Zungoli, il progetto della Transumanza sarà presentato a Bruxelles

A capo dell'Associazione Borghi in Rete, Zungoli ha preso parte all'incontro tra partner internazionali a San Giovanni Rotondo (Fg). Siglato accordo per partecipare ai finanziamenti europei. Intanto la procedura per il riconoscimento dell'UNESCO per le Vie della Transumanza pare essere alle battute finali.

Il sindaco di Zungoli, Paolo Caruso alla tre giorni di workshop a San Giovanni Rotondo per la firma del documento finale del progetto relativo alle Vie della Transumanza denominato “Cicloturismo e grandi vie di Civiltà”. Capofila dell’Associazione Borghi in Rete, che raggruppa quasi trenta Comuni, Zungoli ha espresso la voce del territorio.

La riunione cui hanno partecipato diversi rappresentanti d’oltralpe ha riguardato il programma T.R.E. (Terre Rurali d’Europa) e il progetto “Pastoralismo, Transumanze e Grandi vie della Civiltà”. In sostanza quel che si è deciso riguarda la costituzione del GECT (Groupe Europeenne de Cooperation du Territoire) e a seguire l’incontro di merito che si terrà a Bruxelles ad aprile 2019. Nell’anno dedicato al Turismo Lento deciso dal MiBact nel 2017 dall’allora ministro Dario Franceschini, i Paesi interessati fanno quadrato. Anche e soprattutto i Borghi che si trovano lungo la tratta della Transumanza. Percorso che è in fase di validazione presso l’UNESCO e che tocca Zungoli e altri Comuni compresi tra le province del Sannio e di Avellino.

Lo scopo del meeting internazionale cui ha preso parte l’acume zungolese, è quello di partecipare alle attività e ai programmi europei. Documenti firmati dagli attori presenti al tavolo per stringere e rafforzare i legami tra le parti ma ancor più per presentarsi in modo adeguato all’Unione Europea e riaggiornare la documentazione UNESCO.

La collaborazione tra varie Nazioni nasce dall’idea di voler creare una rete strutturata di percorsi europei ecologici e salutari  a basso impatto ambientale. In campo il progetto di Cooperazione Eurosport che riguarda tre mega tour: la Vuelta spagnola, le Tour de France e il Giro d’Italia.

Alla tre giorni hanno preso parte i partner, provenienti da Francia, Spagna, Grecia, Portogallo, Albania, Norvegia. A capo della candidatura Unesco (che sarebbe in dirittura d’arrivo) c’è il Molise. Il workshop è stato organizzato in collaborazione con l’Ente Regione Puglia. Presenti anche i rappresentanti delle Regioni Campania, Abruzzo, Calabria, Basilicata. Il progetto ha già ricevuto il placet del premier Giuseppe Conte.

Zungoli già da anni è in corsa lungo la via della transumanza interpretando anzitempo le nuove tendenze del turismo lento. Quelle esigenze ormai insopprimibili per i cittadini metropolitani di percorrere, a piedi, le strade calpestate dai propri avi per raggiungere mete di turistico-religiose e i mercati orientali. Come i tempi che furono. Dal Nord Europa al Medio Oriente appunto attraverso l’Appennino. Tutto questo nel concreto significa turismo per le aree interne quindi indotto economico positivo. I punti di sosta lungo la tratta considerata sono chiamati a divenire recettivi: a fornire cioè servizi legati alla ristorazione e al pernottamento.

Per venire al locale, l’Associazione Borghi in Rete, di cui Zungoli è paese capofila, nasce proprio per sperimentare nuovi modelli di lotta allo spopolamento e per favorire lo sviluppo locale. Si tratta anche di unire le forze, ragionare in termini di area omogenea e proporre agli uffici che contano una progettualità unica e condivisa.

 

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