Il Consiglio dei Ministri non ha assunto alcun provvedimento sulla Lioni – Grottaminarda, come invece anticipato da alcuni deputati del Movimento Cinque Stelle. Non ha trovato seguito nemmeno la nota ministeriale diffusa alla vigilia della manifestazione di Grottaminarda, quando anche il Ministro preannunciava una soluzione in extremis.

Certo, ad un passo dalla crisi di governo, travolti dall’escalation dello scontro istituzionale con l’alleato della Lega sulla Tav Torino Lione, stretti dalle opposizioni pronte a votare la sfiducia al Ministro Danilo Toninelli, l’Esecutivo non avra avuto modo di dedicare tempo al futuro delle Aree Interne della Campania e al Mezzogiorno. Quel che resta è l’ennesima fumata nera sulla vicenda paradossale di un cantiere che procedeva spedito – sotto la sapiente e puntuale direzione del commissario Filippo D’Ambrosio – verso il completamento di un’opera da 430 milioni di euro, di cui 160 da spendere e 200 spesi, per realizzare una Strada di Scorrimento Veloce con funzioni di raccordo autostradale tra le autostrade A16-A1 e l’A2. L’opera è stata abbandonata fin dallo scorso quando, consapevoli della necessità di prorogare la struttura commissariale, non si è provveduto per tempo al passaggio di consegne al Provveditorato alle Opere Pubbliche.

AZIENDE IN FUGA. Ma la notizia non ha sorpreso una parte delle imprese, che già il 6 marzo avevano protocollato il proprio disimpegno. La Italiana Costruzioni Infrastrutture ha sospeso i propri cantieri del primo lotto, terzo stralcio. Le 19 imprese subappaltatrici, 8 delle quali irpine (di Sant’Angelo dei Lombardi,Trevico, Nusco, Montecalvo, Monteforte, Santo Stefano del Sole, Grottaminarda e Lioni) si fermano. La Italiana Costruzioni Infrastrutture sapeva che il Consiglio dei Ministri non avrebbe nominato il commissario. E di fatti, il Consiglio dei Ministri riunito ieri sera, giovedì 7 marzo alle ore 21 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza di Giuseppe Conte coadiuvato dal Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti, nel suo corposo ordine del giorno non ha inserito l’opera.

Così la Italiana Costruzioni Infrastrutture motiva la sospensione: “Perdurando l’assenza di comunicazione da parte dell’Ente concedente sullo stallo istituzionale generato dalla cessazione del mandato del commissario ad acta, si dispone la sospensione dei lavori a data da destinarsi”, il testo trasmesso con una posta elettronica certificata.

Le imprese si preparano ai contenziosi. Se il governo interverra nei prossimi giorni dovrà farlo solo riconfermando Filippo D’Ambrosio, spiegano, perchè un’altra soluzione imporrebbe oltre sei mesi di transizione, di fatto compromettendo cronoprogramma e tenuta dei costi attuali.

Sullo sfondo la Regione Campania resta ferma alla finestra. Eppure due terzi dei fondi sono di competenza del Governo regionale.

Lo striscione esposto dai sindaci, dai sindacati e dalle rappresentane sociali durante la manifestazione di Grottaminarda per lo sblocco della SSV Lioni Grottaminarda

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