L’Irpinia omaggia Zamberletti, messa in suffragio

Giovedì 7 marzo nella Cattedrale di Sant'Angelo dei Lombardi la messa sarà officiata dall'Arcivescovo Pasquale Cascio. Parteciperanno i sindaci con la fascia tricolore e la platea istituzionale per ricordare l'ex commissario per gli interventi in Irpinia e Basilicata dopo il terremoto del 1980

L’Irpinia omaggia Zamberletti. Una messa in suffragio unirà i sindaci e le istituzioni locali dell’Irpinia per il tributo solenne di gratitudine e riconoscenza a Giuseppe Zamberletti.

Giovedì 7 marzo il rito officiato dall’Arcivescovo Pasquale Cascio, nella cattedrale di Sant’Angelo dei Lombardi, alle ore 18.

Interverranno rappresentanze della politica, dell’economia e della cultura per ricordare il compianto commissario per la ricostruzione di Irpinia e Basilicata dopo il terremoto del 23 novembre 1980.

Per i suoi uffici commissariali prima, ma dopo il 1992 in occasione di convegni sul rischio sismico e la ricostruzione, Giuseppe Zamberletti era stato di casa in Irpinia, dove era tornato diverse volte sia ad Avellino che nell’area del cratere. In particolare era stato spesso a Sant’Angelo dei Lombardi, centro raso al suolo dal sisma del 23 novembre 1980, simbolo della potenza distruttiva scatenata dal sisma del 1980. E proprio lì l’ultima sua visita irpina nel 2016, su invito di Rosanna Repole, di nuovo Sindaco 36 anni dopo i giorni dell’emergenza, quando si trovò costretta ad indossare la fascia tricolore sotto la tenda dove era stata improvvisata la temporanea sede della giunta e del consiglio comunale. Nell’occasione Zamberletti ammise l’insufficienza della prevenzione sismica in Italia, nonostante gli sforzi e i risultati eccezionali ottenuti invece sul fronte della capacità di fronteggiare le emergenze. L’anno dopo, il 18 novembre 2017, tornò ad Avellino per incontrare di nuovo la Repole, in un convegno dove tra i relatori era stato invitato a partecipare da Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti, che nelle ore successive al terremoto a Sant’Angelo dei Lombardi tenne aperti gli uffici inagibili della locale Procura, con soluzioni di fortuna.

Giuseppe Zamberletti a Sant’Angelo dei Lombardi in occasione dell’anniversario del terremoto il 23 novembre 2016
Sant’Angelo dei Lombardi nei giorni dell’emergenza post terremoto

Già commissario nel precedente terremoto in Friuli nel 1976, la notevole esperienza maturata proprio in Irpinia e Basilicata, oltre che il convincimento che all’Italia attiva sismicamente e fragile idrogeologicamente necessitasse una struttura stabile di coordinamento degli interventi in caso di calamità naturale o emergenza, lo indussero a creare la moderna Protezione Civile.Proprio nel 1982, durante lo svolgimento delle attività commissariali in Irpinia, da Ministro per il coordinamento della protezione civile, si pose a Capo del dipartimento omonimo creato per organizzare e mettere a disposizione dello Stato uno strumento efficace in grado di soccorrere tempestivamente la popolazione, salvando vite proprio nelle primissime fasi successive agli eventi calamitosi.Iniziò dall’Irpinia e dalla Basilicata il suo percorso costituente della Protezione Civile, che lo impegnò per un decennio, fino alla approvazione della legge numero 225 del 1992.La sua esperienza nel campo dell’organizzazione degli interventi in risposta all’emergenza, ma anche le notevoli conoscenze acquisite sulle fragilità del territorio nazionale, quindi nel campo della attività di prevenzione, lo hanno reso in questi ultimi quarant’anni una autorità riconosciuta della protezione civile sotto ogni profilo. Nel 2007 divenne presidente della Commissione Grandi Rischi, incarico che proseguì successivamente a titolo onorario.

I sindaci irpini sono stati presenti ai funerali di Giuseppe Zamberletti, come documentano le fotografie.


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