La ciclovia dell’acqua va in cantiere. Sbloccato l’iter

L'Acamir- Agenzia Campana per la mobilità sostenibile ha convocato a Napoli gli amministratori irpini dei comuni che integrano il tracciato della ciclovia del Mezzogiorno, per accelerare l'iter progettuale e allontanare il rischio di perdere il finanziamento stanziato dal Mit. Farina: "Ora lavoriamo ad un piano serio per l'accoglienza turistica integrata"

La ciclovia dell’acqua va in cantiere. Sbloccato l’iter. L’Acamir- Agenzia Campana per la Mobilità Sostenibile convoca a Napoli i comuni delle province di Avellino e Salerno interessati dal tracciato della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, tra cui Caposele, Teora e Conza della Campania, oltre ai comuni del salernitano agganciati alla Valle del Sele per il prolungamento della traiettoria fino ai templi di Paestum, per la definizione del progetto esecutivo da inoltrare alla Regione Puglia e alla Regione Basilicata. “Al tavolo regionale convocato dalla dirigenza dell’Agenzia Campana è stato condiviso che le amministrazioni comunali coinvolte dovranno procedere con celerità all’invio di osservazioni e suggerimenti, per evitare il rischio di perdere i finanziamenti stanziati sull’opera” commenta il sindaco di Teora Stefano Farina a margine dell’incontro.

Stefano Farina sindaco di Teora

“Noi amministratori abbiamo convenuto anche che è giunto il momento di superare la politica del campanilismo e promuovere invece soluzioni tecniche a beneficio dell’intero territorio” continua. Il Responsabile Unico di Procedimento dell’Agenzia ha espressamente richiesto agli amministratori di favorire un percorso altimetrico congruo alla ciclovia e alla traversata dei ciclisti, in modo da agevolare la traversata nel tratto irpino e renderla il più piacevole possibile. “Siamo stati incaricati di inoltrare alla Regione entro due giorni le osservazioni al progetto, sia per la condivisione che per eventuali proposte di miglioramento” annuncia Farina.

La definizione del progetto esecutivo della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese impone ai comuni non solo a collaborare alla stesura del tracciato destinato a ciclisti e cicloamatori, ma impone la pianificazione su larga scala dell’accoglienza turistica e ricettiva sull’intero territorio. Al pari di una grande infrastruttura, la ciclovia rappresenta un grande volano di sviluppo e di incremento dei flussi turistici, che nel tratto campano abbraccia i comuni altirpini, da Conza della Campania fino a Caposele.  Al momento non si hanno notizie certe dalla Regione Campania in merito al prolungamento del tracciato del percorso da Caposele a Paestum, così come vorrebbe l’Ente Riserve Naturali Foce Sele Tanagro, che ha candidato presso gli uffici regionali il maxi progetto di collegamento della ciclovia “dei due mari” dall’Adriatico al Tirreno, ampliando di fatto il tracciato finanziato dal Ministero per le Infrastrutture. La convocazione di oggi dell’Acamir però, non prevede nessun aggiornamento sul tracciato.

La progettualità messa in campo dal Parco Sele Tanagro, intanto, incrocia le osservazioni riportate dalla pubblicazione del testo del giornalista Roberto Guido “La ciclovia dell’Acquedotto Pugliese da Caposele a Santa Maria di Leuca” edito da Ediciclo, e dal Coordinamento dal Basso della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese. Nel volume, il giornalista sottolinea che i mezzi per raggiungere Caposele si snodano ad Avellino per il trasporto su due ruote, mentre aggancia la ferrovia soltanto a Contursi Terme, già meta turistica impegnata nella valorizzazione delle terme. Appare superfluo sottolineare in questa occasione che sul fronte irpino si guarderebbe soprattutto alla stazione ferroviaria di Lioni e alla ferrovia turistica Avellino- Rocchetta.

Il tracciato della ciclovia che interessa le tre regioni, Campania, Basilicata e Puglia

“I comuni attraversati dalla ciclovia dovranno farsi trovare preparati” conclude il sindaco Farina. “La ciclovia dovrà essere sostenuta da un sistema di accoglienza di tipo turistico, che prevede la nascita di punti ristoro, servizi ad hoc e punti di interesse. L’obiettivo delle prossime settimane sarà quello di concertare le iniziative collaterali al tracciato ciclabile, mettendo in campo una visione territoriale e non campanilistica”.


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