Melchionna (Cisl): nuovo welfare locale: aiutare i giovani a formare famiglie

Al forum degli amministratori locali promosso dai Vescovi della Metropolia beneventana sulle aree interne, la Cisl Irpinia Sannio ha presentato il suo pacchetto di "proposte per rilanciare lo sviluppo nel Mezzogiorno mettendo al centro la famiglia e la persona umana"

Mario Melchionna, segretario della Cisl Irpinia Sannio, accanto all'Arcivescovo Metropolita, Felice Accrocca, al tavolo istituzionale delle Aree Interne di Benevento

Mario Melchionna ha proposto per la Cisl Irpinia Sannio interventi sul diritto materiale di famiglia, che rendano effettivamente la famiglia un diritto. Al tavolo promosso a Benevento dai Vescovi contro lo spopolamento delle Aree Interne, il segretario della Cisl chiede un nuovo welfare locale per casa e famiglia, per aiutare i giovani a fare figli. Lo spopolamento non è frutto solo dell’emigrazione, ma anche del crollo demografico per mancanza di nascite.

Sul tappeto, dunque, “un progetto strategico per il progresso e il bene comune di tutti, singole persone come enti locali”. Questo l’esito del primo forum degli amministratori locali promosso dai Vescovi della Metropolia beneventana sulle aree interne, che si è concluso ieri con l’impegno del Governatore campano Vincenzo De Luca a istituire un tavolo ad hoc in Regione Campania.

Mons. Felice Accrocca, Vescovo di Benevento, accanto al Pontefice Francesco
Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

IL PATTO PER I CAMMINI. Il piano programmatico per invertire la tendenza all’abbandono e allo spopolamento sarà redatto dagli uffici della Diocesi beneventana, che al termine dei lavori ha raccolto i documenti elaborati dai tavoli di lavoro della tre giorni per produrre una sintesi e avanzare la proposta da presentare in Regione. Al Forum hanno preso parte sei vescovi della Metropolia beneventana, 200 amministratori e politici campani, trenta sindacalisti e face tricolori provenienti anche da altre regioni del Nord Italia. I lavori sono stati coordinati da Monsignor Felice Accrocca della Diocesi di Benevento, e partecipati da Mons. Arturo Aiello di Avellino, Mons. Domenico Battaglia della Diocesi di Cerreto Sannita – Sant’Agata dei Goti-Telese, Mons. Pasquale Cascio della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi-Nusco-Bisaccia, Mons. Sergio Melillo di Ariano Irpino-Lacedonia, e da Don Riccardo Luca Guariglia Abate di Montevergine. “Consapevolezza, start up di comunità e dialogo tra territori”, è il tema proposto dal forum, e sul quale si è avviato il confronto per arrivare a formulare proposte concrete. Dopo avere lanciato l’allarme sulle enormi difficoltà sociali ed economiche dei territori in cui insistono le diocesi con la pubblicazione della lettera documento “Mezzanotte nel Mezzogiorno”, Monsignor Accrocca ha deciso di convocare un forum e produrre una risposta. Alla tre giorni hanno partecipato infatti non solo gli amministratori, di cui una buona fetta irpini, ma anche esponenti del volontariato, della Caritas e della cooperazione. Fra questi anche la Cisl Irpinia Sannio e il segretario generale Mario Melchionna, intervenuto in qualità di relatore sui temi del welfare, servizi e accoglienza, annunciando una inversione di metodo che mette in campo la “contrattazione sociale” con tutti gli attori.

