Stati Generali delle Amministratrici, Manduzio: parità di genere, Sud in ritardo

A Bologna nelle sale di Palazzo D'Accursio la giornata promossa dall'Anci per il Piano Nazionale per l'uguaglianza di genere. Presenti all'appuntamento Raffaella Manduzio per Ariano Irpino e Marisa Graziano per Grottaminarda

Lo sviluppo del Paese passa inevitabilmente per il raggiungimento della parità di genere e dell’uguaglianza sostanziale. Le amministrazioni comunali di Ariano Irpino e Grottaminarda presenti alla terza edizione degli “Stati Generali delle amministratrici” promosso dall’Anci nella sede di Palazzo D’Accursio a Bologna, con l’obiettivo di elaborare un Piano Nazionale per l’uguaglianza di genere. Raffaella Manduzio, avvocatessa e consigliere comunale del Tricolle, e Marisa Graziano del Comune di Grottaminarda hanno preso preso parte all’iniziativa dell’Anci nazionale, partecipata fra gli altri, dalla Ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità Elena Bonetti, intervenuta nella sessione plenaria conclusiva della prima parte della giornata. Si tratta di una manifestazione promossa in vista del raggiungimento dell’obiettivo numero 5 dell’Agenda 2030 approvata dalle Nazioni Unite: rendere protagoniste le amministrazioni locali per lavorare alla sostenibilità di genere come ad una priorità. La relazione introduttiva infatti, è stata affidata all’esperta di statistica sociale Linda Laura Sabbadini su “Le donne in Italia all’indomani della crisi”. Gli Stati Generali delle Amministratrici vogliono incidere in materia di politiche di genere e nelle azioni finalizzate a promuovere interventi tesi a creare lavoro per le donne, incentivare la presenza delle donne nei luoghi decisionali della politica e dell’economia, e a mettere in atto azioni di contrasto ad ogni forma di violenza.

Stati Generali delle Amministratrici- Intervento della Ministra per la Famiglia e Pari Opportunità Elena Bonetti

I quaderni di lavoro, che invece sono stati inaugurati nella seconda parte della giornata, hanno riguardato quattro temi specifici: la conciliazione dei tempi di vita e lavoro; la violenza di genere; il bilancio di genere e le pari opportunità; le donne amministratrici, la cui percentuale di presenza è in aumento, ma restano lontane dalla gestione dei budget più consistenti. Ogni quaderno ha introdotto il tema con una fotografia fatta attraverso alcuni dati e indicatori, le principali normative di settore e, soprattutto, presenta esperienze concrete che vedono protagonisti i comuni come realizzatori, capofila o partner.”Ritengo che il ruolo delle amministratrici verso un piano di uguaglianza di genere sia determinante, quindi è necessario da parte nostra prendere parte a momenti di confronto con altre realtà, misurare le azioni che si mettono in campo sul territorio e avviare un dialogo per migliorare il contesto di riferimento” ha commentato Raffaella Manduzio a margine dei lavori. “L’obiettivo di questa giornata studio è sollevare le questioni, per offrire poi proposte e soluzioni, per spingere il progresso verso il raggiungimento della parità ma anche della valorizzazione della figura femminile”, continua. Gli Stati Generali delle Amministratrici hanno visto la presenza anche del presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, della presidente della rete Di.Re. Raffaella Palladino impegnata sui centri anti violenza, e tante associazioni di tutta Italia impegnate sul tema della violenza di genere. “Il sindaco di Bologna è intervenuto per ringraziare tutte le donne dell’Emilia Romagna, che col loro impegno quotidiano hanno contribuito al progresso economico, politico e sociale della regione”, sottolinea l’avvocatessa come premessa alla lettura del dato che riguarda la presenza delle donne nella pubblica amministrazione. “La Campania è l’ultima regione d’Italia per la presenza di donne attive nelle amministrazioni e in politica, mentre l’Emilia Romagna vanta il primato con il 22 per cento di sindache, senza contare assessore e consigliere. Constatiamo una divario culturale enorme fra nord e sud del Paese che non può essere ignorato” puntualizza.

L’accesso al presidio ospedaliero dell’Asl di Avellino ad Ariano “Sant’Ottone Frangipane”

I lavori di confronto, invece, hanno messo in campo ipotesi di misure delle amministrazioni locali sulla conciliazione fra lavoro e cure della famiglia, azioni di contrasto al fenomeno della violenza sulle donne e i minori, e l’integrazione delle nuove cittadine straniere, nel tessuto sociale e lavorativo italiano. “Sono qui in rappresentanza del Comune di Ariano Irpino, e mi tocca rilevare una grande assenza dei comuni del Mezzogiorno a questo appuntamento. Sono presenti, però, rappresentanze del Comune di Napoli, Salerno, Caserta, Reggio Calabria e della Puglia. Nel mio piccolo cercherò di prendere il meglio da questa occasione, per poi trasferirlo nel mio contesto e nella mia realtà territoriale. Il Comune di Ariano ad esempio, non ha una commissione per le pari opportunità, nè una Consulta delle Donne. A breve si inaugurerà il percorso rosa all’ospedale Frangipane e intendo collaborare per fare la parte e sostenere tutte le attività del centro antiviolenza” propone Manduzio. L’orizzonte di riferimento, infine, resta la battaglia per ribaltare la piramide e consentire alle donne di farsi spazio e prendere parte attiva alla vita amministrativa e politica delle comunità, superando il supporto legislativo delle quote rosa che assegnano loro un posto, ma che conquistino alla pari il ruolo per cui concorrono.

Stati Generali delle Amministratrici, Ariano Irpino e Grottaminarda con Raffaella Manduzio e Marisa Graziano al focus promosso dall’Anci a Bologna

“Deve cambiare la mentalità: bisogna sostenere l’uguaglianza di genere nella valorizzazione delle differenze, promuovendo un’alleanza, regole condivise e la riaffermazione del rispetto come presupposto fondamentale nei rapporti interpersonali. Purtroppo parlare di quote rosa è anacronistico, ma non possiamo disconoscerle: i dati ci dicono che insiste un divario insanabile fra nord e sud, e in questo caso è imputabile esclusivamente ad un retaggio culturale. Per questo resto convinta che bisogna partire dal piccolo, quindi dalle comunità, per cambiare le cose e incidere poi su contesti territoriali più ampi” conclude.

 

MARISA GRAZIANO: UN’AGENDA NAZIONALE DELLA PARITÀ DI GENERE PRIMO PASSO CONTRO LE DISCRIMINAZIONI. “Fondamentale un’Agenda nazionale per l’uguaglianza di genere e il contrasto alle discriminazioni, dunque come Amministrazione comunale sensibile alle tematiche legate alla parità non abbiamo voluto perdere questa importante occasione di confronto e scambio dataci dall’Anci con le colleghe di tutta Italia”, ha commentato con una nota Marisa Graziano, presente a Bologna anche in rappresentanze delle colleghe: Virginia Pascucci, Marilisa Grillo ed Antonella Meninno. “Grottaminarda come ricorda sempre il nostro Sindaco, Angelo Cobino, grazie alla scelta degli elettori può vantare in Consiglio lo stesso numero di uomini e donne e questo per noi è già un segnale di grande garanzia di uguaglianza di genere. Dunque tanto si può fare e vogliamo fare su queste tematiche”.


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