‘Si può’: trasformare Alto Calore in ente pubblico sul modello dell’Abc

«BATTAGLIA PER L'ACQUA PUBBLICA, PRESIDIO LUNEDÌ A PALAZZO CARACCIOLO». L'Associazione rilancia il tema della petizione contro il possibile ingresso dei privati nel capitale della azienda di gestione idrica di corso Europa. Appello ai cittadini per un sostegno alla battaglia portata avanti con Sinistra Italiana Federazione irpina, Possibile Avellino, Partito della Rifondazione comunista Federazione irpina

«Siamo dinanzi a giorni molto importanti per i destini di Alto Calore Servizi», scrivono in una nota congiunta Si può Avellino, Sinistra Italiana Federazione irpina, Possibile Avellino, Partito della Rifondazione comunista Federazione irpina.

«Sono giorni nei quali occorrerà vigilare attentamente sul futuro di un Ente così rilevante per la nostra provincia. Intendiamo riaffermare che in alcun modo potrà essere accettabile uno scenario che preveda quel cambiamento statutario di Acs che finirebbe per aprire le porte ad un consistente ingresso dei privati, mettendo così in discussione i principi del referendum del 2011», si legge ancora.

«Peraltro, è opportuno ricordare che lì dove tutto questo è già accaduto, lì dove i privati sono stati messi alla prova nella gestione del servizio idrico, i risultati sono stati disastrosi rispetto alla qualità e alla economicità dei servizi». I firmatari ribadiscono la necessità di «garantire fino in fondo il carattere pubblico della gestione del servizio idrico è l’Azienda speciale consortile, azienda di diritto pubblico, sul modello della Abc napoletana». Si Può e le altre forze polemizzano: «La difesa del “pubblico” per noi non ha mai rappresentato la difesa della gestione clientelare e dissennata di Acs che in questi anni ha prodotto debiti e disservizi. Per questo troviamo paradossale che tanti dei protagonisti di queste stagioni oggi vogliano ergersi a ‘salvatori’ dell’Ente».

Palazzo Caracciolo, sede della Amministrazione Provinciale di Avellino

PRESIDIO A PALAZZO CARACCIOLO. I firmatari rilanciano sulla necessità di guardare avanti. «Ognuno faccia la propria parte, a cominciare da Governo  e Regione Campania, che non può subordinare ad alcunchè il proprio intervento per il rifacimento delle reti. Saremo, per queste ragioni, al presidio che si terrà lunedì 21 gennaio dalle 9,30 in occasione del tavolo istituzionale presso Palazzo Caracciolo, affermando che la gestione pubblica di Alto Calore non può essere oggetto di alcuna trattativa, e proseguiremo con la petizione popolare in difesa dell’acqua pubblica affinchè sui destini della risorsa idrica possano esprimersi i cittadini».

PROSEGUE LA PETIZIONE. Sarà possibile firmare la petizione nei seguenti luoghi: via F.lli del Gaudio, il sabato ore 10.30 – 13.00, RinarmTour – Via Piave 170, Fralù cafè – Via F.lli Urciuoli 14/16, Patri Salumeria – P.zza Amendola N° 1, Wii – Servizio viaggi – Via G. Nappi 7,Bar Picone – Via Cannaviello 38.


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