Mercogliano ricorda Mario Cesa, una targa all’Abbazia del Loreto

Domani 15 giugno alle ore 18.00 cerimonia di intitolazione dell'ingresso al palazzo abbaziale de Benedettini

Il Comune di Mercogliano ricorda Mario Cesa con una targa all’Abbazia del Loreto. Domani 15 giugno alle ore 18.00 si terrà la cerimonia di intitolazione del largo antistante il palazzo abbaziale dei Benedettini.

Mario Cesa

Parteciperanno il Sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, la famiglia Cesa e gli amici del Maestro. «Abbiamo scelto questa data perché coincide con l’anniversario della nascita del Maestro, per sottolineare il fatto che il suo ricordo non riguarda solo il passato, ma è proiettato nel futuro, anche attraverso ulteriori iniziative del nostro Gruppo FB», fa sapere Lucio Napodano. Mercogliano ricorda Mario Cesa che negli ha affermato la rassegna internazionale d’orchestra “Musica in Irpinia” del Loreto come un appuntamento di riferimento in Italia e nel contesto europeo.

Il Chiostro dell’Abbazia del Loreto a Mercogliano

IL CONSERVATORIO DI AVELLINO HA DEDICATO AL MAESTRO L’AULA MAGNA DEL CIMAROSA. Ad un anno dalla scomparsa, al compositore Mario Cesa sabato scorso è stata intitolata l’Aula Magna del Conservatorio di Avellino «Domenico Cimarosa». Un tributo doveroso della città e della massima istituzione musicale all’uomo «considerato tra i più autentici testimoni della musica contemporanea in Campania, figura di primo piano del panorama culturale internazionale, le cui opere sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo», ha sottolineato il Presidente dell’Istituzione musicale, Achille Mottola. L’obiettivo del Conservatorio è quello di «riportare al centro dell’attenzione la figura di Mario Cesa.


IL PROFILO. 

Mario Cesa (Avellino, 1940-2021) ha studiato pianoforte e composizione al Conservatorio di musica San Pietro a Maiella di Napoli e ha approfondito le problematiche legate alla composizione con Luigi Nono e quelle relative alla didattica della musica in Ungheria e Olanda. Attivo sin dagli anni Settanta, ha dato vita ad una poetica di assoluta originalità. Studioso del folklore irpino, ha classificato e trascritto le melodie popolari della sua terra, sebbene il suo interesse prevalente abbia riguardato la composizione. Dal 1969 alla sua morte, ha prodotto più di cento opere, che spaziano dal brano solistico, all’ensemble, sino alla grande orchestra. I suoi lavori manifestano la tendenza e la costante ricerca alla rievocazione di una memoria collettiva legata alla ritualità sacra e profana della festa, come allegoria della società. La sua poetica si è snodata attraverso il ripristino della ritualità collettiva e nell’allusione costante ai suoni della “festa” come fenomeno tipico della cultura popolare. Questo appare evidente in alcuni tra i suoi titoli più significativi, Pellegrinaggio e Feste paesane, opere attraverso le quali il compositore afferma con particolare vigore il costante dialogo con la sua Terra, così come in Sapori di antiche terre, un viaggio antropologico tra i filari di Greco e del Fiano, 3 pezzi (1989), Le storie di sempre. Parallela al tema della festa e della cultura popolare, portata avanti sin dal 1969, è la tematica di Moduli. Tra questi, Modulo per pianoforte su ispirazione pop, Micromodulalritmoldia per flauto e pianoforte, i Micromodularia (1978), i Danz-Moduli (1983), i Moduli A-B-A (1984), Moduli folk (1985) fino ai più recenti Moduli itineranti e Mikromoduli del 2000 e a Modulo per disklavier, eseguito alla Biennale di Venezia del 2001. Infine, Murales, 6 brani per disklavier o per più pianoforti, che alternano andamenti recitati e veloci. Le composizioni di Cesa sono apparse per i tipi di Edipan, Berben, Stradivarius, Rugginenti e Mnemes, così come i suoi lavori discografici, monografici ed antologici, pubblicati da Arts, Rainbow, Edipan e Stradivarius. La produzione di Cesa è stata eseguita alla Biennale di Venezia, alla Carnegie Hall di New York, in Spagna Francia, Belgio, Germania, Cuba, Messico. Diversi suoi lavori sono stati trasmessi da Rai Radio Tre, Rai Uno, VRT Belga. Sue partiture sono state interpretate tra gli altri da Bruno Canino, Roberto Fabbriciani, Ciro Scarponi, Federico Mondelci, Carin Levien, Marco Fumo. Cesa è stato inoltre direttore artistico della rassegna Musica in Irpinia.


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