Il Prefetto Maria Tirone interviene alla Giornata Internazionale della Donna, aperta dal treno rosa e dalla inaugurazione della panchina rossa. Accanto a lei, a destra la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D'Amelio e a sinistra Rosa Bruno, Presidente dell'Oseervatorio sul Fenomeno della Violenza sule Donne

Una gran folla ha assistito alla inaugurazione questa mattina davanti alla stazione ferroviaria di Avellino della panchina rossa, simbolo della ribellione collettiva contro il femminicidio. Nella giornata dedicata alla donna e al suo cammino verso la parità, accanto alale autorità istituzionali intervenute, il Prefetto di Avellino Maria Tirone ha utilizzato la metafora del treno per sintetizzare il significato della giornata. «Il treno delle donne viaggia lentamente ma nessuno potrà arrestarlo», ha affermato, raccogliendo i consensi della folla radunata nel terminal avellinese.

Il Prefetto Maria Tirone, la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio, l’assessore regionale Chiara Marciani, il Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo e le altre autorità mescolate nella folla alla stazione ferroviaria di Avellino per aprire la lunga Giornata Internazionale della Donna

Alla inaugurazione, seguita poi dalla partenza del treno per le successive mete del suo itinerario organizzato lungo la storica tratta Avellino Rocchetta, con il Prefetto di Avellino c’erano la Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, la rappresentante dell’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne, Rosaria Bruno, il Direttore Generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, con la responsabile amministrativa Emilia Vozzella, il Direttore Sanitario dell’Azienda San Giuseppe Moscati, Maria Concetta Conte, l’Assessore regionale Chiara Marciani. Tante donne delle istituzioni a testimoniare che in Irpinia le capacità e le professionalità femminili sanno farsi strada meglio che nel resto del Paese. Con loro le rappresentanze degli enti locali, a cominciare dal Commissario Prefettizio di Avellino Giuseppe Priolo, che ha fatto gli onori di casa, intervenendo sul palco allestito sul primo binario della rinnovata stazione. «Non è la festa della donna che celebriamo oggi, ma la Giornata Internazionale della Donna», il messaggio lanciato in coro negli interventi, davanti ad una platea degli amministratori locali, tra i quali i Sindaci di Montoro, Grottaminarda, Bagnoli Irpino.

Inaugurata la panchina rossa contro la violenza di genere davanti alla stazione ferroviaria di Avellino. Al centro l’attrice Eva Immediato, protagonista di centinaia di battaglia contro il femminicidio e la violenza di genere

Nel suo intervento, la Presidente D’amelio ha ricordato i continui episodi di violenza contro le donne, con gli ultimi due femminicidio efferati registrati soltanto giovedì a Napoli e a Messina, cui si aggiunge lo stupro a Napoli nella metropolitana. «La sfida che abbiamo di fronte è rispondere a questa barbarie con la cultura, l’educazione, la fermezza nel perseguire il cammino delle donne per i diritti, per la salute, per la prevenzione».  D’Amelio ha rivendicato le battaglie condotte nell’aula consiliare regionale per garantite nuove leggi a tutela di diritti in passato non previsti in Campania, a cominciare dalle norme che con la doppia preferenza hanno consentito alle donne di valorizzare la propria presenza in politica. Sottolineato il ruolo dell’Osservatorio nel supportare il Legislatore regionale nel migliorare le regole a favore della parità di genere, ha rimarcato la imprescindibile funzione della scuola e della educazione. «Il futuro della nostra società è affidato alle nuove generazioni, a cui dobbiamo trasmettere il fervore della battaglia civile che va continuata». In questo quadro, apprestandosi alla partenza del treno rosa attraverso la via dei fiumi verso l’Alta Irpinia, D’Amelio ha evocato il pericolo dello spopolamento, indicandolo come una minaccia ai diritti della donna. «Le scuole non devono chiudere, occorre garantire una speranza alle famiglie, ai giovani, a chi oggi vede i suoi amici abbandonare il Mezzogiorno per mancanza di opportunità, nonostante il paesaggio, le risorse naturali e la bellezza della nostra Irpinia, che dal treno si possono ammirare per intero».

Il Prefetto Maria Tirone ha stigmatizzato certe frasi pronunciate in maniera inopportuna contro le donne, il ruolo che hanno nella società, la libertà e i diritti conquistati nei secoli e, in particolare, negli ultimi decenni. Il Prefetto ha ripercorso brevemente il percorso storico dell’emancipazione femminile, iniziato con l’impegno nella politica già duemila anni fa, ma accelerato dall’avvento della Repubblica Italiana, con una Costituzione che stabilisce piena cittadinanza alla donna già nell’Italia uscita dalla Seconda Guerra Mondiale». Il monito del Prefetto a tutte le donne è a non demordere o lasciarsi prevaricare, perchè «il treno dei diritti non potrà essere fermato, occorre battersi contro le residue discriminazioni».

L’intervento del Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo. Sul palco il Viceprefetto Silvana D’Agostino

I commissari prefettizi Giuseppe Priolo e Silvana D Agostino hanno rivolto un pensiero alle vittime della violenza domestica, al martirio laico di chi è stato assassinato dal compagno, dal marito o dal fidanzato, dalla violenza di genere che si perpetua tra sconosciuti anche semplicemente sulla spinta predatoria di chi ha perso la propria umanità.

In particolare, Silvana D’Agostino. ha auspicato la Festa dell’Uomo, una giornata nella quale potrebbe riflettere sul ruolo della donna in una società nella quale lo spirito di sopportazione e la capacità di sacrificarsi per il bene comune consentono il progresso economico, sociale, culturale del territorio. Se i diritti della donna viaggiano lentamente in treno, per la D’Agostino la giornata a lui dedicato dovrebbe avere come simbolo l’aereo, perché spesso è distante dalla fatica di essere donna nel tempo attuale.

Per l’Assessore Regionale Chiara Marciani il femminicidio si caratterizza come una emergenza da contrastare con ogni mezzo, facendo leva sulla educazione e la cultura. Non basta la repressione, quando l’odio di genere cova nell’ignoranza e nel degrado.

L’INIZIATIVA DEL TRENO. Il treno storico solidale è stato organizzato dalla Presidenza del Consiglio regionale della Campania e dall’Osservatorio sul Fenomeno della Violenza sulle Donne, in collaborazione con i Comuni di Avellino, Lapio e Lioni, l’Associazione nazionale Le donne del Vino, In_Loco_Motivi, le associazioni di volontariato Amdos, Amos e Noi in rosa, Coldiretti e il Gal “I Sentieri del Buon vivere”. L’itinerario è quello della linea turistica Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, riattivata totalmente nel 2018 dalla Regione Campania con Fondazione Fs Italiane.

IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA. La giornata prevede tre eventi, corrispondenti ad altrettante soste lunghe nelle stazioni di Avellino, Lapio e Lioni. Ogni tappa sarà dedicata a un tema diverso: la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne; le eccellenze dell’imprenditoria femminile irpina, con particolare riguardo alla produzione vitivinicola; la prevenzione oncologica.

 

 

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