Irpiniambiente resta fuori da Pratola Serra. Il Tar: no sospensiva

Respinta l'istanza urgente presentata dai legali della societa che ritengono illegittima l'assegnazione ad altro soggetto la gestione dei rifiuti da parte del Sindaco. Emanuele Aufiero: "Abbiamo vinto il primo round di una battaglia condotta nell'interesse dei cittadini". Camera di consiglio fissata per il 5 settembre

La sede della Provincia di Avellino, ente che partecipa al 100 per cento il capitale di Irpiniambiente spa

Irpiniambiente resta fuori da Pratola Serra. Il Tar di Salerno non accoglie la sospensiva richiesta dalla azienda interamente partecipata dalla Provincia di Avellino, confermando di fatto il contratto siglato dal Comune con un altro gestore. Lo ha reso noto la stessa Amministrazione presieduta dal Sindaco Emanuele Aufiero. Irpiniambiente aveva proposto un ricorso in via d’urgenza con il quale chiedeva “l’annullamento, previa sospensiva, dell’Ordinanza contingibile ed urgente numero 34 del 19 luglio 2019 emessa dal Sindaco Emanuele Aufiero in seguito alla contrazione del servizio effettuata dalla stessa società”. La società, attraverso i propri legali, con domanda di sospensione cautelare sosteneva la necessità e l’urgenza di una sospensione ad horas nell’efficacia dell’ordinanza sindacale che affidava l’intero ciclo di raccolta e sversamento di tutte le tipologie di rifiuti ad altro operatore. Si chiedeva al Presidente del Tar Campania (sezione di Salerno) un pronunciamento immediato, ricorrendo secondo l’azienda “l’estrema gravità ed urgenza, tali da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”. Ma il tribunale amministrativo non ha ritenuto accoglibili le istanze di Irpiniambiente. Con decreto numero 00393/2019 del 9 agosto, pubblicato ieri 10 agosto, il Presidente del Tar Campania – sez. Salerno, Francesco Riccio ha respinto la domanda di sospensione cautelare provvisoria proposta, fissando la trattazione collegiale in camera di consiglio per il 5 Settembre prossimo.
“La decisione del Presidente del Tar conferma la bontà della nostra azione”, commenta il Sindaco. “Siamo sempre più convinti e determinati ad andare avanti in questa dura e lunga battaglia, avendo sempre come punto di riferimento la salvaguardia dell’interesse della nostra comunità”. Il Sindaco di Pratola Serra rivendica il merito di aver adottato una decisione difficile ma necessaria. “La raccolta rifiuti procede regolarmente, con il rispetto del calendario settimanale, senza alcuna ripercussione negativa per la collettività” e “quanto stabilito dal Tar conferma che l’iniziativa della Amministrazione Comunale di Pratola Serra è tutt’altro che immotivata o irragionevole”, aggiunge il Presidente del Consiglio Comunale Tonino Aufiero. “Le motivazioni che sono alla base della nostra azione hanno fondamenta giuridiche forti e rappresentano capisaldi imprescindibili della vicenda legale contro Irpiniambiente. Andiamo avanti con convinzione e con la consapevolezza delle nostre ragioni, nel pieno rispetto degli interessi dei nostri concittadini.”

Il municipio di Pratola Serra

FALLITO OGNI TENTATIVO DI MEDIAZIONE. La vicenda risale al primo luglio, quando la Giunta Comunale (con provvedimento n. 75 del 01/07/2019) di Pratola Serra ha deciso di concludere il rapporto con la società IrpiniAmbiente s.p.A. per la raccolta dei rifiuti, dando inizio al procedimento amministrativo che ha poi portato all’individuazione di un altro soggetto a cui affidare il servizio. Il Comune di Pratola Serra motivò la decisione  spiegando che non c’erano le condizioni per rendere sosteibile io contratto in essere con Irpiniambiente, ritenuto troppo oneroso. L’ordonanza sindacale che assegnò ad altro soggetto la gestione fu firmata “dopo l’ultimo tentativo fallito di pervenire ad una soluzione conciliativa con la società”. Tra l’Ente Comune ed Irpiniambiente “non è stato mai sottoscritto alcun contratto con titolo giuridico valido, ma è stato ereditato quello stipulato nel 2010 con l’ex ASA spa, con la quale era prevista una spesa annua stabilita, quest’ultima poi triplicata con IrpiniAmbiente, senza che ci fosse un significativo aumento demografico”, aggiunse il Primo cittadino, chiarendo le ragioni del proprio operato,


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