Irpiniambiente, transizione in atto. Boccalone ha firmato a Benevento

Da alcune ore è a tutti gli effetti il Direttore Generale alla Ricca dei Rettori. Per la successione si dovrà attendere l'esito delle procedure ad evidenza pubblica attivate dal Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi, in qualità di azionista. Il gestore dei servizi ambientali avrà un amministratore ed un manager al timone

A Pratola Serra nuovo gestore dei rifiuti. Estromessa Irpiniambiente, dal Comune che ha avviato nei confronti della società anche un'azione per danni. Nella foto: l'amministratore della spa Nicola Boccalone

L’avvocato Nicola Boccalone è da poche ore il nuovo Direttore generale della Provincia di Benevento. Ha firmato il contratto a conclusione della procedura avviata dal Presidente della Provincia sannita, Antonio Di Maria. Con questo atto ufficiale, si apre una fase di transizione al vertice operativo della azienda, che Boccalone guidava dal 7 gennaio 2016 per un incarico triennale non scaduto, perchè prolungato al 31 dicembre 2020 nel giugno del 2018, ribadito dal precedente Presidente della Provincia, Domenico Gambacorta. Avvocato tributarista, consulente fiscale, già direttore generale presso il Comune di Benevento e nell’Azienda Sanitaria Locale sannita, Boccalone lascia la società nella sua fase forse cruciale, quella durante la quale si dovrà stabilire il suo destino. L’attuazione della riforma del ciclo integrato stabilita dalla legge regionale 26 maggio 2016, n. 14. “Norme di attuazione della disciplina europea e nazionale in materia di rifiuti”, comporta l’azzeramento delle gestioni uscenti per un riassetto generale che sarà nella responsabilità dei Comuni, che dopo dieci anni ritrovano i poteri costituzionali in materia ambientale. Mentre per Nicola Boccalone si apre una fase importante della sua carriera dirigenziale alla guida della struttura burocratica dell’ente Provincia nella sua città, ad Avellino il Presidente Domenico Biancardi in qualità di azionista totalitario di Irpiniambiente si prepara a ridisegnare il vertice della spa pubblica, tornando all’antico. Non ci sarà più una figura plenipotenziaria a guidare Irpiniambiente, ma un amministratore unico e un direttore generale. Con i suoi circa 51 milioni di euro di fatturato e 600 dipendenti, si tratta di una delle maggiori aziende operanti in Irpinia. La selezione dell’incarico manageriale è stata affidata ad una procedura ad evidenza pubblica, che concluderà una commissione. Fino al prossimo 8 novembre sarà possibile candidarsi per i professionisti che riterranno di possedere i requisiti necessari. La selezione ha stabilito la inammissibilità delle candidature da parte di rappresentanze istituzionali, come consiglieri e assessori, stabilendo paletti precisi in materia di conflitto di interesse.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

IRPINIAMBIENTE AL BIVIO. La missione per il nuovo vertice non sarà facile, in ogni caso. Irpiniambiente gestisce dal 2010 sia i servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, che lo smaltimento, guidando la attività della filiera impiantistica provinciale. Ricadono sotto la responsabilità della società provinciale lo Stir di Pianodardine ad Avellino, l’impianto di compostaggio di Teora, quello di selezione del secco di Montella e la discarica di Savignano, oltre ad una serie di piazzole di trasferenza minori. Inoltre, è impegnato nella attività di potenziamento proprio del biodigestore di Teora e nel riassetto dell’infrastruttura a Pianodardine. A ciò si aggiunge il caso Pratola Serra, dove il Comune ha unilateralmente revocato il contratto alla società provinciale, in attesa del pronunciamento di merito, che il Tar ha fissato per il 17 dicembre. Il futuro di Irpiniambiente dovrà essere valutato dalla nuova autorità d’ambito, l’Ato Rifiuti Avellino, che secondo la legge 14/2016 deve scegliere il gestore cui affidare l’intero ciclo ambientale integrato.


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