In ospedali e cliniche ambulatori sospesi per il coronavirus in Irpinia. In Campania primo morto e 57 contagiati

L'annuncio della Asl: sono fatte salve le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche". Resta disponibile il Distretto Sanitario dell'Asl di Avellino. Intanto si registra la prima morte in Campania per coronavirus: si tratta di un 47enne di Sessa Aurunca

Asl Avellino, la sede di via degli Imbimbo

In ospedali e cliniche ambulatori sospesi per il coronavirus fino al 18 marzo in Irpinia. Lo hanno comunicato l’Asl di Avellino e l’Azienda Moscati. Scatta la sospensione delle attività ambulatoriali in tutti i presìdi ospedalieri e le strutture private dell’Irpinia, in attuazione di quanto stabilito a livello regionale. “Al fine di assicurare il contenimento della diffusione del virus Covid-19, su disposizione della Giunta Regionale della Campania, sono sospese, a decorrere dalla data odierna e fino al 18 marzo 2020, tutte le attività ambulatoriali erogate dai Presidi Ospedalieri Frangipane di Ariano Irpino, Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi, comprese quelle erogate dalle Case di Cura Private Accreditate”, si legge in una nota diffusa dalla Azienda Sanitaria Locale di Avellino.

Nella Task Force Coronavirus in Campania, con il coordinatore Italo Giulivo c’è anche il Delegato alla Sanità Enrico Coscioni

SONO ESCLUSE LE PRESTAZIONI URGENTI E QUELLE VITALI. L’Asl precisa che sono “fatte salve le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche”. Inoltre “verranno assicurate all’utenza le attività ambulatoriali presso i Distretti Sanitari dell’Asl di Avellino”. In ospedali e cliniche ambulatori sospesi per il coronavirus a titolo provvisorio, in attuazione delle misure disposte dal governo per ridurre la circolazione del virus. L’obiettivo è evitare il concentramento delle persone.

AL MOSCATI STOP ANCHE A TUTTE LE ATTIVITÃ CONVEGNISTICHE E DI FORMAZIONE. Anche alla Città Ospedaliera e al presidio Landolfi bloccato l’accesso agli ambulatori in ottemperanza alla disposizione emanata stamane dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute della Regione Campania volta ad “assicurare il contenimento della diffusione del Covid-19”, tutte le attività ambulatoriali dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino sono sospese fino al prossimo 18 marzo. Saranno comunque assicurate le prestazioni ambulatoriali urgenti, quelle per la dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche. “Annullate e rinviate anche le visite dell’Attività Libero-Professionale Intramoenia (Alpi). E’ stato altresì regolamentato l’accesso dei visitatori in tutte le Unità Operative, consentendo l’ingresso nelle stanze di degenza durante le fasce orarie previste a un utente alla volta ed è stata sospesa la “Rianimazione aperta” all’interno dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione”, si legge in un comunicato. In ospedali e cliniche ambulatori sospesi, ma non solo. Come disposto dal Decreto del 4 marzo scorso del Presidente del Consiglio dei Ministri, sono stati annullati tutti i congressi, gli eventi sociali, i corsi di formazione che coinvolgono personale sanitario e/o amministrativo e le attività dei tirocinanti. “Apposita cartellonistica informativa è stata affissa negli ambienti ospedalieri aperti al pubblico”.

PRIMO DECESSO IN CAMPANIA A SESSA AURUNCA: SI TRATTA DI UN 47ENNE CARDIOPATICO, Il suo decesso per coronavirus risale a due giorni fa all’ospedale di Sessa Aurunca, nel Casertano, ma lo si è saputo soltanto oggi, dopo l’esito del tampone che era stato richiesto. La prima vittima di Covid-19 in Campania era un cardiopatico di 47 anni, malato cronico e affetto da diverse patologie, a cui si è aggiunta anche l’infezione da coronavirus. Nell’ospedale dove è avvenuto il decesso dell’uomo è stato messo in quarantena il personale medico e sanitario che ha avuto contatti con il paziente, oltre che i suoi familiari. Effettuata anche la sanificazione nella struttura.