Il segretario della Cisl Irpinia Sannio e il Vescovo di Ariano Lacedonia, mons. Sergio Melillo

Fissati i pilastri dell’equità e coesione sociale, redistribuzione del reddito e difesa dei diritti di cittadinanza, Melchionna ridisegna le coordinate in cui costruire una nuova vivibilità per le aree interne, partendo dalla gestione associata delle funzioni comunali, che garantirebbero la qualità e la quantità dei servizi, spalmata su tutto il territorio di riferimento. “Sarebbe auspicabile una riorganizzazione della spesa pubblica, con l’eliminazione degli sprechi: in questi modo si potrebbero efficientare i servizi e migliorare la coesione sociale con ricadute positive sul welfare locale” annuncia il segretario della Cisl. “L’introduzione del bilancio sociale e le misure di detassazione sulle imposte comunali per le fasce deboli della popolazioni e per nuovi residenti nei comuni delle aree interne potrebbe segnare una svolta, per frenare l’emorragia in corso di giovani e famiglie con bambini” continua. A questo dovrà aggiungersi la dovuta attenzione ad una rete di negoziati ed esperienze positive di cui tenere conto, e contemporaneamente sostenere la lotta all’evasione fiscale.


LA PROPOSTA DELLA CISL IRPINIA SANNIO.

La famiglia

La proposta avanzata dalla Cisl Irpinia Sannio punta a trasformare il contesto di vivibilità del territorio, dotandolo di standard europei per quello che riguarda i servizi e le infrastrutture. I soggetti deboli (portatori di disabilità e anziani) dovranno poter accedere a tutte le opportunità di accesso ai servizi pubblici. Precondizione per lo sviluppo sono politiche per la famiglia e welfare sostenibile ma evoluto. Certezza dei diritti civili e di residenza, accesso informatico a tutte le informazioni, sicurezza, equità fiscale, controllo e verifica delle agevolazioni per garantire a chi ha bisogno le risorse, sottraendole a chi le ottiene in maniera fraudolenta, i punti chiave. Politiche sulla casa, per consentire a chi ne ha necessità il diritto ad una abitazione agevolata. In questo senso, attivare strumenti di intermediazione per le famiglie in difficoltà economiche, a rischio sfratto o in cerca di affitti agevolati. Integrare il Fondo Sociale Affitti con quota del comune in aggiunta al finanziamento regionale, con criteri più accessibili. Prevedere agevolazioni per l’acquisto della prima casa, per coppie giovani e a basso reddito. Predisporre piani di recupero alloggi e riqualificazione delle periferie urbane.

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GLI OBIETTIVI. La mancanza di reddito va affrontata con il lavoro e non con il reddito di cittadinanza. La CISL risponde all’appello delle Diocesi di Benevento ed Avellino offrendo di migliorare il livello di cooperazione. La qualità della Sanità è fondamentale per garantire standard europei di vivibilità. Va riorganizzata la spesa. La sanità pubblica è indiscutibile, quella privata può rappresentare la concorrenza virtuosa Investire nell’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza dei servizi sanitari offerti ai cittadini. Nel pubblico va promosso il merito nella responsabilità direttiva e manageriale. Il socio sanitario è un settore che richiede sinergia e cooperazione per l’erogazione più efficiente dei servizi essenziali ai cittadini. Ridurre la frammentazione delle cooperative, accorpandole grazie alla riforma del terzo settore per migliorare la competitiva, la qualità del servizio e delle risorse umane impiegate. Occorre costruire un welfare di comunità con la rete delle associazioni. Ma soprattutto vanno cambiati i criteri con cui si assegnano le risorse. Tavolo permanente degli amministratori e degli operatori del settore e del Sindacato per affrontate le questioni aperte del settore sociale. In questo ambito,  migliorare le forme di integrazione dei richiedenti asilo.

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LE TRE AZIONI PROPOSTE. Sono tre le azioni proposte dalla Cisl. “Costituire la Cabina di regia tra tutti gli attori del territorio, Organizzazioni Sindacali, Associazioni Datoriali, Associazioni del terzo settore e del Volontariato e le Istituzioni, guidata dalle Diocesi, perchè serve una rete della solidarietà”. Poi, attivare nei Comuni la “casa comune dei servizi” con interfaccia presso le sedi sindacali e delle associazioni per offrire una gamma completa di servizi e di accoglienza ai cittadini. Infine va creato un “coordinamento territoriale degli ambiti sociali” per garantire maggiore offerta e qualità dei servizi agli utenti.


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