I banchi del Consiglio comunale di Avellino

Ferragosto in Consiglio ad Avellino per non costituire le commissioni. La maggioranza lascia fuori Luigi Urciuoli, almeno per ora e solo formalmente. Questo l’esito di una seduta consiliare durata oltre tre ore, con tre conferenze dei capigruppo inconcludenti, al termine delle quali si è certificato che l’eletto pentastellato Luigi Urciuoli non rientra nella maggioranza, ancorché abbia votato gli indirizzi di governo. Il Presidente del Consiglio comunale ha fatto valere un parere della Prefettura di Avellino, che poneva dubbi circa le modalità con le quali il consigliere comunale eletto in quota alla minoranza sarebbe passato nella maggioranza. Il risultato è che si andrà in aula per l’approvazione degli argomenti finanziari senza il parere della commissione consiliare. Ad oltre due mesi dal ballottaggio il Consiglio comunale di Avellino non è stato in grado di completare il suo assetto, limitato ad un ufficio di presidenza, benché il risultato elettorale abbia chiaramente stabilito i ruoli.

Ferdinando Picariello, già vicesindaco di Avellino per il Movimento Cinque Stelle

MAGGIORANZA AVANTI CON UN VOTO IN PIÙ SUL PROGRAMMA VOTATO IN AULA DA URCIUOLI: È  GLI ATTI. Il Consiglio non ha sciolto sul piano tecnico formale il nodo del rapporto numerico tra maggioranza e opposizione. Per ora intende garantire alla maggioranza uscita dalle elezioni tutti i posti assegnati dal regolamento. Tuttavia, il problema politico rappresentato dal gruppo del Movimento Cinque Stelle resta. E dovrà essere affrontato nel merito prima di comporre le commissioni. Luigi Urciuoli potrebbe essere oggetto di provvedimenti interni al Movimento, sollecitati dall’ex candidato sindaco Ferdinando Picariello, per aver votato il programma quinquennale del Sindaco Gianluca Festa, a cui resterà vincolato agli atti. Con l’adesione allo schieramento che sostiene il Sindaco Gianluca Festa di Luigi Urciuoli, la maggioranza comunque ha guadagnato un voto sulle questioni chiave del suo cammino consiliare e la minoranza ne ha perso uno. Il Movimento Cinque Stelle si troverà comunque a votare con la maggioranza nella commissione di Urciuoli su quei provvedimenti, mentre sarà con l’opposizione l’ex vicesindaco Ferdinando Picariello, collega nel gruppo che si richiama al Movimento Cinque Stelle. Quando arriveranno in commissione i punti inseriti negli atti di governo, nella commissione la minoranza non avrà i numeri stabiliti dal regolamento. Compito del Consiglio comunale fino non assolto è dare attuazione all’assetto, mettendo ordine. Senza le commissioni consiliari l’amministrazione non potrà operare a pieno regime. Fino ad ora il Consiglio non ha potuto contribuire con il proprio contributo di idee, di controllo e di proposta al lavoro del sindaco e della giunta, creando un danno in primo luogo proprio all’esecutivo e al primo cittadino.

FONDAMENTALE IL VINCOLO DEGLI ATTI DI GOVERNO PER STABILIRE L’APPARTENENZA O MENO ALLA MAGGIORANZA. Lo scontro tra Maggioranza e Opposizione ha finito per coinvolgere anche il Sindaco, Gianluca Festa, su un tema che lo riguarda in quanto consigliere comunale. In realtà la questione appartiene alla assemblea nella sua interezza da un lato, che dovrà valutare due aspetti. Da un lato c’è uno schema consolidato nella vicenda amministrativa dall’altra, che ha stabilito in sede programmatica il rapporto tra maggioranza e opposizione (solo per esempio vanno citati, la Giunta Di Nunno 1999 e la Giunta Foti 2013). Dall’altro va considerata l’evoluzione normativa ha in parte accentuato il vincolo programmato sul mandato. Il decreto legislativo 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi” ha introdotto il principio applicato della programmazione che disciplina processi, strumenti e contenuti della programmazione dei sistemi contabili delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro organismi.

La torre dell’Orologio di Avellino, simbolo della città

Abolendo la Relazione previsionale e programmatica prevista dall’art. 170 del TUEL (Testo unico degli Enti locali), ha introdotto quale allegato al bilancio di previsione, il DUP, il Documento unico di programmazione quale «strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative». L’obiettivo è stabilire un percorso amministrativo coerente agli impegni assunti all’inizio del mandato. Nel Dup, non a caso, esistono due direzioni per la programmazione del bilancio: la sezione strategica (SeS) e la sezione operativa (SeO), laddove la prima sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione del Consiglio Comunale, con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo. L’adesione a questo impegno programmatico definisce inequivocabilmente l’appartenenza al progetto politico e amministrativo del Sindaco. Nel primo anno del mandato amministrativo sono definiti gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato, per ogni missione di bilancio, che ogni anno registrerà una evoluzione del Dup nella ‘Sezione Operativa’, mantenendosi in linea nella ‘Sezione strategica’ con gli impegni di mandato.

Maggio Presidente del Consiglio ad Avellino (col sostegno di Lega e M5s)

Se si considera questa prospettiva, appare evidente l’appartenenza alla maggioranza, cioé ai consiglieri che hanno aderito alla strategia indicata dal Sindaco, di tutti coloro hanno votato gli indirizzi di governo su base quinquennale. Nelle commissioni costoro, salvo distinguo motivati previsti dalle norme e dalle consuetudini consiliari, non potranno votare contro i provvedimenti coerenti con quegli impegni salvo dichiarare un cambio di linea e la rottura del patto programmatico votato spontaneamente. Nei prossimi mesi e anni, non essendo stati integrati gli indirizzi con l’accoglimento di emendamenti, altre adesioni alla maggioranza potranno venire solo in sede di votazione del Bilancio (e del Dup), ponendo agli atti la scelta di attuare gli indirizzi di governo del Sindaco. In definitiva, le commissioni non si compongono solo sulla base dell’esito elettorale, ma badando al rispetto degli obblighi e delle prerogative di maggioranza e minoranza, laddove quest’ultima è definita dalla opposizione agli atti di governo proposti dal primo cittadino.

Il Sindaco Gianluca Festa durante la conferenza stampa di presentazione della giunta di Avellino

IL 21 SI TORNA IN AULA. Il 21 agosto (o il 22 in seconda convocazione) sono calendarizzati all’esame le proposte di delibera per la Salvaguardia degli equilibri finanziari e per la ratifica del Piano di riequilibrio pluriennale. Questi punti all’ordine del giorno non sono più rinviabili, a una settantina di giorni dal voto che ha concluso la parentesi elettorale di maggio e giugno. Di qui la scelta dell’irrituale Ferragosto in consiglio comunale. Pur non trattandosi di argomenti a rischio sotto il profilo del numero legale, come in altre occasioni, sono attesi in aula senza particolari preoccupazioni, atteso il lavoro di riordino dei conti comunali compiuto dalla terna commissariale presieduta da Giuseppe Priolo a partire dalla fine del 2018 e fino a tutto lo scorso giugno. Nei giorni scorsi è arrivato anche il via libera da parte dei Revisori, sia pure con osservazioni di ordine formale, peraltro non ostative. Solo con il via libera del Consiglio comunale a questi adempimenti finanziari di fatto si renderà definitivamente operativo il piano messo a punto dagli Uffici per il ripiano del debito accertatato nel corso dell’ultimo anno.


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