PRIMA GUARIGIONE E 57 CONTAGIATI UFFICIALI. In queste ore è registrata la prima guarigione da Coronavirus in Campania: si tratta di un paziente ricoverato all’ospedale Cotugno con diagnosi di Covid-19 dimesso ieri. Nel frattempo l’Unità di Crisi della Protezione civile della Regione Campania comunica che nella mattinata di oggi sono stati esaminati in laboratorio, presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno, 47 tamponi. Sette di questi sono risultati positivi. In serata è arrivata la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Attualmente i contagiati confermati dall’istituto Superiore di Sanità sono 57, di cui uno guarito.

Task Force Coronavirus in Campania, ecco il team. Guida Italo Giulivo

CORONAVIRUS, L’UNITÀ DI CRISI DELLA REGIONE CAMPANIA PRECISA NOTIZIE PRIVE DI FONDAMENTO CIRCOLATE IN ITALIA. L’Unità di Crisi della Regione Campania è intervenuta con un proprio comunicato «in merito a notizie del tutto prive di fondamento secondo cui la Campania sarebbe stata inserita in una zona gialla nazionale, o addirittura alcuni Comuni sarebbero da oggi considerati zona rossa». Si precisa, invece, «che non esiste per la nostra regione alcuna suddivisione territoriale di questo tipo né nei decreti nazionali né all’interno di protocolli». Inoltre, «in merito a notizie prive di fondamento in cui si titola affermando chiusure di pronto soccorso, si precisa che tutte le attività emergenziali, in tutti i presìdi della regione, sono pienamente attive. Come è già accaduto nei giorni scorsi, a fronte di incauto attraversamento di zone comuni di accesso ai pronto soccorso da parte di pazienti o operatori sanitari, per sicurezza e prevenzione, seguendo i protocolli, viene effettuata la sanificazione straordinaria degli ambienti, dei beni mobili nonché delle apparecchiature in conformità alle indicazioni del Ministero della Salute».. Infine, a proposito delle misure di prevenzione, «si ricorda che nell’ambito delle misure di contenimento di possibili contagi, i sindaci sono stati invitati a regolare gli orari degli uffici aperti al pubblico e a sollecitare in particolare nei settori tecnici le comunicazioni in via telematica».

LA SITUAZIONE IN ITALIA: 3.916 CONTAGIATI, 523 GUARITI E 197 MORTI. Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del nuovo Coronavirus sul territorio nazionale, al momento sono 3916 le persone che risultano positive al virus. Le persone guarite sono 523. I pazienti ricoverati con sintomi sono 2394, 462 sono in terapia intensiva, mentre 1060 si trovano in isolamento domiciliare. I deceduti sono 197, questo numero, però, potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Il numero di contagiati nelle singole Regioni è il seguente: Lombardia 2612; Emilia-Romagna 870; Veneto 488; Marche 159; Piemonte 143; Toscana 79; Campania 57; Lazio 54; Liguria 32; Friuli Venezia Giulia 31; Sicilia 24; Puglia 17; Umbria 16; Molise 12; Provincia autonoma di Trento 10; Abruzzo 9; Valle d’Aosta 7; Calabria 4; Provincia autonoma di Bolzano 4; Basilicata 3.

L’atrio principale dell’ospedale Moscati di Avellino

MEDICI E INFERMIERI IN QUARANTENA AL MOSCATI, SI PENSA A PENSIONATI E SPECIALIZZANDI. In queste ore l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati sta valutando la sostituzione del personale in quarantena. Tra le ipotesi c’è il richiamo di pensionati. Si tratta di una opzione che il sindacato pare non gradire: «Come noto il Pronto soccorso del Moscati è in sofferenza con 8 unità in quarantena dopo il passaggio nella struttura di Contrada Amoretta di una donna positiva al test del coronavirus. Fino a oggi, non sono stati previsti nuovi innesti e non vorremmo che, qualora ce ne fosse bisogno, si replicasse il modello della Lombardia dove, per far fronte all’emergenza, sono stati chiamati medici in pensione ed infermieri specializzandi: una soluzione tampone che potrebbe provocare ulteriori problemi».


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