«Un’agenda del Pd per cambiare l’Italia», appello dal Serinese

Il Circolo di San Michele scrive al commissario regionale e ai segretari provinciale e nazionale, chiedendo di caratterizzare il programma elettorale su un programma progressista, democratico e riformista, superando l'Agenda Draghi. Il testo

Con una lettera aperta inviata al segretario nazionale del PD Enrico Letta, al commissario della Federazione Regionale Francesco Boccia, al segretario della Federazione Provinciale Nello Pizza, il Circolo di San Michele di Serino lancia un appello perché in campagna elettorale si proponga «un’agenda del Pd per cambiare l’Italia». Il segretario Gianfranco Oliva chiede di superare la logica della larga convergenza, alla base della Agenda Draghi, prospettando invece «un programma progressista, democratico e riformista» espressione culturale di una visione propria del Centrosinistra. Il Circolo avanza alcune proposte da inserire in un’agenda del Pd pensata per cambiare l’Italia. Di seguito il testo della lettera.


Lettera aperta al Partito Democratico: un’agenda del Pd oltre il programma del Governo Draghi

di Gianfranco Oliva | Segretario del Circolo del PD di San Michele di Serino

Ingresso alla sede nazionale del Partito Democratico a Roma

Cari segretari, caro commissario, in vista delle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022, il circolo PD di San Michele di Serino, piccola comunità irpina alle falde del monte Terminio, ha inteso condividere quanto emerso dall’assemblea della suddetta sezione. A seguire le problematiche riscontrate. In questi giorni frenetici per la definizione delle alleanze, ci ritroviamo a dover registrare una rincorsa al partito politico da coinvolgere ai fini elettorali, mettendo in secondo piano le idee da sviluppare per il nostro Paese. L’attuale legge elettorale non consente una sana dialettica tra le parti né tantomeno la ricerca di convergenze sui temi da affrontare. La stessa evocazione della “Agenda Draghi”, come collettore tra le parti, porta in sé una contraddizione del sistema. Tale agenda, così definita, nasce sulle fondamenta di un governo di larga maggioranza e pertanto non contraddistingue un programma progressista, democratico e riformista. Il cedimento di tale maggioranza avrebbe dovuto portare necessariamente alla redazione di una “Agenda PD” intrisa di valori ed azioni chiare e facilmente riconducibili alle sensibilità dei nostri elettori. Valori di fatto rinvenibili facilmente, a tratti sovrapponibili, nel programma del M5S, a cui una parte del nostro elettorato ha dato fiducia nelle passate elezioni, soprattutto al Sud. Fatte queste considerazioni unanime, chiediamo di riportare al centro della discussione nazionale i seguenti e principali temi che riteniamo essere i più urgenti da risolvere in tempistiche alquanto brevi.

Ambiente e clima. Il nostro bel Paese ormai da anni è alle prese con emergenze legate ad inquinamento e dissesto idrogeologico. Proprio nel mentre della riunione apprendiamo di quanto successo nel Comune di Monteforte Irpino: fango e detriti per le strade a seguito di un nubifragio. Una campagna di risanamento idrogeologico e di bonifica delle aree inquinate va messa in atto con rapidità per limitare i danni causati dal cambiamento climatico. Inoltre, anche a seguito del mutato contesto europeo e mondiale, risulta dirimente il sostegno al piano di transizione energetica facendo leva sulle potenzialità delle fonti rinnovabili. Come anche è necessario difendere la gestione pubblica delle risorse idriche, tema importante e decisivo per la nostra Irpinia.

Lavoro e Istruzione. Registriamo con dispiacere e rammarico il recente report dell’Istat che certifica un aumento delle disuguaglianze nel nostro Paese e marcatamente nel Sud: vulnerabilità nel mercato del lavoro, disagio economico delle famiglie, diverso accesso all’istruzione e alle competenze digitali, la presenza di disabilità, personali o di familiari che richiedono assistenza. Il nostro Paese ha bisogno di interventi strutturali sui temi del lavoro con l’introduzione del salario minimo e la riduzione del cuneo fiscale; è necessario la rimodulazione dei sussidi favorendo la redistribuzione delle ricchezze e le opportunità di lavoro; vanno riviste le politiche migratorie favorendo l’integrazione e l’accoglienza diffusa.
Una particolare attenzione dovrà essere rivolta alle politiche per i giovani sia in termini di miglioramento del mondo scolastico e universitario, sia in termini di avviamento e integrazione al mondo lavorativo.

Salute. La pandemia da COVID e la contestuale gestione emergenziale ha fatto emergere la necessità di rivedere il sistema sanitario nazionale favorendo una sanità di prossimità che consenta ai cittadini di usufruire delle dovute assistenze sanitarie in modo più efficiente ed efficace, soprattutto in un’ottica di miglioramento e uniformità su tutto il territorio italiano. Risulta inoltre necessario smaltire le liste di attesa nella sanità pubblica che di fatto crea ritardi alle cure delle persone impossibilitate a rivolgersi agli istituti/cliniche private. Riteniamo opportuno quindi aumentare i fondi per la sanità e la cura delle persone, in sinergia con le regioni, senza ulteriori tagli che portano solo scompenso in un sistema che dovrebbe tenere a cuore la salute di ciascun cittadino.

Cari segretari, caro commissario, sicuramente con la presente missiva non abbiamo toccato tutti i punti importanti di un programma, un’agenda del Pd, ma abbiamo voluto semplicemente raccontare come i circoli, se coinvolti anche nelle scelte programmatiche oltreché dei futuri rappresentati, possono diventare esempio di partecipazione e discernimento dal basso, e, perché no, punti di partenza che leghino realtà piccole cittadine a realtà più grande come quella nazionale. Siamo certi che le prossime elezioni rappresentano per il nostro Paese uno spartiacque per il futuro delle nuove generazioni e per questo daremo il nostro contributo per sostenere il PD e i nostri candidati nei nostri territori.


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