Tribunali soppressi, Agnusdei ad Ariano. Manduzio: no agli sportelli di prossimità

Il presidente del Coordinamento Nazionale dei Tribunali Soppressi in assise al Tricolle su invito della Presidente della Commissione Affari Istituzionali per concertare il colloquio a Roma in vista dell'audizione convocata per il 21 ottobre. "Chiediamo che vengano recepite in maniera definitiva le istanze territoriali, senza campanilismi nè fughe in avanti"

Il Ministero di Grazia e Giustizia

Pippo Agnusdei, presidente del Coordinamento Nazionale per i tribunali Soppressi sarà al Consiglio Comunale di Ariano Irpino convocato per oggi alle 18.00, per prendere parte al dibattito dell’assise su invito della consigliera Raffaella Manduzio, che ha proposto la mozione sulla revisione della geografia giudiziaria. Un incontro che anticipa il nuovo vertice a Roma previsto per il 21 ottobre convocato da Elisa Scutellà, e che potrebbe aprire gli spiragli tanto attesi dagli amministratori campani di Sala Consilina, Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino. Nonostante il cambio di Governo, e l’azzeramento del celebre “contratto” giallo- verde in cui veniva espressamente citata la riapertura dei tribunali soppressi, a Roma riprendono le audizioni di enti locali e rappresentanze professionali presso l’Intergruppo parlamentare, presieduto dalla pentastellata Elisa Scutellà. La revisione della geografia giudiziaria e il correttivo alla manovra del Governo Monti è alle porte, ma i togati escludono l’ipotesi di azzeramento della riforma del 2013 e il ripristino dei fori soppressi. “Con la presenza dell’avvocato Agnusdei del foro di Lucera vogliamo testimoniare quanto sia forte l’impegno per Ariano, anche se manteniamo ben saldi i piedi a terra e siamo consapevoli del contesto attuale” anticipa la presidente della Commissione Affari Istituzionali e consigliera comunale Raffaella Manduzio.

Raffaella Manduzio

“Continuiamo a credere nella nostra battaglia e siamo forti del fatto che il Ministro Bonafede ha legittimato la nostra istanza. Non abbiamo idea dell’esito dell’incontro del 21 ottobre, ma non abbiamo intenzione di cedere agli sportelli di prossimità, che nulla hanno a che vedere con un tribunale” continua. La necessità di riaprire il tribunale alla luce dell’apertura di uno dei più grandi cantieri del Mezzogiorno per la costruzione della stazione ferroviaria dell’alta capacità non è una tesi inserita nel faldone dell’arringa già depositata al Ministero. “Intendiamo esercitare pressione presso il Governo per ottenere la riapertura di tutti e 30 i tribunali soppressi che sono rappresentati dal Coordinamento. Non scenderemo nello specifico dei territori, nè lavoreremo singolarmente, anche se possiamo riscontrare tutte le caratteristiche che legittimerebbero un punto a vantaggio di Ariano” spiega l’avvocatessa. La legge Severino a suo tempo non ha tenuto in considerazione la futura dotazione infrastrutturale, nè l’area vasta che il Comune di Ariano si prepara a costruire. Il tema della riapertura dei tribunali soppressi intanto, è stata sollevata anche a Sant’Angelo dei Lombardi alla presenza del Procuratore Franco Roberti, oggi europarlamentare, intervenuto ad un convegno promosso dai democratici. L’ex Pm ha confermato in quella occasione la possibilità di “riproporre la questione al nuovo Governo, con presidi distaccati collegati ai tribunali operativi e le Procure mandamentali sui territori”, confermando la sua piena disponibilità a spendersi per la causa.

Il Ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede

“Ma la questione non va riproposta da zero, perchè questo vanificherebbe tutto il lavoro portato avanti in questi mesi dal Coordinamento: il Ministro Bonafede conosce benissimo il dossier che è stato prodotto. L’audizione del 21 è teso a recepire in maniera definitiva le istanze territoriali. Noi chiediamo la riapertura immediata di Sant’Angelo e Ariano in provincia di Avellino e Sala Consilina a Salerno, pur avendo piena contezza degli standard di densità popolazione in cui rientra l’Irpinia. Ma non vogliamo intraprendere nessuna rivendicazione di carattere campanilistico, e tutti i comuni possono sperare di ottenere una manovra correttiva” conclude.


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