Tribunali soppressi, Gambacorta: Ariano delibera, Franza spettatore

Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità la proposta di Raffaella Manduzio, dopo la relazione in aula di Giuseppe Agnusdei, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Tribunali Soppressi. Ma non manca la polemica politica. L'ex sindaco Gambacorta: «L'iniziativa sul Tricolle è della Minoranza, il Sindaco non ha i numeri»

Stretta di mano tra il Sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, e il predecessore, capo dell'opposizione, Domenico Gambacorta

Sui Tribunali soppressi il Consiglio comunale Ariano delibera all’unanimità la mozione presentata dalla consigliera Raffaella Manduzio, in vista della audizione a Roma del 21 ottobre. La vicenda riguarda la revisione della geografia giudiziaria, che l’attuale Ministro Guardasigilli Alfonso Bonafede ha inserito nel disegno più generale della cosiddetta Riforma della Giustizia. Con Sant’Angelo dei Lombardi in Irpinia, con Sala Consilina in Campania, Ariano Irpino è una delle tre sedi giudiziarie soppresse per accorpamento in conseguenze della cosiddetta Legge Severino. Su invito della consigliera Manduzio, è intervenuto in aula Giuseppe Agnusdei, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Tribunali Soppressi, per concertare il colloquio a Roma in vista dell’audizione convocata per il 21 ottobre. «Chiediamo che vengano recepite in maniera definitiva le istanze territoriali, senza campanilismi nè fughe in avanti», la posizione deliberata dal Consiglio comunale di Ariano Irpino. Il voto unanime dell’assemblea cittadina non evita però le polemiche. A sollevare il caso ci pensa l’ex sindaco Domenico Gambacorta, oggi rappresentante di un Centrodestra che resta maggioritario nell’aula. Con un post su Facebook, Gambacorta definisce il suo successore, il Sindaco Enrico Franza uno spettatore mentre il Consiglio di Ariano delibera.

Raffaella Manduzio, consigliera comunale ad Ariano Irpino

«Ieri sera seduta del Consiglio Comunale – come la posso definire? – imbarazzante. E vi spiego perchè», esordisce. «La minoranza, che siano noi, ha portato all’attenzione dell’Assise Comunale la discussione sulla riforma della geografia giudiziaria con l’auspicio di una possibile riapertura del Tribunale di Ariano Irpino», premette. «A seguire lunga discussione sulle scelte urbanistiche» nel corso della quale «abbiamo rivendicato la centralità del Consiglio Comunale», sostenendo «una tesi che ha prevalso su quella della maggioranza». Ed è qui il punto. Gambacorta ricorda a Franza di non avere numeri in grado di accompagnarne il cammino in Consiglio comunale, dove l’iniziativa non è della giunta o del sindaco. «Questa è la dura realtà dei numeri…», sottolinea, prima di lanciare l’affondo: «Quasi al termine dell’esame dell’ordine del giorno, la maggioranza è sparita e ha fatto cadere il numero legale». La conclusione è impietosa: «Come definire tutto questo? Cronaca di un disastro annunciato?».

Il Sindaco di Ariano Enrico Franza e la sua Giunta

Il post di Domenico Gambacorta ripropone il nodo politico irrisolto ad Ariano Irpino. C’è un sindaco eletto al ballottaggio che si trova ad amministrare potendo disporre della giunta, ma non del consiglio, dove gli elettori hanno dato la maggioranza assoluta al primo turno al Centrodestra. A quattro mesi da quel voto Enrico Franza non ha voluto intavolare negoziati per raggiungere un’intesa politica in grado di proiettarlo verso un mandato pieno. Al momento la situazione è un’altra. Il sindaco è stato eletto direttamente dai cittadini, ma per non decade per volontà del consiglio comunale. Come ha ricordato Gambacorta conta «la dura realtà dei numeri…». Il pentastellato Vincenzo Ciampi nella stessa situazione arrivò solo fino a fine novembre, prima della mozione di sfiducia.


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