«Air Campania usa mezzi obsoleti», FDI contesta il Governatore

Il Vice Commissario provinciale ad Avellino di Fratelli d'Italia contro Azienda e Regione: in servizio bus immatricolati oltre 20 anni fa

Attraverso una nota, il Vice Commissario provinciale ad Avellino di Fratelli d’Italia contesta la Regione affermando che Air Campania usa mezzi obsoleti e polemizza con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. «AIR sosteneva che i mezzi ‘sulla tratta Avellino-Napoli (centro direzionale), (…) sono in servizio normalmente bus Euro 5 e Euro 6!» mentre «basta osservare le targhe dei bus che quotidianamente si fermano in autostrada per rendersi conto che sono mezzi immatricolati oltre 20 anni fa», si legge nella nota, di seguito riportata. Per D’Ercole il problema dei guasti ricorrenti sulle linee extraurbane dell’Air Campania si spiega proprio per l’usura dei mezzi obsoleti che l’azienda di TPL usa.


AIR-CAMPANIA: NON SI PUÒ PIÙ RESTARE INERTI AD ACCETTARE L’ENNESIMO, MARCHIANO FALLIMENTO DI DE LUCA!

Nota di Giovanni D’Ercole | Vice Commissario provinciale ad Avellino di Fratelli d’Italia

Giovanni D’Ercole

Da oltre un anno Fratelli d’Italia denuncia le condizioni pietose del trasporto su gomma affidato a quella che un tempo era A.IR., Autotrasporti IRpini, Ora AIR-Campania.
Già lo scorso anno, nell’ambito di un’accesa polemica, il management di AIR si difese ammettendo, di fatto, le colpe: sostenendo infatti che vi fosse almeno un guasto mensile, in particolare sulla tratta Avellino – Napoli. In maniera davvero impudente, tra l’altro, luglio dello scorso anno, AIR sosteneva che i mezzi “sulla tratta Avellino-Napoli (centro direzionale), (…) sono in servizio normalmente bus Euro 5 e Euro 6! La realtà dei pendolari, che quotidianamente prendono il bus per recarsi a Napoli è, invece, ben diversa: basta osservare le targhe dei bus che quotidianamente si fermano in autostrada per rendersi conto che sono mezzi immatricolati oltre 20 anni fa, nella migliore delle ipotesi Euro3! E allora non servono le scuse pubbliche a mezzo social, non servono messaggi rassicuranti circa 5 nuovi mezzi in circolazione (una patetica goccia nel mare) servono interventi netti, chiari da parte di tutti i rappresentanti irpini, a livello regionale e nazionale per far comprendere ai vertici regionali che una delle pochissime (se non l’unica) provincia d’Italia a non avere il collegamento ferroviario ha diritto ad avere almeno un trasporto su gomma che rasenti la decenza. L’ultima invenzione deluchiana, l’accorpamento ad AIR di una serie di realtà di trasporto pubblico locale campano vicine al fallimento ha, ovviamente, prodotto un peggioramento della situazione. E avrebbe dovuto trovare il fiero e feroce contrasto dei nostri rappresentanti: infatti, il management non può a questo punto focalizzarsi sull’unicum irpino, ma deve barcamenarsi tra provincie estremamente popolose ma servite anche dalla ferrovia! E quindi, si perpetua il disegno deluchiano di marginalizzazione della provincia di Avellino, nei trasporti, come nella sanità, come in ogni scelta strategica regionale. Ma le ultime vicende denunciano anche costanti, quotidiani rischi per l’incolumità dei trasportati: ci chiediamo se sia accettabile – come da ripetute documentazioni fotografiche – il trasbordo degli utenti da un bus all’altro in piena autostrada, senza alcun sistema di sicurezza; se sia ammissibile affidare la sicurezza dei nostri concittadini a mezzi di oltre 20 anni di servizio? Cosa dobbiamo attendere? Un’altra tragedia come ad Acqualonga? Ricordiamo a noi stessi che il mezzo protagonista di quella tragedia era meno anziano dei bus che abitualmente vanno a Napoli ed ugualmente malandato. Pertanto, Fratelli d’Italia chiede, sostituendosi a chi è stato eletto a rappresentare gli interessi irpini, la immediata eliminazione dai viaggi dei mezzi con più di 12 anni; la immediata eliminazione dai viaggi dei mezzi con meno di 12 anni che in tre mesi hanno riscontrato più di due guasti; l’interruzione immediata della pratica del “trasbordo selvaggio” autostradale; l’elenco e l’età dei mezzi che collegano quotidianamente l’Irpinia a Napoli. La provincia di Avellino, che purtroppo ha attribuito a De Luca quasi l’80 per cento dei consensi e che ha eletto rappresentanti muti su tale scandalo, non merita comunque di vedere gli utenti del Trasporto Pubblico Locale correre quotidianamente rischi per la propria incolumità; in una epoca, tra l’altro, di transizione ecologica, gli utenti del TPL dovrebbero essere premiati e non trattati alla stregua del peggiore bestiame da macello.


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