Lioni – Grottaminarda, Melchionna: 200 operai a casa, ora la Cigs. Istanze di risarcimento milionarie in arrivo

LE IMPRESE LASCIANO I CANTIERI, SERVIRÀ UN SERVIZIO DI VIGILANZA. La preoccupazione delle parti sociali per l'imminente abbandono delle opere in costruzione da parte del Consorzio Infra Sud e delle aziende appaltatrici e sub appaltatrici

“In assenza di un Piano B la struttura commissariale non poteva essere chiusa” spiega Mario Melchionna, al termine del vertice di questa mattina in Confindustria. “In questo momento la Cisl lancia un appello alle forze di Governo affinchè si lavori ad una soluzione che abbia efficacia immediata”.

Il segretario generale Cisl Irpinia Sannio Mario Melchionna

Con la sospensione dell’opera le imprese vaglieranno le azioni legali, ma dovranno anche fronteggiare le reazioni che ci saranno con i licenziamenti degli operai. Così le imprese avvieranno le rivendicazioni nei confronti della committenza e gli operai firmeranno le vertenze. “Un cane che si morde la coda insomma” continua Melchionna. “Saranno tutti contro tutti, mentre dal Governo continuano ad arrivare messaggi rassicuranti senza però avere individuato la soluzione. Per questo chiediamo un faccia a faccia con il Premier Conte: è arrivato il momento di prendere impegni e di essere conseguenziali”.

La Cisl, unitamente alle altre sigle sindacali, alla Provincia, a Confindustria e amministratori, annuncia la mobilitazione davanti la Prefettura di Avellino in prima battuta, ma sta verificando l’opportunità di recarsi direttamente a Roma a Palazzo Chigi: l’Irpinia sta subendo l’ennesimo schiaffo, e senza una giustificazione perchè siamo di fronte ad assenza di spiegazioni logiche e tecniche. Lo scenario è apocalittico per l’economia locale, ma di questo passo il Governo dovrà mettere in conto il pagamento a sei zeri per i contenziosi che arriveranno”.

Scarica qui la Lettera al Premier Conte

Palazzo Chigi, sede del governo nazionale

L’attivazione degli ammortizzatori sociali è la principale preoccupazione delle sigle sindacali in questo momento. Più di 200 operai saranno soggetti a licenziamento senza poter accedere alla cassa integrazione in quanto la sospensione dei lavori motivata da impossibilità tecniche, non è imputabile alle imprese stesse. A questo bisogna aggiungere che manca un atto del Governo in cui sospende i lavori: ad oggi la mancata proroga del commissario ad acta non implica il fermo dei lavori, e deresponsabilizza il committente dagli effetti prodotti sul territorio.

Il cartello del primo appalto relativo alla Strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda nel 2015

La partita resta nelle mani del Consorzio Infrav, che potrebbe aprire da domani un tavolo di concertazione a Grottaminarda. La sospensione del cantiere programmata per la questa settimana aprirà un iter con imprenditori e parti sociali. “Il Consorzio deve convocare le imprese” esorta Melchionna. “La sospensione del cantiere intanto è un atto interno, ma per legge dovrà convocare le organizzazioni sindacali. Le imprese impegnate sul cantiere dovranno predisporre un incontro con le Rsu e sindaci per ricorrere agli ammortizzatori sociali” argomenta.

Oltre ad ottenere un confronto diretto con il Premier Conte- come si evince dalla missiva inoltrata ieri dagli uffici dell’Unione degli Industriali di Avellino- i sindacati avanzano la richiesta di un accordo aziendale fra Rsu e sindacati, in cui si sottolinea che le imprese sono state obbligate a licenziare i dipendenti non per scelta propria, ma per scelte adottate dal Consorzio. In questo modo si potrà attivare la cassa integrazione per motivi tecnici, in attesa della ripresa dei lavori. Questo consentirebbe non solo di preservare la catena produttiva inalterata, ma anche di arrivare a soluzione finale senza ulteriori traumi per i lavoratori e per le imprese.

Il cantiere della Lioni Grottaminarda. Uno dei fronti aperti

La sospensione del cantiere intanto- mette in moto un altro iter amministrativo inerente la salvaguardia dell’opera e del cantiere, che prevede l’assegnazione della custodia lungo l’intero tracciato solcato dai mezzi del movimento terra, dal Quadrivio di Sant’Angelo dei Lombardi fino all’ingresso di Grottaminarda. La garanzia della sicurezza del cantiere sarà discussa dal Committente con le imprese appaltatrici. Intanto, il sindacato preannuncia una ulteriore perdita di fondi pubblici derivante dal deterioramento dei materiali già depositati presso i cantieri.

“L’impatto sociale del congelamento di quest’ora è altissimo, e siamo fortemente preoccupati della sorte delle nostre comunità, oltre che dello scempio che si sta consumando sul nostro territorio” aggiunge il segretario della Cisl Irpinia Sannio. “Se non ci sarà un incontro in tempi rapidi per garantire la continuità al cantiere daremo inizio alla fase della mobilitazione. Ad ogni modo, la nostra resta una posizione di grande apertura: restiamo in attesa di un pronunciamento da parte dei vertici del Governo per la ricerca di una soluzione immediata” conclude.


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