’anniversario dello scioglimento della Democrazia Cristiana, avvenuto nello stesso giorno del 1994. È l’occasione per riproporre in chiave attuale il progetto della riunificazione. Si pensa ad un soggetto unitario ricomposto per federazione. Al suo interno le sensibilità politiche del cattolicesimo democratico, attraverso la Federazione dei Democratici Cristiani, appunto, sotto la presidenza dell’ex Sottosegretario Giuseppe Gargani. I rappresentanti di 36 soggetti politici saranno presenti all’appuntamento, pensato e organizzato per rilanciare il popolarismo contro il populismo.

Gianfranco Rotondi

In questo scenario matura la suggestione di un dialogo costruttivo con l’attuale Presidente del Consiglio. Una nuova Dc al Premier Conte potrebbe essere offerta in prospettiva da Gianfranco Rotondi con il simbolo della Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi. Del resto, proprio ad Avellino Conte citò, commemorando la figura di Fiorentino Sullo,  il monito di Don Sturzo, evocando un nuovo protagonismo dei cristiani e dei cattolici nella politica, nelle istituzioni democratiche e nella società italiana ed europea. Il Presidente del Consiglio potrebbe rappresentare il punto focale nell’universo politico italiano all’interno della Federazione cattolico democratica. La nuova Dc costituirebbe un approdo per chi viene dal populismo, come tanti parlamentari e militanti del Movimento Cinque Stelle, ora pronti alla luce dell’esperienza di governo fatta in questi anni per guardare oltre, alla responsabilità di contribuire al futuro dell’Italia nella prospettiva più ampia.

NESSUNA SCISSIONE DA FORZA ITALIA. In questo scenario costituente, di transizione verso un nuovo assetto politico nel Paese, Gianfranco Rotondi ha smentito ancora una volta voci di scissione dentro Forza Italia. “Non si profila nessuna scissione del gruppo di Forza Italia e nessun ingresso nella maggioranza. Semplicemente siamo un gruppo composto da Forza Italia, Udc e Dc, e questi ultimi due partiti stanno rilanciando la propria presenza”, si legge in una nota. “Siamo solo 4 parlamentari ma si profilano nuovi arrivi, quindi i gruppi di Forza Italia potrebbero addirittura crescere. Del resto anche Forza Italia è impegnata in un restyling, è normale che i partiti si organizzino in vista delle scadenze elettorali programmate ed eventuali”.


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