Irpiniambiente chiama il Prefetto e prepara il ricorso contro Pratola Serra. Dopo aver
chiesto la convocazione dei revisori contabili per la verifica dell’avvenuto accantonamento dei fondi provenienti dalla Tari, la società interamente partecipata dalla Provincia di Avellino ha inoltrato una richiesta di convocazione urgente al Prefetto di Avellino. Si intende verificare le conseguenze prodotte dall’ordinanza sindacale del Comune di Pratola Serra, con la quale è stato affidato ad altro gestore il servizio di raccolta. Nell’annunciare che la società sta preparando il ricorso «per il ripristino dei principi e delle regole sancite dalla Legge Regionale 14/16 e dal dlgs 50/2016 che dispone in tema di contratti pubblici», al tavolo prefettizio la società intende verificare gli aspetti pratici della nuova situazione avviata a Pratola Serra, anche in relazione alla eventuale riattribuzione delle forza lavoro in caso di passaggio di cantiere.

Il Palazzo di Governo, la sede della Prefettura di Avellino

Già lo scorso 20 luglio con una nota Irpiniambiente aveva comunicato che, «in relazione alla decisione unilaterale dell’amministrazione comunale di Pratola Serra, di affidare ad altro gestore il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti, nel non riconoscere in alcun modo la validità di tale ordinanza sindacale, (ed in particolare per il punto relativo agli impianti in gestione) si riserva di agire legalmente, per riaffermare in sede giudiziaria quanto stabilito dalle leggi di riferimento del settore». Ed aveva aggiunto di essere pronta ad adottare «tutti i provvedimenti necessari al recupero del credito superiore ad un milione di euro, maturato nei confronti del Comune di Pratola Serra, in virtù dei servizi regolarmente svolti e mai contestati dal Comune di Pratola Serra». La questione fino ra è rimasta nel rapporto tra Irpiniambiente e il Comune di Pratola Serra, in attesa dei giudizi incrociati. Tuttavia, nel caso di un confronto in sede prefettizia, la questione diverrebbe istituzionale. Al di là di questa eventuale convocazione da parte del Prefetto, questa vicenda sta producendo una conseguenza immediatamente verificabile. Irpiniambiente e Pratola Serra pongono le autonomie locali di fronte alle proprie responsabilità, quella di riorganizzare il ciclo integrato che, ai senso della legge 14.2016, impone un ridisegno a partire dai fondamentali: tariffa, piano d’ambito e piano industriale.


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