Zungoli: nuove facciate per Castello Susanna e borgo, fondi alle imprese di commercio e servizi

Due progetti approvati e finanziati per il Comune di Zungoli. Il primo riguarda la riqualificazione del centro storico, l'altro la crescita di aziende agricole che investiranno nella trasformazione e nella nascita di nuovi B&B.

Il castello di Zungoli

Doppio finanziamento per il Comune di Zungoli, il borgo, annoverato a ragion veduta, tra i più belli d’Italia. Due milioni di euro circa per due progetti, l’uno relativo alla riqualificazione del borgo rurale, l’altro per lo sviluppo extragricolo sviluppato a quattro mani con privati cittadini.

Paolo Caruso, sindaco di Zungoli

Esulta la maggioranza guidata da Paolo Caruso. Il sindaco dichiara: “Abbiamo coinvolto la comunità per cogliere insieme questa opportunità data dai PSR 2014-2020. Abbiamo fatto un’azione di divulgazione e di informazione. Il riscontro è stato enorme. Hanno avanzato domanda sedici aziende con la volontà di migliorarsi e crescere. Abbiamo ricevuto un buon punteggio anche grazie alla massiccia partecipazione dei cittadini”.

Unica realtà della provincia ad essersi aggiudicata entrambi gli interventi, Zungoli ora pensa ai cantieri. Ottimo risultato in termini di sinergia e coinvolgimento dei residenti nella crescita del sistema paese. “Avremo qualche B&B e attività legate alla trasformazione – afferma Caruso – perché il punto non è solo rifare il centro storico e renderlo bello, che è indubbiamente importante, ma bisogna anche riempire i locali con attività che funzionano. Abbiamo già quattro ristoratori e 100 posti letto. Per essere un paese di circa 1000 abitanti non è poco”.

Scalinata del centro storico

Quanto alla riqualificazione del centro urbano, l’amministrazione comunale investirà il finanziamento stanziato in diversi lavori. In primis il rifacimento delle facciate delle abitazioni del paese, del Castello Susanna e la messa in sicurezza del Municipio.

Zungoli già nel 2016 ha attuato il “piano del colore”. L’iniziativa approvata in Consiglio ha avuto lo scopo di tutelare l’aspetto storico e il patrimonio artistico del paese nel rispetto del decoro e dell’uniformità cromatica.

Un borgo europeo per il passo celere nella crescita architettonica e comunitaria. Per quel salto di mentalità non sempre semplice, né scontato. Un’apertura al cambiamento inteso come passaggio dall’economia agricola di sussistenza all’imprenditoria agricola. Poi la trasformazione e la recettività turistica legata alla filiera enogastronomica e culturale. Un esempio di passaggio dall’autosostentamento all’internalizzazione dell’Ente e dei privati.


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