Comune: per Ciampi bocciatura inevitabile. Forza Italia potrebbe astenersi

Mentre il centrosinistra si prepara a votare contro il programma, nel centrodestra emerge una differenziazione delle posizioni politiche. I berlusconiani ancora indecisi sul voto, ma pronti a smarcarsi dagli avversari e dai Cinque Stelle. Il sindaco senza i numeri per governare.

Il sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi

Comune: per Ciampi bocciatura inevitabile. Forza Italia potrebbe astenersi. Nonostante i tentativi, seppur tardivi, di recuperare consenso sugli indirizzi programmatici, il sindaco di Avellino non è riuscito a costruire una maggioranza di governo. Domani pomeriggio, dunque, la parola passerà all’aula, che dovrà discutere le contestate linee di intervento dell’amministrazione, che sono state rimodulate sulla base delle proposte giunte da più versanti al tavolo del primo cittadino.

Il centrodestra è disponibile ad offrire al sindaco un parziale sostegno, anche se nella coalizione emerge una differenziazione delle posizioni, mentre il centrosinistra si sta organizzando per staccare la spina all’esecutivo (leggi l’articolo), non senza qualche contraddizione e dovendo registrare la defezione di un paio di consiglieri comunali, accorsi al capezzale di Ciampi.

Uno scenario non privo di tatticismi, che però restituisce un dato chiaro ed incontrovertibile, su cui il primo cittadino è chiamato a riflettere: l’amministrazione non ha i numeri per governare.

Gli unici voti certamente a favore di Ciampi sono quelli dei 5 consiglieri grillini, ai quali dovrebbero aggiungersi i 2 voti leghisti, di Damiano Genovese e Sabino Morano. Ancora incerti, invece, sul voto i rappresentanti di Forza Italia, Ines Fruncillo e Lazzaro Iandolo, che potrebbero optare per l’astensione. In bilico, ma più propensi ad attestarsi su una posizione neutra, Adriana Percopo di “Avellino Libera è progressista”, che peraltro è ancora iscritta al Pd, Ettore Iacovacci di “Avellino Democratica” e Stefano Luongo, della lista “Insieme protagonista”, vicina alle posizioni dell’ex deputato D’Agostino, che ha dovuto registrare la presa di distanza di Gianluca Gaeta, critico verso l’amministrazione e verso l’atteggiamento ambiguo della compagine, che invece è pronto a votare contro il sindaco.

Al massimo, dunque, Ciampi potrà incassare 12 voti a favore, più il suo personale, ma è probabile che alla fine il risultato possa essere decisamente inferiore.

Sicuramente contrari il Pd, guidato da Enza Ambrosone, la lista “Davvero” di Gianluca Festa, “Avellino Popolare” capeggiata da Nello Pizza, “Mai Più+” di Luca Cipriano, Nadia Arace di “Si Può”, Costantino Preziosi di “La svolta inizia da te”, per un totale di 17 voti.

Intanto, come si diceva, nel centrodestra emerge una differenziazione delle posizioni in campo. La Lega, che sta avviando un processo di organizzazione della struttura sul territorio per conquistare l’egemonia nell’area politica di riferimento, e che adesso può contare anche sull’adesione del candidato a sindaco della coalizione, Sabino Morano, non ha difficoltà a costruire un eventuale asse con i Cinque Stelle, riproponendo lo schema di governo nazionale, benché tale ipotesi venga smentita dai diretti interessati, ma non dai fatti.

Forza Italia, invece, anche sul piano locale risente delle difficoltà emerse nell’ultima tornata elettorale politica, confermate durante le amministrative, che richiedono – soprattutto dopo la separazione con la Lega – un ripensamento generale della strategia.

La decisione di rispondere positivamente all’appello di Ciampi ha scatenato polemiche all’interno, ma la delegazione berlusconiana di Piazza del Popolo, con il via libera del deputato e coordinatore provinciale, Cosimo Sibilia, sta cercando di ritagliarsi un non facile ruolo equidistante dal centrosinistra e dai Cinque Stelle, che dovrebbe, almeno in parte, smarcarlo anche dalla Lega.

Ines Fruncillo, capogruppo di Forza Italia al Comune di Avellino

«Non intendiamo – ha spiegato la capogruppo Ines Fruncillo – essere parte di un’area di governo Cinque Stelle. Né sosterremo il gioco di quelle forze politiche che hanno governato per decenni la città, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. La responsabilità di gestire l’ente oggi è nelle mani di Ciampi. Non abbiamo difficoltà a presentare proposte utili al rilancio del capoluogo, ma non ci sarà alcun sostegno politico a questa amministrazione. Sia chiaro però che non abbiamo nulla da farci perdonare dai cittadini».

Una posizione che la consigliera ritiene scomoda per gli avversari: «La nostra disponibilità disinteressata ha fatto saltare il mercato. Altri hanno chiesto l’azzeramento della giunta per offrire il proprio contributo programmatico. Noi, no. Non abbiamo mai pensato di entrare nell’esecutivo. Ma le reazioni non si sono fatte attendere. Quando attacchi il sistema, subito si attivano le difese immunitarie».


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Il consigliere comunale di Forza Italia ad Avellino, Lazzaro Iandolo

Una linea confermata dal consigliere Lazzaro Iandolo: «Ci interessa soltanto far ripartire Avellino. La nostra collaborazione è soltanto programmatica e limitata ai punti che condividiamo, dalla riqualificazione e dal riordino degli alloggi pubblici, alla manutenzione del verde, alla rimozione delle Ztl, fino all’abbattimento delle barriere architettoniche».

 

 

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