La sede del Coordinamento provinciale del PD irpino ad Avellino, in via Tagliamento

Anche la componente guidata dall’ex consigliere comunale Gianluca Festa è pronta a sostenere l’ipotesi della lista ufficiale del Pd, per le amministrative del Comune di Avellino.

Giuseppe Di Guglielmo, segretario provinciale del Pd Avellino

E’ quanto emerso dalla riunione che si è tenuta, ieri pomeriggio, a via Tagliamento, tra la segreteria provinciale dei Democratici, guidata da Giuseppe Di Guglielmo, ed i responsabili dei circoli cittadini del partito.

Una disponibilità inattesa che sblocca definitivamente il percorso già avviato per la definizione di una linea condivisa per le prossime elezioni, che si va ad aggiungere all’altra significativa novità registrata nella giornata di ieri, il ritiro da parte di Michelangelo Ciarcia del ricorso presentato un anno fa in Tribunale, contro l’elezione al vertice del Pd irpino di Di Guglielmo. Un passo che è stato concordato con i riferimenti politici delle componenti che hanno sostenuto all’ultimo congresso provinciale l’attuale presidente dell’Alto Calore: Enzo De Luca, Luigi Famiglietti e Umberto Del Basso De Caro, il più restìo, quest’ultimo, a dare seguito ad una tregua con l’esecutivo provinciale.

Dopo le primarie, dunque, si apre anche in provincia di Avellino una fase nuova. Adesso il segretario dovrà dare segnali concreti di unità, azzerando gli organismi dirigenti e coinvolgendo le altre componenti interne nella gestione del partito, raccogliendo l’invito dell’ex senatore Enzo De Luca (Leggi l’articolo) ad avviare un ragionamento politico ed amministrativo, in vista delle scadenze elettorali, a cominciare da quella del capoluogo, aprendo anche un confronto con le altre forze politiche di centrosinistra.

Intanto, dalla riunione dei circoli cittadini è emersa la comune volontà di proseguire speditamente il cammino per l’approfondimento degli obiettivi programmatici da mettere al centro della campagna elettorale del capoluogo.

«Mi sembra – ha affermato l’ex consigliere comunale Salvatore Cucciniello, che fa riferimento all’area della presidente del consiglio regionale, Rosetta D’Amelio – che ci siano tutte le condizioni per formare una lista con il contributo dell’intero partito, con candidature rappresentative del territorio».

Gianluca Festa

Anche dal circolo “Il coraggio di cambiare”, vicino alle posizioni della componente Davvero di Gianluca Festa, è venuto il via libera alla lista ufficiale del Pd, come confermato dal segretario Vincenzo Picariello: «Ci siamo confrontati all’interno del circolo ed è emersa la volontà di puntare su una lista di partito, che possa fare da collante ad una coalizione di centrosinistra, aperta alle realtà civiche. Secondo noi il candidato sindaco deve essere un esponente del partito, con un’esperienza amministrativa e capace di raccogliere le istanze dei cittadini. Se non vi fosse accordo sul nome, la decisione dovrà essere assunta consultando direttamente gli iscritti ed i simpatizzanti, attraverso le primarie». Nei prossimi giorni il lavoro per le amministrative sarà intensificato, ma bisognerà attendere il riassetto interno al partito per comprendere quale sarà realmente la strategia complessiva.

DE CARO CEDE: CIARCIA RITIRA IL RICORSO E APRE ALL’UNITA’. Anche il deputato Umberto Del Basso De Caro avrebbe dato il suo assenso al ritiro del ricorso contro il congresso Pd, che ha eletto segretario Giuseppe Di Guglielmo nella primavera dello scorso anno. A Michelangelo Ciarcia mancava l’ultimo via libera per chiudere la querelle. Gli altri due aderenti alla sua mozione, Enzo De Luca e Luigi Famiglietti, avevano dato parere favorevole da tempo, soprattutto il senatore, che già a Cortona nello scorso settembre aveva sostenuto nell’assemblea di Areadem accanto a Dario Franceschini e Paolo Gentiloni la necessità di avviare un percorso unitario in Irpinia come nel Paese. Alla fine il deputato sannita, fin qui il più strenuo oppositore dell’attuale gruppo dirigente provinciale, ha ceduto, accogliendo il monito lanciato da Enzo De Luca mercoledì pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa. Il capolista di Piazza Grande Irpinia (raggruppamento nato per volontà dello stesso Zingaretti, che lo tenne a battesimo nel corso della sua visita ad Avellino alla vigilia della campagna congressuale), aveva sfidato tutte le componenti dei Democratici irpini a farsi carico della responsabilità di ricondurre il partito nell’alveo della linea unitaria dettata dal nuovo segretario.

Parlando con i giornalisti, il senatore De Luca si era soffermato a lungo sulla necessità di abbandonare divisioni e contrapposizioni interne, per dedicare tutte le energie nella costruzione di una nuova coalizione, oggi resa possibile dalla piattaforma che Zingaretti ha portato all’esame degli elettori ai gazebo in tutta Italia. «Chi oggi milita in questo partito si trova a Roma come ad Avellino davanti ad un bivio che non lascia margini di trattativa: non c’è più spazio per le indecisioni, occorre restare per costruire la nuova prospettiva o lasciare il campo», aveva affermato.

Enzo De Luca

Gli effetti delle parole di De Luca sono arrivati a meno di ventiquattro ore. La disponibilità avanzata da Michelangelo Ciarcia nelle scorse settimane si è trasformata in realtà. Il suo legale ha avuto il mandato di bloccare un procedimento che ormai non avrebbe potuto più avere effetti pratici.

Questo atto chiude ufficialmente una stagione, che domenica scorsa si era definitivamente esaurita nei fatti, con l’esito delle primarie. Il ricorso un anno fa avallato da De Luca, Famiglietti e Del Basso De Caro nasceva da una posizione comune condivisa all’interno della solidarietà tra aderenti alla medesima mozione. Oggi le posizioni sono cambiate.

Nicola Zingaretti nella sede del suo comitato dopo aver saputo della sua vittoria

I NUMERI DEFINITIVI. L’annuncio di Michelangelo Ciarcia arriva peraltro nelle stesse ore in cui sono state definitivamente concluse le verifiche dei dati relativi alle primarie in provincia di Avellino. Secondo indiscrezioni, la distanza tra Nicola Zingaretti e Maurizio Martina in Irpinia si sarebbe nettamente accorciata, rispetto ai margini peraltro contenuti che i dati ufficiosi avevano riportato lunedì sera. A Martina vengono meno sostanzialmente 262 voti. La graduatoria finale vede l’ex Ministro dell’Agricoltura con 7.726 voti, contro i 7.276 di Nicola Zingaretti. Nel computo per lista, Piazza Grande Irpinia con capolista Enzo De Luca ha raccolto 4.978 voti, cui si aggiungono i 1.349 attribuiti direttamente a Zingaretti. Le due liste pro Martina, quella ispirata da Rosetta D’Amelio raccoglie 3.614 voti, quella di Umberto Del Basso De Caro 3.406, con 979 preferenze attribuite direttamente a Martina. Chiude la lista pro Giachetti di Roberta Santaniello con 1.830 preferenze. Viene fuori un dato politico che ridisegna gli equilibri all’interno del partito. La partecipazione al voto si attesta quindi su 17.130 votanti.

Il segretario del Pd, Maurizio Martina, al Viva Hotel in occasione della campagna elettorale per le amministrative di primavera

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